Archivi categoria: “un pregiudicato al quirinale”

I MISERABILI

Sul “Mattino” di Napoli Clemente Mastella dà utili consigli a Berlusconi per controllare il voto segreto dei Grandi Elettori per il Quirinale: «Alla quarta votazione chieda ad esempio a Fi di far scrivere sulla scheda “Silvio Berlusconi”, alla Lega “Berlusconi Silvio” e a FdI “Berlusconi”. Gli altri partiti potranno utilizzare, a piacimento, “S. Berlusconi” o “Cavalier Berlusconi”, le forme non mancano». È sottinteso che facilmente si può trovare una formula anche per distinguere i parlamentari comprati dal Cavaliere. Il quale nello stesso giorno ha la faccia tosta e l’arroganza di far uscire sui giornali che eleggerlo è «il minimo che può fare l’Italia» per lui. Ormai siamo oltre limite: un rottame della Prima repubblica pubblicamente consiglia una truffa “alla democristiana” a un pregiudicato senza vergogna, il quale – ricordiamolo – debuttò in politica, proprio al Quirinale davanti a Scalfaro, designando come Ministro della Giustizia il suo Previti, ufficiale pagatore in corruzioni di giudici, avvocati e via dicendo…

E contemporaneamente un “intellettuale” di estrema destra come Marco Gervasoni, sul “Giornale” del suo Padrone denuncia come «spregio delle istituzioni» l’idea del Pd di abbandonare l’aula durante la quarta votazione e lasciare i Grandi Elettori da soli a votarsi il più miserabile Presidente della Repubblica di tutti i tempi. Diciamo la verità: da Mastella non ci siamo mai aspettati nulla di meglio. Né dai professori di provincia. Il primo è stato ed è parte integrante di quella classe politica politicante che da decenni sta dando più che una mano allo sfascio politico, sociale e morale del paese, e pur da vecchio continua a rimestare nel fango; così sale in cattedra raccomandando su come trasformare i parlamentari a burattini al guinzaglio stretto del Padrone… Il secondo fa parte di quella sempiterna  categoria di “paglietta” già maltrattata un secolo fa da Salvemini, per cui non c’è bisogno di aggiungere altro…

sconfiggere il berlusconismo che è in noi

di riccardo mastrorillo

Intervento a nome di Critica liberale al presidio del “Popolo Viola” il 4 gennaio “Il Quirinale non è un bunga bunga”

per vedere il video: https://fb.watch/ao5wuLlbJq/

Critica liberale sin dal 1994 si è sempre spesa per mettere in guardia la società italiana dal pericolo del Berlusconismo, la nostra tradizione che da oltre cinquant’anni ha rappresentato l’altra sinistra Continua la lettura di sconfiggere il berlusconismo che è in noi

cercasi giornalista che rivolga questa domanda…

Egregia Giorgia Meloni, lei ha affermato che per il Quirinale ci vuole un “Patriota” e che Berlusconi lo è.  La prego, risponda con un Sì o con un No.  Tanto per comprendere meglio quale significato lei dà alla parola “patriota”. 

Secondo lei, anche Mussolini fu un patriota o no? Anche Dell’Utri e Previti, sodali di Berlusconi? O no?

1. L’ILLUSTRATORE DELLA PATRIA. 2. «IL RE DEI GRANDI EVASORI»

  1. L’ILLUSTRATORE DELLA PATRIA. «Se uscisse indenne dalle vicende giudiziarie, sarebbe giusto nominarlo senatore a vita». Clemente Mastella – 25 ottobre 2021 – “La verità”

Mastella, uno degli ultimi rottami della Prima Repubblica, quando faceva finta d’esser della sinistra democristiana, è ora uno dei tanti “caporali di ventura” che bazzicano il cosiddetto Centro prossimo venturo. Con questa dichiarazione si offre ai servigi del pregiudicato di Arcore senza provare alcuna vergogna. Ma non ha del tutto torto. Anzi. Berlusconi se lo merita proprio di tornare come senatore a vita a Palazzo Madama dove fu cacciato nel 2013 il seguito alla sua condanna definitiva per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita, creazione di fondi neri. Infatti l’art.59 della Costituzione, stabilisce quanto segue: «Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario». Berlusconi ha altissimi meriti sociali per aver alleviato le condizioni di tante povere giovani traviate, altissimi meriti artistici per aver acculturato gli italiani tutti con “Drive In”, altissimi meriti letterari per aver raccontato per trenta anni favole come “la Rivoluzione liberale” che hanno fatto addormentare gli intellettuali affamati di frottole da accreditare. [e.ma.] Continua la lettura di 1. L’ILLUSTRATORE DELLA PATRIA. 2. «IL RE DEI GRANDI EVASORI»