5.IMBECILLITA’ EREDITARIA. Un twitt: @La_manina_: “Se c’era una cosa che il fascismo proprio non tollerava era il Parlamento. Infatti lo soppresse. Oggi la destra si appresta a svuotare il Parlamento dei suoi poteri e ad accentrarli tutti nelle mani del Presidente del Consiglio. Perché i fascisti cambiano nome ma non abitudini”. Interviene Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del Duce, esponente Fdi già candidato da Meloni alle Europee: «Che tweet patetico. Il #Parlamento non venne mai soppresso durante il #fascismo. Nel ’39 venne sostituito dalla #Camera dei #fasci e delle #corporazioni. Suggerisco di studiare prima di blaterare”. (Twitter – 7 maggio) [da “Espresso”, 11-5-2023]
4.Luca Paladini, consigliere regionale della Lombardia, fondatore dei Sentinelli di Milano eletto con la lista civica di Majorino: La bocciatura da parte dell’ufficio di presidenza della richiesta di patrocinio al Milano Pride era «annunciata, ma non per questo meno deludente»; «mentre negava il patrocinio al Pride, lo concedeva all’iniziativa di Bran.co, una costola di Lealtà&Azione»; «organizzazione apertamente neofascista. Bran.co nello specifico si muove prevalentemente nel campo antiabortista». «Il segnale di una combinazione tremenda. Con una mano bocciano il patrocinio al Milano Pride, con l’altra danno un patrocinio oneroso a Lealtà e Azione, organizzazione apertamente neofascista che “si onora” di avere tra i propri riferimenti l’ex generale delle SS Leon Degrelle, condannato come criminale di guerra, e di esaltare nel proprio inno Cornelius Codreanu, il fondatore della Guardia di ferro rumena, organizzazione terroristica e antisemita, collaboratrice dei nazisti negli anni Quaranta. Bran.co nello specifico si muove prevalentemente nel campo antiabortista. Tra i fondatori di Lealtà e azione compaiono Giacomo Pedrazzoli e Stefano Del Miglio (che dalla sua pagina Facebook propaganda la partecipazione di Bran.co a questa iniziativa), pluricondannati per lesioni volontarie e accoltellamenti. Quindi una manifestazione che reclama uguaglianza e diritti non merita attenzione e supporto dalla Regione e questi invece si». [da “Espresso”, 11-5-2023]
3.E I LORO SERVI SCIOCCHI. Carlo Rovelli ha denunciato la sua esclusione dalla Fiera del Libro di Francoforte e ha attribuito il motivo dell’estromissione alle sue critiche al ministro della Difesa Guido Crosetto: “L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della Difesa, il mio intervento è stato cancellato”. Si allega la lettera firmata da Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione editori italiani, in cui si comunica a Rovelli la decisione. Dopo una giornata di attestati di solidarietà da parte del mondo della cultura e di prese di distanza sia da parte di Crosetto che del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Levi, che è anche commissario straordinario del governo Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, è tornato sui suoi passi. [da Espresso, 14-5-2023]
1. “Sono razzista, sono patriota, sono nazionalsocialista, sono fascista, sono nazista, sono stanco di vedere tante ingiustizie nei confronti degli italiani. Fuori dalle balle gente di merda. Infangano il nostro Bel Paese. Parassiti, pidocchioni, ladri, assassini, stupratori, ubriaconi, siete la feccia del genere umano. Un solo posto è adatto per voi ed è molto caldo”. Autore del post su Facebook, con tanto di richiamo finale ai forni crematori, è Antonio Di Vietri, segretario cittadino di Fratelli d’Italia a Lavello, 13mila abitanti in Provincia di Potenza. [da Repubblica.it, 5-5-2023]