REPUBBLICA 3.0 – 1-“COPIANDO ARTICOLI DISCREDITI IL GIORNALISMO”

di  massimo alberizzi, Senza Bavaglio on 30 Ottobre 2020
Dopo la pubblicazione sul “New York Times” di un articolo sui Falun Gong  che Repubblica ha copiato, Massimo Alberizzi, membro della Giunta esecutiva della FNSI, ha inviato una lettera al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. Milano, 25 ottobre 2020

Caro Maurizio, con un certo dispiacere devo segnalarti un fatto abbastanza increscioso. La sua gravità mi ha da un lato amareggiato, ma dall’altro indignato. Ieri abbiamo pubblicato sul sito di “Senza Bavaglio” (www.senzabavaglio.info) su loro concessione la traduzione in italiano di un articolo del “New York Times”, uscito nell’edizione online il giorno prima . E’ un’inchiestona sulle infiltrazioni del Falun Gong nei media americani, fatte di disinformazione e fake news in favore di Trump e dell’estrema destra USA. Ecco il testo pubblicato del New York Times. Come vedi è datato 24 ottobre, giorno che mi è stato recapitato perché sono abbonato.

L’articolo è molto lungo e dettagliato. Noi l’abbiamo ripreso e tradotto in italiano

Disinformazione e fake: così Falun Gong è diventato megafono dell’estrema destra

pubblicandolo il 25 ottobre, giorno in cui il Times lo pubblicava sulla sua edizione cartacea.

Ieri sera tardi scopro che Repubblica, a firma Alberto Flores D’Arcais pubblica un articolo che risulta evidentemente copiato dal NYT,

che peraltro viene citato (ed in che modo!) solo nell’ultima riga così: “Ora, quando mancano dieci giorni al voto, anche il New York Times gli ha dedicato (al Falun Gong, ndr) un lungo articolo”. Lungo articolo? E’ un reportage con i controfiocchi da cui – e mi rincresce ribadirlo – Flores D’Arcais ha copiato il suo pezzo. Eccolo qui:

https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/25/news/epoch_times_disinformazione_

Simili comportamenti non sono ammissibili, mai. Specie quando si tratta di un giornale prestigioso come il tuo e di un collega conosciuto e stimato. Purtroppo discreditano anche tutto il giornalismo del nostro Paese. Ricalcare o trascrivere non è un dramma ma solo se si cita la fonte. In questo caso, invece, è successo un fatto molto grave dove si tende ad autoaccreditarsi l’inchiesta in questione che, si capisce bene, è frutto di un lungo lavoro di approfondimento. E’ un problema di deontologia. Ma è soprattutto un problema di credibilità del giornalismo nostrano.

Mi è sembrato giusto segnalartelo. Ciao, a presto

Massimo

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