di franco pelella
Caro direttore, h__________o deciso di votare il Pd (turandomi il naso) perché avevo paura che i fascisti (e Berlusconi) conquistassero la maggioranza assoluta dei seggi e prendessero il potere. Per fortuna questo non è avvenuto. Ciononostante la debacle della sinistra c’è stata lo stesso perché a destra ha la maggioranza relativa mentre i Cinque Stelle sono diventati il primo partito. E’ evidente che molti elettori di sinistra (soprattutto nel Sud) hanno deciso di votare per i Cinque Stelle perché hanno ritenuto che questo Movimento potesse rappresentare un significativo elemento di rinnovamento della politica; è passata, purtroppo, in secondo piano l’ambiguità politica di Luigi Di Maio e degli altri dirigenti, che oscillano costantemente tra la destra e la sinistra.
I danni fatti da Renzi e De Luca sono stati enormi ; essi hanno dato un’immagine pessima della sinistra con il loro autoritarismo e con la tendenza a favorire amici e familiari. Ma neanche i candidati di Liberi e Uguali (che hanno avuto comunque il merito di essersi liberati dall’oppressione renziana) sono riusciti a dare un’immagine positiva di sé stessi. Adesso si tratta di ricostruire la sinistra. C’è bisogno innanzitutto di rilanciare la strategia del centro-sinistra (che anche in queste elezioni si è dimostrata vincente nel Lazio e a Milano); essa va perseguita in tutte le città e le regioni nelle quali è possibile proporla in attesa di farla ridiventare una strategia vincente a livello nazionale. Nell’immediato, però (dando per scontato che la grande maggioranza dei parlamentari neo-eletti non è favorevole allo scioglimento delle Camere per andare alle elezioni con una nuova legge elettorale), l’ipotesi più realistica è un governo dei Cinque Stelle con l’appoggio esterno di Pd e Liberi Uguali. Ma l’appoggio esterno va contrattato chiedendo ai Cinque Stelle di abbandonare le parole d’ordine più populistiche (reddito di cittadinanza, ostilità all’Europa, ostilità verso gli immigrati, ecc. ecc.).
La perfezione, purtroppo, non è di questo mondo e nel P.D. , negli ambienti alti, si ravvisano forme di nepotismo o di favori verso gli amici. Sarebbe perfetto in assenza di questi…… più che un problema politico sembrerebbe un problema deliquenziale.