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SONO DI COCCIO

D’accordo finalmente con Vittorio Feltri. Il suo editoriale ci è davvero piaciuto. E’ già tutto nel titolo: “RENDIAMOCI CONTO – NON C’E’ INTEGRAZIONE CON CHI TRASGREDISCE LE NOSTRE LEGGI”. Chi potrebbe dissentire?  Eppure ci sono casi difficili da risolvere. C’è gente che, senza colpa, alle spalle ha decenni di inciviltà e di ignoranza della stessa esistenza dello stato di diritto. Non si può passare d’un balzo dall’elmo con le corna al rispetto del codice penale. Il problema dell’integrazione di Lega Ladrona si pone e tocca trovare una soluzione. Sono assai recidivi, ma non possiamo abbandonarli al loro destino e rimpatriarli a Pontida. Certo, non è bastata la “seconda chance” e hanno continuato a essere ladroni, anche molto sfacciatamente: hanno truffato lo Stato, intrallazzato con paesi esteri, nascosto i loro quattrini in Svizzera come qualunque dentista evasore. Ma come fare a integrarli se la loro passione per trasgredire la nostre leggi si tramanda da padre in figlio, da madre in governatore? Sono di coccio, rendiamocene conto…

la lepre marzolina – venerdì 7 agosto 2020

IL GOVERNO DEL RITORNO

Giuro che è vero.

«URGE IL RITORNO DI FORMIGONI PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA».

Cosi titola in prima pagina Vittorio Feltri su “Libero”.

Sìììììììììììììììììì. La democrazia è oggi in pericoloooo: è necessario il ritorno nell’agone politico di un corrotto condannato, prima, a 7 anni e 6 mesi di reclusione, poi ridotti per prescrizione a 5 anni e 10 mesi. Più ad alcune decine di milioni per danno erariale. Ovviamente, non essendo Formigoni un ladro di polli ma un ciellino col colletto bianco e vestito in celeste come tutti i berlusconiani, non può stare più di qualche mese in un posto cosi desolato e destinato ai poveracci com’è la galera, e così il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso di concedergli la possibilità di scontare la pena a casa di un suo amico. Un piccolo scandalo, cui la Corte di Cassazione ancora non ha messo fine, col rischio di confermare il pregiudizio che in Italia la Giustizia non “è uguale per tutti”.

Ma così rende possibile che il popolo tutto della redazione di “Libero”, in stato di ubriachezza, implori il ritorno del Celeste per restaurare la democrazia ormai compromessa. Dopotutto se i corrotti come Formigoni e i corruttori si facessero un loro partito, sicuramente avrebbero la maggioranza. Ma Formigoni ce la farebbe da solo? Il problema è grosso, avrebbe bisogno di chi lo potesse aiutare. Suggeriamo un bel “governo del RITORNO”, con Salvini agli Interni, Previti alla Giustizia, Dell’Utri al Mezzogiorno, Fontana alle Regioni, Bossi alle politiche comunitarie, Feltri a Stampa e Propaganda, Tremonti al Tesoro, Gallera alla Sanità, il Trota al Lavoro, Gelmini alla Cultura.

Lo so, manca un nome, ma Egli deve restare a disposizione per il Colle più alto.

la lepre marzolina – venerdì 28 agosto 2020

LIBERO DA OGNI RITEGNO 02

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATI PER TANGENTI TREDICI MILANESI

sommario: 

UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE CHE AVEVA MESSO A PUNTO UN “SISTEMA METODICO DI ALTERAZIONE” DEGLI APPALTI SULLA METROPOLITANA DI MILANO DODICI PERSONE SONO FINITE IN CARCERE E UNA AI DOMICILIARI NELL’AMBITO DI UN’INCHIESTA SU TANGENTI E APPALTI TRUCCATI PER I LAVORI DI INNOVAZIONE E MANUTENZIONE DELLA METROPOLITANA. TRA GLI ARRESTATI FIGURA PAOLO BELLINI, RESPONSABILE DEGLI “IMPIANTI DI SEGNALAMENTO E AUTOMAZIONE” DELLA MUNICIPALIZZATA, ACCUSATO DI AVER INCASSATO TANGENTI PER 125MILA EURO. RACCOLTI ELEMENTI ANCHE SU UN EPISODIO DI CORRUZIONE RISALENTE AL 2006 CHE RIGUARDA UNA GARA SULLA LINEA ROSSA M1, PROPRIO QUELLA COLPITA DA NUMEROSI EPISODI DI FRENATE IMPROVVISE.

la lepre marzolina – martedì 23  giugno 2020

LIBERO DA OGNI RITEGNO

Mercoledì scorso, il 10 giugno, il quotidiano “Libero” (da ogni ritegno) sparò in prima pagina , a 8 colonne, questo titolo:

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATO PER STUPRO UN MILANESE

sommario: 

E’ IL BERLUSCONIANO PAOLO MASSARI, GIÀ ASSESSORE DI  DESTRA NELLA GIUNTA MORATTI DEL COMUNE DI MILANO, DIMESSOSI DOPO ACCUSE DI MOLESTIE SESSUALI – DA ANNI GIORNALISTA MEDIASET

la lepre marzolina – lunedì 15 giugno 2020

STORIA GLORIOSA DI UN GIORNALE “LIBERO”

13 ottobre 1492. Dopo la scoperta dell’America, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: ISABELLA DI CASTIGLIA È ANDATA  IERI DAL PARRUCCHIERE PER RIFARSI I BOCCOLI

15 luglio 1789. Dopo la presa della Bastiglia, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SGRADEVOLE INGORGO DI CARROZZE ALLE TUILERIES

19 giugno 1815. Dopo Waterloo, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SCONTRO A GALLARATE TRA DUE BICICLETTE

1 maggio 1945. Dopo il suicidio di Hitler, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: LUTTO NELLA REDAZIONE DI LIBERO. E’ SCOMPARSO UN GRANDE STATISTA DI DESTRA

21 luglio 1969. Dopo l’allunaggio, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: GITA DI ALCUNI TURISTI AMERICANI  NEL DUOMO DI MILANO

17 maggio 2014. Dopo l’inIzio processo Formigoni, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: UN PAESE LIBERTICIDA OSA PROCESSARE UN INNOCENTE 

28 maggio 2020. Titolo vero del giorno dopo che l’Unione europea dà il via libera a 172 miliardi di euro per salvare l’economia  italiana. “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SABOTATA LA RIPRESA – CONTE PUNISCE GLI IMPRENDITORI

la lepre marzolina – giovedì 28 maggio 2020

NORMALI, PECORONI MASOCHISTI, INFELTRITI

Questa volta, con un video, il sindaco Sala si è mostrato davvero irritato. Sui giornali compaiono foto che mostrano i Navigli di Milano affollati, alla faccia di ogni prescrizione, da imbecilli sfaccendati in vena di suicidarsi e di spargere comunque il Coronavirus in una regione cosi malgovernata da essere la più contagiata d’Italia. La Lombardia non si sta riprendendo, ha ancora una montagna di morti giornalieri e molti milanesi vanno a prendersi l’aperitivo senza mascherina, uno sull’altro.

Purtroppo i lombardi si dividono in tre gruppi.

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“QUANDO SI E’ DI UNA RAZZA SUPERIORE, CHE MALE C’E’ A DIRLO?”

«Io non credo ai complessi di inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori».

Vittorio Feltri,

Rete 4, Fuori dal coro-21-4-2020

[nella foto, 1. Esemplare dirigente di una razza superiore; 2. Figlio del fondatore della Lega Ladrona, già tipico rappresentante dei lombardi nel Consiglio regionale ; 3. Unico cittadino italiano che non sa mettersi neppure la mascherina].

[e.ma.] Vittorio Feltri, direttore di “Libero – il picco di stupidità”, dichiara di non credere ai complessi di inferiorità. Non stentiamo a crederlo, godendo egli di un complesso di superiorità più che motivato, dato che ha raggiunto  un ragguardevole record, quello di dirigere il quotidiano più indecente che esca in Europa… Feltri forse ha il sospetto che i settentrionali siano uguali a tutti gli italiani, ma è fuorviato dall’ambiente che frequenta e sponsorizza. Da consumato antropologo razzista non può rimanere insensibile alla superiorità dell’homo sapiens leghista, tipico del settentrione d’Italia.

MEDAGLIA D’ORO PER “libero”

Data storica per il giornalismo italiano. Con una certa emozione stamattina, mercoledì 9 aprile 2020,  abbiamo scoperto che Littorio Feltri , direttore di “Libero”, ha voluto formalizzare il ruolo che da tempo sta svolgendo nella stampa italiana e ha arricchito la testata con una qualifica più precisa e ben meritata. Potrebbe sembrare solo un aggiustamento grafico,  invece è un’orgogliosa presa d’atto della supremazia raggiunta nei confronti di competitori come Belpietro, Sallusti, Sansonetti  e persino Bechis che, nonostante gli sforzi e la buona volontà, non riescono a raggiungere i vertici di “Libero”  e quindi a minacciarne la  funzione di rappresentanza vera della cartacea Destra-trash.  Adesso, dall’alto del picco raggiunto, non gli resta che superare sé stesso.  [e.ma.]

VOGLIAMO IL GOVERNO DEI MIGLIORI

di enzo marzo

Vittorio Feltri sabato sera era disperato: in Italia e nel mondo non c’era uno straccio di notizia. Come “aprire “ il suo “Libero trash”? Idea: il grande giornalista decide di approfittare del solito prefestivo deserto di informazioni per fare un bilancio complessivo del nostro Governo in tempo di Corona virus. E con la sua solita grande onestà intellettuale titola così a 9 colonne di prima pagina:

«Siamo nelle mani dei mediocri

IL TRIONFO DEI PEGGIORI

A gestire l’emergenza ci sono un avvocato, un ex steward del San Paolo, un ex concorrente del Grande Fratello e un laureato in Scienze politiche. Ecco i risultati: abbiamo il record dei morti»

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SENZA VERGOGNA

di enzo marzo

[illustrazione: dettaglio di “Giornalismo e arte” di Norman Lindsay]

L’Italia sta dando il meglio di sé, ma anche il peggio.

I due giornali di estrema destra “Libero” e la “Verità” (la “Pravda“ di un auspicato regime salviniano) stanno disonorando il giornalismo italiano. Più di quanto non lo facessero prima della catastrofe del coronavirus. E ce ne vuole. Ogni giorno usano la loro prima pagina come un bollettino propagandistico in cui sciacallaggio e cinismo oltre misura si assommano a tutto ciò che è utile per propagare panico. Forse i due Direttori sono presi dal batticuore, perché i loro referenti politici, diventata indigesta la stagione della demagogia a mitraglia e del dilettantismo, sono quasi del tutto usciti dal radar dell’attenzione dei cittadini che hanno ben altro cui pensare.  E allora non sanno offrire altra linea se non quella della contraddizione quotidiana, non sanno che pesci prendere e quindi vanno sull’usato sicuro: no all’Europa, no a Conte, sì a quei due «eroi» che sono i presidenti della Lombardia e del Veneto, anche quando si ridicolizzano…

Certo, un paese democratico ha assoluto bisogno dell’opposizione, sempre. Anche molto severa. Ma i giornali , oltre che criticare, avrebbero anche il dovere di dare qualche volta delle notizie ai lettori, non sparare ogni giorno solo slogan o proposte politiche partorite in redazione trasformata in bar dello sport. Forse il coronavirus ci aiuterà ad attenuare i malanni della società dello spettacolo, ma rimanere asserragliati nella società dell’avanspettacolo è offensivo per chi sta soffrendo, per chi ha giustamente paura e non gli rimane molto tempo per la demagogia politichese e per l’odio allo stato puro. I titoli del 20 marzo hanno toccato il fondo. 

Ne riportiamo solo uno, che sfiora l’eversione. È di “Libero”:

«L’unico modo per dare fiato agli ospedali

INVESTIRE SUBITO SULLA SANITÀ I SOLDI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

solo con i 7 miliardi destinati ai fannulloni può tornarci la salute»

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PROVE TECNICHE DI TURPITUDINE

Più veloce del Coronavirus si sparge lo sciacallaggio: fraudolenti venditori a domicilio di tamponi, commercianti che moltiplicano i prezzi, pseudo operatori sanitari che s’inventano truffe d’ogni genere, fasulli giornalisti, come quelli di “Libero”, che sono passati immediatamente dalla consueta scurrilità allo spargimento di panico.  Alcuni loro titoli gridati: il governo agevola la diffusione – PROVE TECNICHE DI STRAGE  –  ACCOGLIAMO TUTTI ANCHE IL VIRUS – l’infezione si propaga in tutto il paese – LA VIE DEL VIRUS SONO INFINITE.

Anche le vie del turpe sciacallaggio politico lo sono.

la lepre marzolina – martedì 25 febbraio 2020