Il prof. Conte, vice dei due vice premier e presidente (?) del consiglio ha detto (parole testuali):
“Oggi è l’8 settembre. Una data simbolica. In quella estate di 75 anni fa si pose fine a un periodo buio della nostra storia. Iniziava un periodo di ricostruzione prima morale e poi materiale del nostro paese”. L’8 settembre segnò invece l’inizio del periodo più tragico della storia italiana, quella data non pose fine al fascismo che rinacque con la Repubblica di Salò, né alla guerra, che anzi si fece ancora più cruda coi bombardamenti nelle città e con la resistenza partigiana. C’e’chi ha scritto anche di “morte della patria ” il cui senso profondo fu ritrovato grazie alla lotta partigiana alla Liberazione e alla Costituzione. Forse il prof. Conte ha scambiato l’8 settembre col 25 aprile
Archivi categoria: pensiero del giorno | di antonio caputo
VACUO E AMORALE
Che il retore Veltroni pontifichi su quattro interminabili e poco lette e leggibili colonne di una disperata Repubblica (il quotidiano che lo ospita in modalità evangeliche ) sui massimi sistemi, partendo anche dall’assunto un po’ risibile di essersi iscritto al PCI in quanto egli era kennediano (e ora anche ammiratore di Mac Cain il senatore repubblicano defunto già combattente in Vietnam) fa riflettere sulla vacuità e ad un tempo amoralità di un ceto politico che non riesce a mettersi da parte nonostante sconfitte ingloriose prima che evidenti. Anche sul vuoto di una “sinistra” senza popolo ma anche acefala.
LA LEZIONE ALBANESE + INCONTRI TRA VERI UOMINI DI STATO
- “Non abbiamo perso il senso della storia, sogniamo un futuro migliore e in una Europa compiuta secondo lo spirito dei fondatori. Uscire dalla UE vuol dire uscire dalla Storia, cambiare la Ue è entrare nel futuro “. (Edi Rama già sindaco di Tirana e premier albanese ). Da noi c ‘è anche chi, come Salvini e altri al governo con lui, fa di tutto per creare i presupposti per uscire o farsi cacciare. Anche strumentalizzando indegnamente la triste vicenda umana di un centinaia di persone. Imparate la lezione che viene anche da Tirana. A proposito il trota non si era “laureato” in Albania?
- E’ più rilevante che Salvini abbia incontrato “privatamente” ma in una sede governativa il premier Orban o che Orban abbia deciso di incontrare Salvini senza il premier Conte?
SALVINI E IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, COME FINIRA’?
Salvini e il Tribunale dei ministri, come finirà ? Il terzo comma dell’articolo 9 della legge costituzionale numero 1 del 16 gennaio 1989 (Tribunale dei ministri ): “la Camera competente può negare l’autorizzazione a procedere ove reputi, con valutazione insindacabile, che l’inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo”.
Continua la lettura di SALVINI E IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, COME FINIRA’?
18
Forse qualche 5stelle ha fatto confusione e invece di ripristinare l’art.18 ha bloccato la diciotti
CECCHINO FA RIMA CON CRETINO
Il diritto nasce ne cives ad arma ruant (alias guerra civile ) e lo stato per evitare il bellum omnium contro omnes dello stato di natura hobbesiano (homo hominis lupus). Un ministro dovrebbe saperlo e agire di conseguenza, evitando di alimentare paure e giustizia del fai da te o sparatorie da far west in versione xenofoba . Anticipazioni improvvide di guerra civile !? Cosi ‘cresce l’insicurezza anche dell’ignaro passante esposto al fuoco del cecchino (anche cretino) di turno e il senso di inefficienza della struttura che fa capo al ministro. Diversamente, se non lo sa o preferisce non saperlo, quel ministro che non garantisce la legalità e la sicurezza è inidoneo e allora lasci la carica.
LA CORTE COSTITUZIONALE FRANCESE RESTAURA IL DIRITTO UMANITARIO DELLA CIVILTÀ EUROPEA
“…la Fraternité est un principe à valeur constitutionnelle. Pour ce faire, il a rappelé qu’aux termes de son article 2 : «La devise de la République est “Liberté, Égalité, Fraternité”». La Constitution se réfère également, dans son préambule et dans son article 72-3, à l’« idéal commun de liberté, d’égalité et de fraternité». Il découle de ce principe la liberté d’aider autrui, dans un but humanitaire, sans considération de la régularité de son séjour sur le territoire national”.
“La Fraternità è un principio con valore costituzionale. Per fare questo, La Corte costituzionale francese ha ricordato che secondo il suo articolo 2: «Il cardine della Repubblica è “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”». La Costituzione fa anche riferimento, in il suo preambolo e nell’articolo 72-3, all ‘«ideale comune di libertà, uguaglianza e fraternità». Da questo principio deriva la libertà di aiutare gli altri, per scopi umanitari, senza riguardo alla regolarità della sua permanenza sul territorio nazionale”.
IL RUOLO DELLA POLITICA
“Le rôle de la politique est de faire le ménage et non pas de régler nos problèmes intérieurs. J’ignore pour moi s’il existe un absolu. Mais je sais qu’il n’est pas de l’ordre politique. L’absolu n’est pas l’affaire de tous : il est l’affaire de chacun”.
—- Albert Camus, La Crise de l’Homme (1946, in “Conférences et Discours 1936-1958”)
ESERCITO DI RISERVA IN SALSA GIALLOVERDE
l’esecutore
Conte e l'”avvocato del popolo”, giacobinismo ostentato, preteso o inconsapevole e incolto, che identifica governo e popolo (tutto indistintamente). In altri tempi sappiamo come finì. E’ necessario che i poteri siano divisi . L’avvocato del popolo nella Roma repubblicana era il Tribuno della plebe contrapposto ai consoli ed espressione di contro potere . Potere negativo lo definì Rousseau che forse i 5stelle non hanno studiato. Non per nulla Robespierre non volle il Tribunato nella costituzione del 1791, affermando di essere lui il Tribuno. Come Lenin, erede del giacobinismo politico. Ma Conte non è Robespierre, piuttosto è l’ esecutore di un contratto civilisticamente di difficilissima interpretazione, gestione e eseguibilità, con obbligazioni nebulose molto difficilmente esigibili dai cittadini
manicomio nazareno
Non capisco il pd : preaventiniano e poi aventiniano pur senza l’agognato governo “dei vincitori ” a cui “opporsi”, che ora sembrerebbe non volere più, salvo continuare a non fare nulla perché nasca qualcos’altro, in attesa delle primarie del 2019 . Manicomiale impotenza creativa.
anagramma
Faccio notare sommessamente che l’anagramma di
“Di Maio con Salvini” è
“Noi ci manda Silvio”….