di riccardo mastrorillo
Domenica 27 gennaio, i deputati: Nicola Fratoianni, Riccardo Magi, Stefania Prestigiacomo hanno dovuto forzare la mano per esercitare le loro prerogative parlamentari. Non parliamo di “pirati” o disobbedienza, come hanno impropriamente fatto gran parte dei media italiani. Salvini ha addirittura affermato che : «Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!» Attenzione, perché Salvini non ha mai affermato che i tre deputati hanno commesso un’azione illegale salendo sulla Sea Watch, non lo ha mai detto, perché sa perfettamente che l’azione illegale l’hanno compiuta le autorità, che, presumibilmente su suo ordine, o peggio per vile piaggeria, sabato avevano rifiutato l’autorizzazione a farli salire a bordo.
“La Sea Watch3 si trova a un miglio dalla costa, è nelle acque territoriali italiane ed è sottoposta al controllo dello Stato Italiano. I parlamentari hanno la possibilità di andare nelle carceri e negli ospedali per verificare situazioni che ritengono pericolose, non vedo perché fare eccezione per una nave che è nelle acque italiane”. Ha dichiarato Angela Del Vecchio, professore di Diritto internazionale e Giurisdizione internazionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘Luiss’.
Considerata la facoltà data, dalla legge, ai Parlamentari di visitare financo le strutture militari straniere in territorio italiano, rafforzata dal principio della libera circolazione dei parlamentari su tutto il territorio nazionale, pare incompatibile, con l’ordinamento italiano, il divieto apposto di salire su una nave in acque territoriali Italiane.
Nell’agosto del 2004, a seguito di una pretestuosa polemica dell’allora Ministro della Giustizia Castelli (casualmente leghista), sostenitore della tesi che le rivolte nelle carceri seguivano le visite di parlamentari, per la quale voleva limitarle, il Presidente della Camera Pierferdinando Casini (esponente della stessa maggioranza di Governo) intervenne con veemente determinazione, per difendere le prerogative dei Parlamentari, attaccando frontalmente il Ministro.
Il Presidente della Camera Fico, pur intervenendo copiosamente in occasione della Giornata della Memoria, ribadendo la necessità di ricordare per non ripetere gli orrori, ha vergognosamente taciuto su quello che stava avvenendo nel Mar Mediterraneo, e soprattutto ha coperto, come una foglia di Fico, il comportamento fascista dei suoi alleati di governo. Non una parola di biasimo contro le autorità che hanno tentato di impedire a tre Deputati di svolgere il loro mandato Parlamentare.
Ringraziamo Fratoianni, Magi e Prestigiacomo, per aver salvato la dignità del Parlamento, auspicando che, come taluni finora distratti stanno affermando, sempre più Parlamentari parteciperanno alla staffetta ispettiva sula Sea Watch, in attesa che il Governo si decida a rispettare la Costituzione, le norme internazionali e il buon senso.