Tutti gli articoli di Critica Liberale

USCITO IL N. 54 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI o anche sul fattoquotidiano.it

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Sommario
res publica
3. giovanni perazzoli, le sardine in sintonia con il presente
cronache da palazzo
5. riccardo mastrorillo, matteo renzi, “il furbetto del partitino”
la vita buona
6. valerio pocar, un servizio civile per l’ambiente
nota quacchera
8. gianmarco pondrano altavilla, 50 anni fa la penna sparava
la biscondola
8. paolo bagnoli, ferruccio parri, indipendente
lo spaccio delle idee
10. vittorio de caprariis, la nuova rivoluzione liberale
14. comitato di direzione
14. hanno collaborato
4-6-11. bêtise

 

GUARDARSI ALLO SPECCHIO

[nella foto: Fausto Bertinotti mentre sta dando un pugno in faccia alla Sinistra]

Quando c’è da dare una mano alla Destra, meglio se estrema, Fausto Bertinotti, ex capo della sinistra comunista chic, non si tira mai indietro… Soprattutto se viene sbattuto in prima pagina. Anche adesso sul giornale ultrasalviniano “La Verità” si affanna a chiedere elezioni anticipate. Così pretende il Capitano. C’è fretta. La Lega nei sondaggi lentamente scende e c’ è il rischio che alla fine legislatura non riesca più ad assicurarsi la maggioranza. Figuriamoci se poi nel frattempo escono carte sui 49 milioni truffati dalla Lega Ladrona o sugli affari sporchi con Putin. Bisogna fare presto. Occorrono e  accorrono tutti a darle una mano. Si smuovono persino i cadaveri.

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IL TRIONFO DELLE MARCHETTE – ARRIVANO GLI AMBASSADOR, LA PUBBLICITÀ OCCULTA

di andrea garibaldi

Un personaggio di tipo nuovo si aggira sui giornali italiani. L’ambassador. Costui mescola le carte, quelle già confuse fra giornalismo, pubblicità e marketing. L’invenzione è degli strateghi della pubblicità e del marketing, il giornalismo è la vittima, del tutto consapevole.

Mercoledì 27 novembre i più prestigiosi giornali italiani hanno offerto in dono ai lettori voluminosi inserti. Repubblica due “Album”, Beauty e Orologi, 48 e 56 pagine. Il Corriere delle Sera, Orologi, 72 pagine. Prodotti giornalistici, si deve desumere. Nessun avvertimento tipo “inserzione pubblicitaria”. A pagina 3 di ciascun inserto stanno stampati i nomi della redazione più la gerenza al completo del quotidiano, direttori e vicedirettori.

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LE PRIME FIRME- IL PRIMO APPUNTAMENTO–APPELLO PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO PER LA REPUBBLICA PARLAMENTARE (POST 2)

CARISSIM@, IN RIFERIMENTO ALL’APPELLO CHE HAI SOTTOSCRITTO AD OTTOBRE VORREMMO INVITARTI AD UN PRIMO INCONTRO PER DEFINIRE IL PERCORSO DI COSTITUZIONE DEL “COMITATO PER LA REPUBBLICA PARLAMENTARE” ED ANCHE PER PROMUOVERE E ORGANIZZARE QUALCHE INIZIATIVA PUBBLICA.

CI INCONTREREMO LUNEDÌ 16 DICEMBRE PROSSIMO DALLE ORE 17,00 ALLE ORE 19,00 PRESSO LA SEDE DI CRITICA LIBERALE, IN VIA DELLE CARROZZE, 19 ROMA.

TI SAREMMO GRATI SE POTESSI CONFERMARE LA TUA PRESENZA MANDANDO UNA MAIL A info@criticaliberale.it PER QUALSIASI INFORMAZIONE/RICHIESTA PUOI CHIAMARE RICCARDO MASTRORILLO 3293251004

APPELLO

Esprimiamo profonda preoccupazione per le modalità e soprattutto per le finalità, più o meno dichiarate, con cui il parlamento sta procedendo a riforme, Costituzionali e non, che riguardano la rappresentanza.

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TRE NOTIZIOLE

Giornate da segnare sul calendario. Tre notizie.

La prima è la sentenza della Corte costituzionale che smantella la legge regionale della Lombardia del 2015 a guida leghista in materia di localizzazione dei luoghi di culto, perché il provvedimento limitava irragionevolmente la libertà religiosa, che «garantita dall’articolo 19 della Costituzione comprende anche la libertà di culto e, con essa, il diritto di disporre di spazi adeguati per poterla concretamente esercitare». «Le norme censurate finivano così per determinare – sottolinea la Corte – una forte compressione della libertà religiosa senza che a ciò corrispondesse alcun reale interesse di buon governo del territorio». Al grave passo indietro nel campo della libertà religiosa compiuto dall’amministrazione leghista la Corte costituzionale ha risposto con la conferma che il nostro stato non è talebano e clericale. E ovviamente non è mancata immediatamente la replica del capo dei talebani nostrani, Salvini, che ha colto l’occasione per confermare tutto il suo pensiero autoritario e per dare un’ulteriore prova che quando parla non sa neppure di cosa si tratti. Salvini: «Reciprocità [Ma tra quali soggetti? E su che materia?] e rispetto delle nostre leggi e regole [in verità la Consulta non ha chiesto che questo, appunto, il rispetto delle nostre norme violate dai suoi lombardi] per aprire moschee e altri luoghi di culto, chiediamo troppo?» [E infine l’infamia di un attacco diretto alla Corte costituzionale…] «Non si sente certo il bisogno di un’altra Consulta islamica…». Noi avremmo bisogno di meno clericalismo becero. Vogliamo tornare a prima del 1870?

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LA REPUBBLICA DEGLI IMPUNITI

Prescrizione, La Repubblica degli impuniti: da Andreotti a Berlusconi al caso Eternit. Ecco l’antologia di chi l’ha fatta franca

Pubblichiamo una sintesi del libro La Repubblica degli impuniti, edito da PaperFirst, a firma del direttore del Fattoquotidiano.it, Peter Gomez, e delle giornaliste Valeria Pacelli e Giovanna Trinchella.

di Fatto . Quotidiano | 5 DICEMBRE 2019

Prescrizione, Di Maio: “Da gennaio riforma è legge. Pd voterà con Salvini e Berlusconi?”. Marcucci: “Basta provocare, ci sono soluzioni”

Martina Rossi, il padre della 20enne: “Sono obbligato a battermi perché violenza non sia prescritta. Alla politica dico ‘mai più casi così

L’elenco di chi, negli ultimi venticinque anni, l’ha fatta franca grazie alla prescrizione è lungo, impossibile da riassumere e impressionante. E racconta, più di un trattato, perché in tanti si oppongono alla riforma. Ci sono, ad esempio, oltre Andreotti, il proprietario di Mediaset ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (per reati che vanno dal finanziamento illecito al falso in bilancio fino alla corruzione); l’ex editore de La Repubblica Carlo De Benedetti (corruzione nelle forniture pubbliche); l’industriale Giampiero Pesenti, presidente negli anni Novanta del patto di sindacato del Rizzoli-Corriere della Sera (corruzione); due uomini chiave per la Fiat, come Franzo Grande Stevens e Gian Luigi Gabetti (agiotaggio Ifil-Exor); l’ex numero uno di Eni e Enel, Paolo Scaroni (disastro ambientale); il multimilionario svizzero Stephan Schmidheiny (morti Eternit a causa dell’amianto); il potente finanziere Fabrizio Palenzona (conti esteri non dichiarati); l’ex padrone del calcio italiano Luciano Moggi (associazione per delinquere); il presidente della Lazio e imprenditore nel settore vigilanza e pulizie Claudio Lotito (associazione per delinquere e fatture false più un processo per frode sportiva); quasi tutti i più importanti costruttori romani accusati di aver pagato tangenti per vendere immobili agli enti pubblici: dall’editore de Il Messaggero Francesco Gaetano Caltagirone a quello del Il Tempo Domenico Bonifaci, da Pietro Mezzaroma, fino a Renato Bocchi e Elia Federici.

Rappresentano il meglio (ma per alcuni il peggio) delle élite del Paese.

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USCITO IL N. 53 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI E ANCHE SU FATTO.IT

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Sommario
cosmopolis
3. massimo a. alberizzi, regimi e stampa: scontro all’ultimo sangue
la biscondola
4. paolo bagnoli, un quadro cupo
cronache da palazzo
5. riccardo mastrorillo, l’uso proprietario delle istituzioni
nota quacchera
7. gianmarco pondrano altavilla, da parigi a siena: complessità e libertà di parola
lo spaccio delle idee
8. paolo fai, gli irriducibili contro mussolini
9. luca tedesco, novello papafava e i “liberali al quadrato”
10. niccolò rinaldi, pieter bruegel, l’antico maestro liberale
13. leo valiani, maurizio ci lascia la consegna “NON MOLLARE”
19. comitato di direzione
19. hanno collaborato
6-7-16. bêtise

“Prigionieri dell’amore”. Le cose che dovete sapere di noi.

Mada Masr, all’indomani dall’irruzione delle forze di sicurezza di al-Sisi.

Versioni inglese e araba originali: https://mada22.appspot.com/madamasr.com/en/2019/11/28/opinion/u/a-few-things-you-might-like-to-know-about-us/

di Lina Attalah (caporedattore e fondatrice)

Ecco il retroscena della pubblicazione del pezzo sul figlio di al-Sisi (https://mada22.appspot.com/madamasr.com/en/2019/11/20/feature/politics/presidents-eldest-son-mahmoud-al-sisi-sidelined-from-powerful-intelligence-position-to-diplomatic-mission-in-russia/) che ha contribuito a metterci nei guai. (Nel caso in cui non stiate seguendo la vicenda di Mada Masr, eccola in sintesi: il nostro collega Shady Zalat è stato arrestato da casa sua nel cuore della notte di sabato 23 novembre; il giorno seguente, domenica mattina, le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nei nostri uffici e 18 di noi sono stati detenuti all’interno in assoluta impossibilità di comunicazione con l’esterno, per diverse ore prima che tre di tre noi, me compresa, siamo stati arrestati e detenuti per qualche ora fino al rilascio senza alcuna accusa). Continua la lettura di “Prigionieri dell’amore”. Le cose che dovete sapere di noi.

LA GENTE

Salvini ci ha rovinato la giornata. Non sapendo più a che santo votarsi e non riuscendo a stare lontano dalle poltrone e strapuntini nemmeno tre mesi, oggi implora un governo con “tutti dentro”, dai fascisti ai comunisti. E appoggia questa tesi con una rivelazione: «Al governo c’è gente inadatta, è evidente anche ai loro più stretti parenti». E proprio queste sue parole hanno riacceso in tutti  noi una nostalgia irrefrenabile per la «gente» leghista del governo in cui era v.presidente. La stavamo dimenticando, quella gente. Grave colpa. Come si può dopo solo poche settimane non ricordare la statura politica, l’esperienza raffinata e persino la rettitudine di gente come Armando Siri, Lorenzo Fontana, Gian Marco Centinaio,  Edoardo Rixi, Lucia Borgonzoni ecc., che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro paese?

la lepre marzolina, 14 dicembre 2019

GUAI A BIRAGHI

Prima della partita Inter-Barcellona la Tv ha mostrato il terzino interista aggiustarsi i parastinchi con la scritta  “Vae victis”, guai ai vinti, con i caratteri ormai associati al fascismo, e un disegno che richiama la simbologia di estrema destra… Molte le proteste sui social, ma perché?  Pur giocando in casa, giustamente il difensore interista ha incassato due goal e, come prefigurava egli stesso, è entrato nella schiera dei perdenti cronici. 

la lepre marzolina – 11 dicembre 2019

UNA MARCHETTA AL GIORNO TOGLIE IL LETTORE DI TORNO – LE MARCHETTE DI “REPUBBLICA” E DEL “CORRIERE DELLA SERA”

di  e. ma.

Ormai i giornali vengono scritti dagli uffici pubblicitari e firmati da giornalisti compiacenti. Lo scandalo non è nuovo, ma prima colpiva soprattutto i giornali di moda o quelli specializzati. Ora dilaga sui quotidiani generalisti. La deontologia vuole che se si pubblica un articolo con pubblicità occulta (si fa per dire) si compie una grave violazione contro i lettori che possono presumere che la “notizia” sia un prodotto giornalistico ma al contrario è solo un mascheramento di una pubblicità.  Ovviamente manca sempre la doverosa scritta “Informazione pubblicitaria”. Come in questo caso. Però il quotidiano non fa mancare addirittura nel sommario il prezzo del prodotto,  né una scorrettissima stoccata alla concorrenza. Naturalmente l’articolo è corredato dalla fotografia dei biscotti, prevedendo il caso che qualche lettore non capisse bene.

In questi giorni “la Repubblica” di Verdelli sembra addirittura scatenata in questo imbroglio verso i lettori. Ovviamente l’Ordine dei giornalisti tace, dimostrando ancora una volta la sua assoluta inutilità, anzi la sua complicità. E anche i Comitati di redazione riposano sotto le coltri.

A proposito, complimenti al valoroso giornalista che ha firmato un memorabile articolo. Vincerà sicuramente il Premio Daphne Caruana Galizia.

Ripubblichiamo l’articolo di “Repubblica” di oggi, togliendo il nome della Ditta pubblicizzata  e modificando la dichiarazione di Verdelli, rendendola più aderente alla verità. 

Ma  il “Corriere della sera” non accetta d’essere distaccato e pubblica sul suo  “Economia” la stessa foto che correda una marchetta analoga dal titolo intrigante: “Tutti pazzi per i biscotti alla Nutella, perché sono introvabili sugli scaffali dei supermercati?”, firmata da  Alice Scaglioni. che ha un incipit stendhaliano: “Si potrebbero forse contare sulle dita di una mano quelli che non hanno ancora assaggiato almeno un XXXXXXX”.  Non vorremmo scrivere presto che forse si contano sulle dita di una mano i giornalisti  non marchettari.

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