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LO SCANDALO DELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE

“Abolire la legge Severino”. Salvini provoca di nuovo il governo: ora vuole raccogliere firme coi radicali per un referendum sulla giustizia. Così leggo sui giornali. Finalmente, ditemi dove si firma e mi precipito. La legge Severino contro la corruzione è davvero uno scandalo, va abolita. È mai possibile che in un paese che è pur sempre a civiltà limitata non si possa corrompere ed essere corrotti a piacimento? Perché vogliamo che si continui a pretendere “trasparenza” nella cosa pubblica? Perché non accompagniamo questa iniziativa con una più robusta lotta all’antievasione? Perché non mettiamo in Costituzione l’obbligo periodico di condoni, grazie, ope legis, indulti, sanatorie, abusivismo e non portiamo la capitale d’Italia a Reggio calabria?  Vogliamo fare passi indietro? Il popolo deve dire basta a questo scandalo. Le carte parlano chiaro: alcuni studi compiuti dall’UE e dall’OCSE in materia di corruzione stimano un costo per lo Stato di 60 miliardi l’anno, pari al 3,8% del Pil (con una media UE dell’1%). In un rapporto, datato 2011, l’Italia figurava come il terzo paese OCSE più corrotto, con un punteggio CPI (Corruption Perception Index) pari a 6.1 subito dopo Messico e Grecia. Abbiamo un record che va difeso ad ogni costo. Ma come è stato possibile introdurre una legge che va cosi sfacciatamente contro i costumi nazionali, e che addirittura è stata la pietra angolare del regime ventennale di un malavitoso? Ci siamo distratti un attimo e subito ne hanno approfittato. Addirittura si impedisce per legge a un libero cittadino di candidarsi alle elezioni politiche soltanto perché ha riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione. Si aggravano le pene per i mazzettari e per chi si è macchiato solo di peculato. Addirittura si inibisce ai corrotti di andare al Governo. Non si era mai vista una legge così liberticida che priva i cittadini di delinquere in santa pace. E solo per un gioco politico sleale: si è voluto sottrarre soprattutto a tre partiti, la Lega salviniana, Fratelli d’Italia e Forza Italia una parte consistente della loro classe dirigente. Non passa giorno che i giornali riportano di assessori o politici di quei tre partiti che ingiustamente vengono arrestato o indagati solo per qualche mazzetta milionaria o per aver comprato dalla mafia qualche voto. Possibile  he non si sappia sa che comprare voti, come ha detto oggi Rosso (FdI), già parlamentare e assessore in Piemonte che , comprare volti dalla ‘ndrangheta può essere una “droga” (parole sue), una passione irresistibile?

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SIRI: L’UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO

Armando Siri, già Sottosegretario leghista cacciato con ignominia dal primo governo Conte, è fatto entrare trionfalmente da Salvini nella Segreteria nazionale della Lega. Col compito specifico di curare il Programma della Lega. Scelta ineccepibile: nessuno meglio di lui avrebbe potuto dare continuità  alla linea dei 49 milioni truffati allo Stato e dei commercialisti arrestati. Il suo curriculum (che qui riportiamo di seguito) è ineccepibile: la sua vita è tutta un Programma.

Bancarotta fraudolenta (2014)

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CONVINCERE? NO, MEGLIO PAGARE CASH

Il giornali trash di destra e di estrema destra, come la “Verità”, “Libero” e – udite udite – “Il Giornale” di Berlusconi ci vanno a nozze con il tentativo in atto di convincere alcuni senatori ad appoggiare il Governo e non “suicidare” la legislatura e sé stessi. Il nome più citato è “Scilipoti”. Non hanno torto: perché perdere tempo nella stagione pandemica e non usare il metodo Berlusconi? Si richiede il parere di Sallusti.

DA WIKIPEDIA: “De Gregorio è accusato di essere stato corrotto con 3 milioni di euro per il suo passaggio al centrodestra nel 2007. Per questo motivo nel febbraio 2013 viene indagato Silvio Berlusconi per concussione. L’11 marzo 2013, parlando con i giornalisti del suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla presunta compravendita dei senatori, De Gregorio ammette pubblicamente di aver preso due milioni di euro in nero e di aver commesso pertanto un reato, patteggiando in seguito una condanna a 20 mesi di reclusione per il reato di corruzione in atti d’ufficio. Il 9 maggio 2013 la Procura di Napoli chiede il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per la vicenda della presunta compravendita dei senatori. Analoga richiesta è stata formulata per l’ex senatore Sergio De Gregorio e l’ex direttore de L’Avanti! Valter Lavitola. Berlusconi e Lavitola sono stati condannati l’8 luglio 2015 a 3 anni di reclusione, ma il reato è stato dichiarato prescritto nel 2017 dalla Corte d’Appello”.

la lepre marzolina – sabato 16 gennaio 2021

IL GOVERNO DEL RITORNO

Giuro che è vero.

«URGE IL RITORNO DI FORMIGONI PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA».

Cosi titola in prima pagina Vittorio Feltri su “Libero”.

Sìììììììììììììììììì. La democrazia è oggi in pericoloooo: è necessario il ritorno nell’agone politico di un corrotto condannato, prima, a 7 anni e 6 mesi di reclusione, poi ridotti per prescrizione a 5 anni e 10 mesi. Più ad alcune decine di milioni per danno erariale. Ovviamente, non essendo Formigoni un ladro di polli ma un ciellino col colletto bianco e vestito in celeste come tutti i berlusconiani, non può stare più di qualche mese in un posto cosi desolato e destinato ai poveracci com’è la galera, e così il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso di concedergli la possibilità di scontare la pena a casa di un suo amico. Un piccolo scandalo, cui la Corte di Cassazione ancora non ha messo fine, col rischio di confermare il pregiudizio che in Italia la Giustizia non “è uguale per tutti”.

Ma così rende possibile che il popolo tutto della redazione di “Libero”, in stato di ubriachezza, implori il ritorno del Celeste per restaurare la democrazia ormai compromessa. Dopotutto se i corrotti come Formigoni e i corruttori si facessero un loro partito, sicuramente avrebbero la maggioranza. Ma Formigoni ce la farebbe da solo? Il problema è grosso, avrebbe bisogno di chi lo potesse aiutare. Suggeriamo un bel “governo del RITORNO”, con Salvini agli Interni, Previti alla Giustizia, Dell’Utri al Mezzogiorno, Fontana alle Regioni, Bossi alle politiche comunitarie, Feltri a Stampa e Propaganda, Tremonti al Tesoro, Gallera alla Sanità, il Trota al Lavoro, Gelmini alla Cultura.

Lo so, manca un nome, ma Egli deve restare a disposizione per il Colle più alto.

la lepre marzolina – venerdì 28 agosto 2020

LIBERO DA OGNI RITEGNO 02

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATI PER TANGENTI TREDICI MILANESI

sommario: 

UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE CHE AVEVA MESSO A PUNTO UN “SISTEMA METODICO DI ALTERAZIONE” DEGLI APPALTI SULLA METROPOLITANA DI MILANO DODICI PERSONE SONO FINITE IN CARCERE E UNA AI DOMICILIARI NELL’AMBITO DI UN’INCHIESTA SU TANGENTI E APPALTI TRUCCATI PER I LAVORI DI INNOVAZIONE E MANUTENZIONE DELLA METROPOLITANA. TRA GLI ARRESTATI FIGURA PAOLO BELLINI, RESPONSABILE DEGLI “IMPIANTI DI SEGNALAMENTO E AUTOMAZIONE” DELLA MUNICIPALIZZATA, ACCUSATO DI AVER INCASSATO TANGENTI PER 125MILA EURO. RACCOLTI ELEMENTI ANCHE SU UN EPISODIO DI CORRUZIONE RISALENTE AL 2006 CHE RIGUARDA UNA GARA SULLA LINEA ROSSA M1, PROPRIO QUELLA COLPITA DA NUMEROSI EPISODI DI FRENATE IMPROVVISE.

la lepre marzolina – martedì 23  giugno 2020

POVERO CON FERRARI

Qualche volta, qui, abbiamo riportato delle prime pagine di quotidiani di estrema destra, ma non solo, che aprivano la loro prima pagina o con vere turpitudini  a 9 colonne (vedi “Libero”) o con titoli che non erano che violenti editoriali. Spessissimo sono a caratteri cubitali ma non contengono alcuna notizia del giorno prima. Ci ritroviamo in contrasto con questo andazzo: qualche volta cerchiamo anche all’interno, ma non troviamo da nessuna parte la Notizia con cui noi avremmo “aperto” il nostro giornale. Allora non resta da farcela da soli, una prima pagina… [e.ma.]

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PRIMA I TURISTI

Caro Salvini,

ho letto delle sue ultime vicende moscovite. Credo a tutte le sue menzogne a cielo aperto perché ho una fede cieca in Lega Ladrona. Le vorrei chiedere un favore. Non ho mai visto Mosca, mi dicono che sia una città splendida. La prossima volta che va in veste ufficiale nella capitale russa mi piacerebbe tanto che mi portasse con lei come turista nella riunione ufficiale con i ministri e i vostri colleghi russi… pensi che soddisfazione sarebbe nel sedere al tavolo della trattativa addirittura con davanti il “cavaliere” stampato col mio nome. Mi piacerebbe anche portarmelo via per mostrarlo poi a tutti i miei parenti… Mi accontenti, per me sarebbe il più bel viaggio turistico della mia vita. Allo stesso tavolo sarebbe anche una bella occasione per conoscerci. Non faccia preferenze: ha già portato il turista Savoini, perché io no? Io ho in comune con Savoini che entrambi facciamo un po’ politica  nello stesso edificio della Lega Bugiarda, a Milano…..

in attesa 

firmato la lepre marzolina

LE FESTE DEL CIARLATANO

Salvini così attacca il presidente della Camera Roberto Fico, che aveva dedicato le celebrazioni per la Repubblica ai rom: “Aspettiamo anche l’ufficializzazione della festa dei borseggiatori e dei lavavetri abusivi ai semafori.”  Invece con questo ministro dell’Interno, segretario di Lega ladrona, è già ufficiale la festa di truffatori, bancarottieri fraudolenti e indagati per abuso di ufficio. Ma non al freddo dei semafori ma al caldo dei ministeri, del senato e della regione Lombardia.

la lepre marzolina – martedì 4 giugno 2019

SPECCHIO SPECCHIO DEL MIO LETAME

La senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista ai Beni culturali (sì proprio lei, quella che per dimostrare di meritarsi l’incarico governativo ai beni culturali e non allo sport si è vantata d’aver letto l’ultimo libro tre anni fa), ad Otto e mezzo ha difeso il sottosegretario Siri garantendo a tutti i telespettatori che è «persona specchiata».

Non crediamo proprio: siamo sicuri che Siri, quando ha l’ardire di guardarsi allo specchio, non può vedere altro che un bancarottiere fraudolento con  conti all’estero.

le lepre marzolina – martedì 7 maggio 2019