
di enzo marzo
Il convegno su Valerio Zanone e il liberalismo [vedi allegato] grida vendetta al cielo. Sarà celebrato Zanone dal re del trasformismo italiano: Marcello Pera, passato da Popper al clericalismo più retrivo, dal socialismo democratico al berlusconismo, per infognarsi infine nelle liste dei neofascisti. Si farà accompagnare in questo convegno anche da liberaloidi infiltrati, spesso berlusconiani per interesse, per conformismo, per oblio dell’abc del liberalismo. Mentre Zanone – sia chiaro – stava sul fronte opposto. Sempre. Senza esitazioni. Anche chi , come noi, non è stato mai zanoniano, non può non sottolineare la slealtà di questa operazione di mistificazione antistorica che corre il rischio di risultare fortemente lesiva della figura di un liberale onesto che non ha mai ceduto alle tentazioni di un regime di destra squallido e liberal-farlocco agli ordini di un frodatore dello stato. Sarà interessante vedere come sarà raccontato lo scippo ai danni proprio di Zanone della Fondazione Einaudi di Roma. Per poterla asservire ad Arcore. Vergogna. L’unica nostra speranza è che il convegno del Senato non si concluda con il saluto romano.