SEMEL STALIN, SEMPER STALIN

D’Alema è proprio un uomo coerente. Adesso, in un attacco di nostalgia, ha sentenziato che la “Russia e Cina si battono per un mondo più giusto”. Siamo al livello di Rizzo. Un mondo più giusto, per il nostalgico comunista, è fatto di regimi totalitari, meglio se un po’ imperialisti, senza democrazia, senza libertà politiche e civili, di stampa, di religione, e così via. Magari poverissimi.

Ma perché i suoi beniamini sono solo Putin e Xi Jinping? È grave che si sia dimenticato di Kim Jong-Un e Ali Khamenei. Senza dire di Tamim bin Hamad o dell’apprendista Erdoğan.

D’Alema non è solo un vecchio comunista preistorico, rappresenta l’ideal-tipo del comunista “italiano”, più precisamente togliattiano, quello che ancora ora sa scegliere il momento giusto per portare acqua con le orecchie alla Destra.

la Lepre marzolina – sabato 23 settembre 2023

 

Un commento su “SEMEL STALIN, SEMPER STALIN”

  1. Caro Enzo, il tuo giudizio su D’Alema sarà pure vero e condivisibile. Ma aggiungerei che in D’Alema convivono due anime, quella comunista di cui tu scrivi e quella capitalista, di cui sono prova gli ettari sterminati di terreno in territorio di Otricoli coltivati a vigneti che producono vino spumante di eccellente qualità giudicato tra i migliori in Europa, certamente non alla portata delle tasche dei miliardi di poveri che ancora aspettano un poco di giustizia sociale.
    D’Alema: pensieri sinistri e profitti destri.

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