di raffaele fiengo
Il 21 marzo 2025, nel suo account su Facebook intitolato “America PAC” (la cassaforte di finanziamento elettorale fondamentale per il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca), Elon Musk ha rimesso in campo il discusso meccanismo che ha funzionato così bene a novembre. Allora la magistratura respinse la denuncia di fermare la “compravendita di voti”, perché gli avvocati di Musk dissero che il danaro pagava prestazioni nella campagna elettorale.
Musk ora offre 100 dollari a ogni elettore del Wisconsin che sottoscrive una “Petizione contro i giudici attivisti” (Petition in Opposition to Actvist Judges). E altri 100 dollari se viene portato un altro cittadino-votante dello Stato a firmare la petizione.
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