Per un codicillo la Chiesa vince 655 milioni

di sergio rizzo

Con 655 milioni di euro si possono fare un sacco di cose. Come aumentare di mille euro all’anno lo stipendio di tutti gli insegnanti delle scuole statali. 0 finanziare l’acquisto di 3 milioni di tablet per i nostri studenti. Oppure coprire abbondantemente per un anno intero la spesa sanitaria del­la Regione Molise e dei suoi 305 mila abitanti. Invece quella somma la regaliamo tutti gli anni al Va­ticano. Conosciamo l’obiezione dei diretti interessati: “Regalare” non è il termine esatto. Non lo è per il semplice fatto che lo prevede una legge dello Stato italiano. Una legge approvata dal parlamento nel maggio 1985, governo di Bettino Craxi. E il provvedimento che ha recepito nel nostro ordinamento la revisione dei Patti Lateranensi firmati da Benito Musso­lini e Pietro Gasparri, segretario di stato di Pio XI, nel 1929.

Con quella legge targata Craxi il finanziamento della Chiesa cattolica è stato affidato alla libera scelta dei contribuenti. Con l’8 per mille delle loro tasse. Tutto chiaro, all’apparenza. Quando si presenta la denuncia dei redditi basta esprimere la scel­ta compilando un piccolo modulo con il quale la somma viene destinata a una del­le diverse confessioni religiose ormai riconosciuta, la Chiesa ovviamente in cima a tutte, oppure in alternativa allo Stato. Continua la lettura di Per un codicillo la Chiesa vince 655 milioni

MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE

di maurizio fumo

Secondo il consolidato canovaccio della legislazione di emergenza, dopo la strage-naufragio di Cutro, il governo emanerà un decreto legge per punire i così detti trafficanti di esseri umani. Lo schema normativo è quello del favoreggiamento della immigrazione illegale. Viene infatti preso in considerazione il trasporto o l’ingresso di stranieri in Italia (o in altro paese di cui il “trasportato” non è cittadino) “attuato con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante”. Con riferimento a tale condotta, la nuova norma punirà coloro che, promuovono, dirigono, organizzano, finanziano il trasporto, oltre, ovviamente, a chi tale trasporto materialmente effettua (i “famosi” scafisti); si vuol punire, alla stessa stregua anche il tentativo. Le pene sono rigidamente previste “per scaglioni” (come nell’editto di Rotari): morte di più persone, ovvero morte di una persona e lesioni gravi o gravissime ad altre, reclusione da 20 a 30 anni; morte di una sola persona: reclusione da 15 a 24 anni; lesioni gravi o gravissime a una o più persone: reclusione da 10 a 20 anni. Continua la lettura di MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE

LE “GRIDA” DEGLI ASINI

Si sfornano “nuovi” reati dimenticando le norme vigenti che stravolgono fantasiosamente . Sembra il caso del “DECRETO SCAFISTI”. Sorprende se non fosse segno di teatro metagiuridico che un esecutivo con il mito della “nazione” emani un decreto che travalicando il limite (nazionale) della sovranità pretenderebbe di fare del giudice italiano una sorta di “giudice assoluto” i cui poteri si espanderebbero sull’intero globo terracqueo senza incontrare alcun limite . Gli antichi romani perlomeno prima di esercitare la giurisdizione dell’impero su territori non romani li conquistavano militarmente. Continua la lettura di LE “GRIDA” DEGLI ASINI

LA STORIA E IL PACIFISMO

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presentazione del volume «Non ci è lecito mollare». Carteggio tra Amelia Rosselli e Gaetano Salvemini, a cura di C. Ceresa e V. Mosca – Torino, 30 marzo ore 18.00

Presentazione del volume     «Non ci è lecito mollare»
Carteggio tra Amelia Rosselli      e Gaetano Salvemini
a cura di Carla Ceresa and                Valeria Mosca (effigi, 2023)

Sala ‘900, Polo del ’900, Via del Carmine, 14 Torino

Alla presentazione del volume, oltre alle curatrici, prenderanno parte Simone Visciola, Massimo L. Salvadori, Paolo Soddu e Giovanni De Luna. 

Introduce e modera Federico Trocini.
Saluto di Alberto Sinigaglia e Chiara Colombini.
Letture di Federica Tabbò.
L’iniziativa, promossa da Polo del ‘900, Istoreto e Fondazione Luigi Einaudi di Torino, inaugura ufficialmente l’avvio delle Celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gaetano Salvemini, di cui l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino è primo patrocinatore.

È prevista la possibilità di seguire l’incontro anche online sul canale YouTube dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.

USCITO IL N.125 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su ilfattoquotidiano.it

per scaricare il pdf di NONMOLLARE clicca qui
e anche su www.ilfattoquotidiano.it – anche la sovrappopolazione genera migrazioni: il fenomeno è epocale, servono soluzioni ciniche

Sommario
la vita buona
3. valerio pocar, profughi e sovrappopolazione
la biscondola
5. paolo bagnoli, una riflessione sulle pensioni
astrolabio
6. riccardo mastrorillo, i bambini e i diritti
8. angelo perrone, politica-società, l’occasione di ricucire i rapporti
10. roberto fieschi, scienza, guerra e pace
lo spaccio delle idee
13. stefan laffin, la mafia e gli alleati dopo l’estate del 1943
cono d’ombra
17. paolo fai, dibattito sulla felicità – hayek, adorno o keynes?
18. comitato di direzione
19. hanno collaborato
4. bêtise d’oro
7. bêtise
7. heri dicebant
in vetrina
21. franco venturi, scritti sparsi
 

LA CULTURA DI DESTRA: COGNATI, NONNE E NIPOTI

Nella sua prima dichiarazione di neo assessora alla Cultura della Regione lombarda Francesca Caruso disse: «La cultura l’ho respirata per un bel po’. Mia nonna era la sorella di Fausto Papetti”. Posso sfogarmi io “Lepre marzolina” che avevo mandato il mio curriculum a Fontana, ma questo non è stato preso nemmeno in considerazione? Eppure mio nonno fu compagno di banco di un usciere della Scala, e io stesso per andare a scuola con il bus passavo ogni giorno davanti alla Bocconi e ne respiravo l’aria. Per non dire l’Alta cultura che ho inspirato a più di duemila metri correndo con il cognato di un praticante del Corriere della sera. Però me ne faccio una ragione, capisco, io non ho mai lavorato nello studio di Ignazio La Russa, come Francesca Caruso, e così non ho mai respirato la pura aria di Salò.

La Lepre marzolina – venerdì 10 marzo 2023

Essere trasformista è un po’ morire

Così scrisse  un neo-politico neofascista di Fratelli d’Italia, Vittorio Feltri: “Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire”. Pur di fare scandalo e fare parlare di sé Vittorio Feltri arriverà  ad attraversare nudo piazza del Duomo. Senza vergognarsi un attimo, come sempre. Da vero catto-socialista craxiano, poi leghista, poi berlusconiano, poi sospeso dall’Ordine dei giornalisti per aver pubblicato il Falso del Secolo,  e infine meloniano… Pronto a ogni cambio di stagione. Che pena!!!
 
la lepre marzolina –  giovedì 2 marzo 2023