Archivi categoria: gli stati uniti d’europa

COME FERMARE LE STRAGI IN MARE

di pier virgilio dastoli

L’ennesima strage nel Mediterraneo è una vergogna per l’insieme dei 28 governi membri dell’Unione europea che hanno deciso a fine marzo di prorogare l’operazione Sophia fino al 30 settembre del 2019 ma «senza dispiegamento di forze navali». Chiediamo come Movimento europeo alla presidenza finlandese del Consiglio della Ue e all’Alto rappresentante per la politica estera e della sicurezza di convocare una riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa dei Paesi membri per decidere di riattivare lo spiegamento delle forze navali dell’Unione europea nel Mediterraneo allo scopo di organizzare delle operazioni di ricerca e soccorso come quelle attuate da Mare Nostrum.

Mentre al Parlamento europeo chiediamo di creare una commissione di inchiesta sulle operazioni legate al controllo delle frontiere esterne e al governo dei flussi migratori.

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, falsa partenza
lo stato dell’unione
07 – aurelia ciacci, in pieno stallo
09 – monica radu, i nuovi vertici: l’europeizzazione dei ruoli
d’oltralpe
13 – guillaume lenglet, la crescita dei partiti non tradizionali in belgio
astrolabio
16 – maria pia di nonno, il ruolo delle donne tra passato, presente e futuro
pagine federaliste
24 – alex langer, contro un’altra commissione
27 – hanno collaborato

FALSA PARTENZA

di giovanni vetritto

La nomina di Ursula Von Der Leyen al vertice della Commissione europea è stata la maldestra conclusione di una fase di apertura della nuova legislatura europea che non è esagerato definire  preoccupante per il basso profilo.

Di fatto, il negoziato per le nomine si è aperto come se le elezioni non si fossero affatto tenute e se i relativi risultati non contassero nulla. Anzi, se una attenzione è parsa emergere, è stata quella alle potenziali reazioni, sulle singole decisioni, dei cosiddetti “sovranisti”: ovvero, gli unici certi sconfitti delle elezioni, i “barbari” che dovevano conquistare il continente, che solo un anno fa tutta la stampa mainstream d’Europa temeva come potenziali imminenti dissolutori di mezzo secolo di sforzi per l’integrazione, e che hanno viceversa avuto un risultato elettorale catastrofico, e insoddisfacente perfino nei due Stati ancora democratici nei quali la loro pur parziale affermazione è innegabile (ovvero Francia e Italia; del tutto improprio allargare la visione a uno Stato ormai pressoché del tutto privo dei requisiti democratici minimi qual è l’Ungheria di Orban).

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UNA FOTO, MILLE PAROLE

di giovanni vetritto

Per i federalisti, per chi non rinuncia a una ambiziosa e coerente battaglia di idee per il rilancio del processo di integrazione europea, da ormai troppi anni mancano ragioni di ottimismo, spesso mancano anche le parole.

Poi un  giorno, una giovane studiosa manda una foto che vale come benzina nel motore, come iniezione di ottimismo, come impegno a non arrendersi.

Una foto, tre donne,

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USCITO IL N. 34 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, odio i luigini
diario europeo
09 – sarah lenders-valenti, dissonanze del dopo elezioni europee
14 – giulia carnevale, il primo giorno di scuola europeo
lo stato dell’unione
18 – mauro cappello, i fondi europei e la sfavillante fantasia italica
21 – mariarosalba angrisani, l’hub federiciano
europa chiama mondo
28 – ilaria lezzi, l’integrazione europea e la nuova via della seta
32 – maria cristina antonucci, ue-usa nella politica energetica
35 – hanno collaborato
 

 

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, il voto utile è inutile
diario europeo
08 – aurelia ciacci, elezioni europee, chi come e quando
11 – cristiano zagari, il buco nero dell’europa: la consapevolezza
lo stato dell’unione
14 – guido scorza, nuove regole sul diritto d’autore online, una questione di democrazia
19 – stefano rolando, federalismo, territori e città
d’oltralpe
23 – dhurata hoxha, il cammino di adesione del kosovo all’ue
pagine federaliste
26 – aurelio peccei, la visione di un precursore
29 – hanno collaborato

USCITO IL N. 31 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – pier virgilio dastoli, 25 marzo 1957 – 25 marzo 2019
astrolabio
06 – antonio calafati, il coraggio che non sai come usare
lo stato dell’unione
11 – walter vitali, luci e ombre sull’agenda urbana
14 – maria cristina antonucci, sussidiarietà e proporzionalità
d’oltralpe
18 – daniel sarasa funes, la “vecchia nuova politica” – come l’astro podemos è scomparso in soli 5 anni
22 – aurelia ciacci, la lettera di macron
materiali federalisti
24 – consiglio italiano del movimento europeo, dieci priorità
pagine federaliste
28 – umberto serafini, le nozze coi fichi secchi
31 – hanno collaborato  

 

USCITO IL N. 29 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – roberto santaniello, respingere il vento della paura. ripartire dallo spirito di ventotene
lo stato dell’unione
09 – aurelia ciacci, the final countdown
13 – riccardo mastrorillo, il trattato di acquisgrana opportunità o imprevisto?
16 – roberto angrisani, se fossi macron…
d’oltralpe
18 – pawel stepniewski, quo vadis, polonia?
23 – björn sundell, finlandia: un successo effimero per i populisti
materiali federalisti
27 – gioventù federalista europea, oltre le crisi: una via per l’europa del futuro
pagine federaliste
34 – umberto serafini, unione finta o reale
37 – hanno collaborato
 

 

 

MORIRE (DI NUOVO) PER DANZICA

di giovanni vetritto

L’uccisione del Sindaco di Danzica, Pawel Adamowicz, avvenuta nelle scorse ore, lega sinistramente al nome della città polacca questo difficile momento storico, per tanti versi già simile alla crisi europea tra le due Guerre mondiali del ‘900.

Si apre ufficialmente con questo omicidio la campagna elettorale in un Est ancora anni luce lontano dal costume (prima ancora che dalle regole) della democrazia liberale, che solo la miopia, la sudditanza a un papato politicamente attivo e una realpolitik priva di ideali potevano immaginare, solo pochi anni fa, codecisore di una Unione Europea così faticosamente tratta dalle secche dell’incomprensione dall’Atto Unico del 1986.

Il regime instaurato in Polonia dal PIS di Jaroslaw Kaczynski sta ormai abbandonando pressoché del tutto i caratteri di uno Stato di diritto.

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, tentare la riscossa
lo stato dell’unione
08 – antonio calafati, de-costruzione involontaria?
12 – loredana spedicato, “my deal, no deal, or no brexit”
16 – riccardo mastrorillo, i “candidati principali” del nulla
18 – vittorio calaprice, l’innovazione a livello regionale/nazionale
22 – aurelia ciacci, non solo dublino
27 – guglielmo sepe, la svolta popolar-lessicale
d’oltralpe
30- markus kaiser, germania, svolta a destra alle prossime elezioni?
33 – aurelia ciacci, final say: il labour e gli errori su brexit – intervista con nina parker
astrolabio
39 – giovanni vetritto, italexit, l’incubo dopo tanti errori – intervista con marcello messori
pagine federaliste
53 – beatrice rangoni machiavelli, un liberalismo maturo è federale
56 – hanno collaborato

Le culture del limite per una nuova Europa

di riccardo mastrorillo

Il 28 ottobre alle Elezioni del parlamento dell’Assia, ancora una volta, dopo i numerosi successi degli ultimi mesi in Germania, in Belgio ed in Lussemburgo, i Verdi sono diventati il secondo partito, superando di pochi voti i socialdemocratici.

I risultati in Assia: La Cdu (popolari) ha ottenuto il 27% (nel 2013 ebbe il 38,8); i Verdi il 19,8% (avevano l’11,1) l’Spd (socialdemocratici) il 19,8% (dal 30,7% ) Afd (l’estrema destra) 13,1% (nel 2013 ottenne il 4,1), i liberali il 7,5% (dal 5), la Linke (sinistra radicale) ha preso il 6,3% (dal 5,2). Continua la lettura di Le culture del limite per una nuova Europa