Tutti gli articoli di Critica Liberale
Diritti umani e discriminazione: storie dall’Afganistan – giovedì 30 marzo ore 18:00 – in streaming
USCITO IL N.125 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su ilfattoquotidiano.it
per scaricare il pdf di NONMOLLARE clicca qui
e anche su www.ilfattoquotidiano.it – anche la sovrappopolazione genera migrazioni: il fenomeno è epocale, servono soluzioni ciniche
Sommario
la vita buona
3. valerio pocar, profughi e sovrappopolazione
la biscondola
5. paolo bagnoli, una riflessione sulle pensioni
astrolabio
6. riccardo mastrorillo, i bambini e i diritti
8. angelo perrone, politica-società, l’occasione di ricucire i rapporti
10. roberto fieschi, scienza, guerra e pace
lo spaccio delle idee
13. stefan laffin, la mafia e gli alleati dopo l’estate del 1943
cono d’ombra
17. paolo fai, dibattito sulla felicità – hayek, adorno o keynes?
18. comitato di direzione
19. hanno collaborato
4. bêtise d’oro
7. bêtise
7. heri dicebant
in vetrina
21. franco venturi, scritti sparsi
i nostri titoli
onagrocrazia
|
il pensiero del giorno
|
cosmopolis
|
astrolabio
|
allarmi son fascisti!….
|
l’osservatore laico
|
MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE
di maurizio fumo
Secondo il consolidato canovaccio della legislazione di emergenza, dopo la strage-naufragio di Cutro, il governo emanerà un decreto legge per punire i così detti trafficanti di esseri umani. Lo schema normativo è quello del favoreggiamento della immigrazione illegale. Viene infatti preso in considerazione il trasporto o l’ingresso di stranieri in Italia (o in altro paese di cui il “trasportato” non è cittadino) “attuato con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante”. Con riferimento a tale condotta, la nuova norma punirà coloro che, promuovono, dirigono, organizzano, finanziano il trasporto, oltre, ovviamente, a chi tale trasporto materialmente effettua (i “famosi” scafisti); si vuol punire, alla stessa stregua anche il tentativo. Le pene sono rigidamente previste “per scaglioni” (come nell’editto di Rotari): morte di più persone, ovvero morte di una persona e lesioni gravi o gravissime ad altre, reclusione da 20 a 30 anni; morte di una sola persona: reclusione da 15 a 24 anni; lesioni gravi o gravissime a una o più persone: reclusione da 10 a 20 anni. Continua la lettura di MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE
LE “GRIDA” DEGLI ASINI
Si sfornano “nuovi” reati dimenticando le norme vigenti che stravolgono fantasiosamente . Sembra il caso del “DECRETO SCAFISTI”. Sorprende se non fosse segno di teatro metagiuridico che un esecutivo con il mito della “nazione” emani un decreto che travalicando il limite (nazionale) della sovranità pretenderebbe di fare del giudice italiano una sorta di “giudice assoluto” i cui poteri si espanderebbero sull’intero globo terracqueo senza incontrare alcun limite . Gli antichi romani perlomeno prima di esercitare la giurisdizione dell’impero su territori non romani li conquistavano militarmente. Continua la lettura di LE “GRIDA” DEGLI ASINI
LA STORIA E IL PACIFISMO
OLTRE L’UMANO
Non commento le dichiarazioni del ministro Piantedosi. Vanno oltre l’umano! Nihil humani a me alienum esse puto ( Terenzio Afro)
LA CULTURA DI DESTRA: COGNATI, NONNE E NIPOTI
Nella sua prima dichiarazione di neo assessora alla Cultura della Regione lombarda Francesca Caruso disse: «La cultura l’ho respirata per un bel po’. Mia nonna era la sorella di Fausto Papetti”. Posso sfogarmi io “Lepre marzolina” che avevo mandato il mio curriculum a Fontana, ma questo non è stato preso nemmeno in considerazione? Eppure mio nonno fu compagno di banco di un usciere della Scala, e io stesso per andare a scuola con il bus passavo ogni giorno davanti alla Bocconi e ne respiravo l’aria. Per non dire l’Alta cultura che ho inspirato a più di duemila metri correndo con il cognato di un praticante del Corriere della sera. Però me ne faccio una ragione, capisco, io non ho mai lavorato nello studio di Ignazio La Russa, come Francesca Caruso, e così non ho mai respirato la pura aria di Salò.
La Lepre marzolina – venerdì 10 marzo 2023
Cospito e la banalità del male
di angelo perrone
Tra gli effetti collaterali della vicenda di Alfredo Cospito, autore di una protesta estrema contro il regime di carcere duro, c’è anche la rinascita della galassia anarchica. Un evento inaspettato rivelatosi grave. La vicenda del detenuto ha fatto riemergere, in certi ambienti, passioni sopite, pulsioni eversive, eccitazioni protestatarie. Ne sono derivati scontri, manifestazioni violente, danneggiamenti.
Poi questa storia ha sollecitato infinite discussioni su temi cruciali: funzione della pena e trattamento dei detenuti, moralità e disinteresse dei gesti pubblici, valutazione dei ricatti contro lo Stato. E ancora altro. Il caso, di difficile decifrazione, non deve essere semplificato. È stato sicuramente affrontato in ritardo e in maniera inadeguata. Tuttora mancano idee, oltre che soluzioni.
un no al regionalismo all’italiana con uno sfondo (a)democratico
di antonio caputo
Dopo il flop dell’affluenza alle urne in Lombardia e nel Lazio, un paese serio metterebbe in discussione l’intero regionalismo all’italiana partitocratico e dilapidatorio esasperato dell’infausto e infelice titolo V.. Che ha accompagnato la dissoluzione servizio sanitario nazionale. Nessuno dei partiti che si sono presentati alle regionali ha messo al primo punto di un programma che per altro nessuno ha presentato una seria e radicale riforma per superare il dissennato regionalismo sanitario ripristinando in toto un servizio
sanitario nazionale universale che non ha bisogno di Lep definiti dal governo o con le autonomie differenziate addirittura da un atto amministrativo unipersonale, il dpcm. Ma è tutela concreta di qualunque malato se malato con mezzi e adeguate dotazioni ovvero in aderenza alle prescrizioni e indicazioni dei medici e del personale sanitario in tutto
il paese. Ci manca solo essere o meno curati e come solo in forza della decisione del presidente del consiglio con dpcm casomai in diretta Facebook. Il giorno prima di tirare le cuoia in attesa della diretta. Con il necessario decentramento sul territorio a fini e solo a fini di gestione. Questo regionalismo partitocratico non è quello di Cattaneo e nemmeno quello di Miglio . Un ibrido alimentato dal denaro pubblico e dalla pessima deforma del titolo V del 2001. Il risultato del voto in Lombardia e nel Lazio certifica ora: Continua la lettura di un no al regionalismo all’italiana con uno sfondo (a)democratico
IL NIPOTE DI MUBARAK
«Lo bacerei in bocca». Così disse Vauro, riferendosi a Berlusconi e alla sue dichiarazioni a favore dell’amico Putin, l’autocrate macellaio moscovita. Travolto dal clima di San Remo, il neoberlusconiano e stalinista incallito, appena sente profumo di invasioni e di stragi comuniste si ringalluzzisce. Gli auguriamo di incontrare davvero presto il suo eroe di Arcore e di baciarlo in bocca con la passione di un nipote di Mubarak.
La lepre marzolina – mercoledì 14 febbraio 2023