Il 41% di fiducia nella democrazia: se il “capo forte” diventa il regalo di Natale

di angelo perrone

I dati dell’ultimo sondaggio Demos ci consegnano un’istantanea gelida, proprio nei giorni in cui cerchiamo il calore delle feste: solo il 41% degli italiani dichiara di avere fiducia nella democrazia. È il dato più basso degli ultimi dieci anni. Ma c’è un dettaglio ancora più indicativo: cresce il desiderio del “capo forte” e aumenta la percezione di insicurezza, nonostante i reati siano statisticamente in calo.

Cosa ci dicono questi numeri tra un panettone e un regalo? Ci dicono che il “pavimento” della nostra casa comune non è solo storto, come nella mia fiaba del 19 dicembre, ma sta diventando terribilmente scivoloso.

Quando la fiducia scende, la democrazia smette di essere un valore condiviso e diventa un peso. Si smette di credere nelle istituzioni – dalla magistratura al parlamento – perché le si percepisce come palazzi lontani, intenti a discutere di simmetrie estetiche (come la riforma della magistratura) mentre i problemi reali restano fuori dalla porta.

L’auspicio natalizio e per il nuovo anno è che si torni a coltivare la fiducia come un bene comune. La fiducia non si impone per legge e non si risolve con un sorteggio. Si costruisce con la chiarezza.

Se la democrazia appare “debole”, non è perché le mancano muscoli o “capi forti”, ma perché le manca l’ascolto. L’augurio è che sotto l’albero, oltre alle riforme tecniche e ai tecnicismi della propaganda, i cittadini possano trovare il dono della consapevolezza.

Votare in primavera non sarà solo un esercizio su una scheda elettorale, ma un atto di fiducia nel fatto che quel pavimento inclinato si possa ancora livellare. Perché una democrazia senza fiducia è come un Natale senza luce: una festa a metà, in una casa che non sentiamo più nostra.

P.S. I dati citati in questa riflessione sono tratti dal Sondaggio Demos & Pi per “la Repubblica” (dicembre 2025), che fotografa il minimo storico della fiducia degli italiani nella democrazia. Se questa statistica vi sembra gelida, vi invito a leggere come questa “inclinazione” dei valori democratici diventi realtà quotidiana nella mia fiaba di Natale:

👉 [Leggi qui: Il paese del pavimento storto] Un racconto surreale per capire perché, tra riforme estetiche e palazzi che scricchiolano, la nostra casa comune ha bisogno di fondamenta più solide.

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