Archivi categoria: astrolabio

LA FURBIZIA, TALVOLTA, NON PAGA!

di Enzo Palumbo

Come ho scritto più volte, considero la riduzione dei parlamentari una solenne sciocchezza, consumata sull’altare della stucchevole polemica anticasta, senza considerare che, aumentando a dismisura la dimensione di circoscrizioni e collegi, si riduce fortemente la rappresentanza politica, si moltiplicano i costi delle campagne elettorali e si rende praticamente impossibile la conoscibilità dei candidati da parte degli elettori, che pure è stata una delle riflessioni che hanno portato la Corte Costituzionale a bocciare il c. d. porcellum con la sentenza n. 1-2014. Continua la lettura di LA FURBIZIA, TALVOLTA, NON PAGA!

LA LEGGE DI BILANCIO

(dopo il caso della riforma costituzionale torna la violazione dell’art. 72 della Costituzione)

di andrea pertici*

Giungerà ad approvazione domani 30 dicembe la legge di bilancio per il 2019. Se questo non avvenisse si andrebbe in esercizio provvisorio, con sicure ripercussioni negative sull’economia.

Per raggiungere questo obiettivo, il Governo Conte, come i precedenti, metterà la fiducia sul maxi-emendamento che ha presentato pochi giorni fa.

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MENO IMMIGRATI E NASCITE IN CRISI? «E’ FINITA LA PACCHIA» PER ECONOMIA E ASSISTENZA IN ITALIA

Dossier 2018

a cura di vittorio emiliani

E’ incredibile che le forze politiche che si oppongono alle scelte dissennate – come il muro a nuovi immigrati – di Matteo Salvini non conducano una campagna martellante, sulla base dei dati reali, per sbugiardare quanto viene spacciato dalla Lega e da altre forze per spargere la paura del diverso e dell’immigrato fra gli italiani e creare un clima di xenofobia nel Paese. Clima atto a coprire ignoranza politica, sottocultura, egoismo, distruzione dei nostri valori comunitari, italiani ed europei.

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UN NO AL REFERENDUM ATAC DI ROMA

di andrea costa

L’11 novembre i cittadini romani si pronunceranno, con voto consultivo, sul Referendum radicale di mettere a gara tutti i servizi di trasporto pubblico di linea e non di linea Essa viene presentata come l’alternativa in grado di modificare una situazione collassata poiché, si argomenta, Il problema ha origine nella condizione di monopolio in cui viene svolto il servizio, mentre la concorrenza determinerebbe migliori prestazioni e migliori indirizzi e controlli da parte del Comune.  Ma è proprio così?

Atac è indifendibile per la disinvolta gestione che la caratterizza da molti decenni, con produzioni di debito, invecchiamento delle vetture e delle infrastrutture, obsolescenza tecnologica, incapacità gravi nell’organizzazione del personale. Una “mala gestione” costellata da fenomeni di corruzione, prodotta da una elefantiaca dirigenza frutto del clientelismo partitico. È lampante la corresponsabilità di questa dirigenza e del Comune, unico azionista di Atac, nella crisi di Atac.

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LA “NEOLINGUA” AL TEMPO DEL GOVERNO PENTALEGHISTA

di enzo palumbo

Nel vocabolario della lingua italiana, edito dalla premiata casa editrice “Rousseau”, fornitrice della Real Casa di S. M. Casaleggio II°, alla lettera C, la parola “condono” non esiste; subito dopo la parola “condominio”, proprio quando un lettore disinformato si aspetterebbe di vedere stampato il verbo “condonare” e poi tutti i suoi derivati,  una minuscola e quasi illeggibile nota a piè di pagina avverte che per tutte le parole che cominciano con “condo” occorre andare alla lettera P, a partire dalla parola “pace” e relativi derivati, come l’espressione “pace fiscale”, che sta a indicare la  straordinaria stagione di “serenità collettiva” da poco instaurata per rendere finalmente giusti ed equi i rapporti tributari tra  i cittadini tartassati e lo Stato tartassatore degli ormai debellati regimi.

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MENTALITA’ FASCISTA DELLA GIUNTA TRIESTINA

Trieste, locandina censurata: salta la mostra sulle leggi razziali – Il manifesto dell’evento organizzato dal liceo Petrarca non è piaciuto al Comune, che ha censurato la locandina della mostra “Razzismo in cattedra”.

TRIESTE – Una foto in bianco e nero di tre ragazze sorridenti, con libri e cartelle in mano. In basso la prima pagina del quotidiano Il Piccolo, datata 3 settembre 1938: “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei” il titolo che annunciava l’applicazione delle leggi razziali. È la locandina scelta a Trieste per la mostra “Razzismo in cattedra”, promossa dal liceo Petrarca a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. E saltata proprio per via di quella immagine. “Troppo forte” secondo il Comune.

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“LEGA RAZZISTA”: UN PROCESSO A PIACENZA

L’europarlamentare del Pd Cecile Kyenge è a giudizio davanti al tribunale di Piacenza per diffamazione, in seguito alla querela  davvero temeraria  di Salvini. Kyenge, durante una festa dell’Unità a Parma, accusò la Lega di essere razzista, poiché Fabio Rainieri,  all’epoca segretario della Lega Nord dell’Emilia, aveva pubblicato  una foto di  Kyenge  accompagnandola con un commento in cui l’attuale parlamentare europea veniva paragonata a un orango.  

“La Lega è razzista? Giudicate voi”. Lo scrive sui social Cecile Kyenge, che pubblica diversi titoli di giornali raccolti nel tempo: “Quando Salvini cantava: ‘senti che puzza arrivano i napoletani'”; “Calderoli: ‘quando vedo Kyenge penso a un orango'”; “La Lega: ‘vagoni separati per extracomunitari'”; “Borghezio: ‘Governo del Bonga bonga, Kyenge scelta del c…'”.  Ora si celebra il processo.

 

 

 

STRANIERO UNO STUDENTE SU DIECI

di IDOS E CONFRONTI

Straniero uno studente su dieci
ma in tre casi su cinque è nato in Italia:
nuove priorità per la scuola multiculturale

 Nell’imminenza della riapertura delle scuole, in Italia le classi saranno ancora spiccatamente multiculturali. Secondo i dati raccolti nel Dossier Statistico Immigrazione 2018, che il Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato col Centro Studi Confronti, presenterà il prossimo 25 ottobre, sono stati 826.000 gli iscritti di cittadinanza straniera nell’a.s. 2016/2017, circa un decimo (9,4%) della popolazione scolastica complessiva.

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IN ATTESA DI MACARON

di gian giacomo migone

[anteprima di un editoriale del prossimo numero di “nonmollare]

Niente paura. In realtà sono un prestigioso notista politico, non importa di quale delle testate principali, o main stream, che ben conoscete. Firmo con uno pseudonimo, preso a prestito, perché, per una volta, intendo scrivere in chiaro quello che solitamente faccio leggere tra le righe.

La campagna elettorale dei soliti al comando sta andando a meraviglia. Tra costoro ci sono anche i proprietari del mio giornale, ma non ho bisogno di prendere ordini, li intuisco e talora li precedo. Alle prossime elezioni politiche – quelle europee potrebbero coincidere o servire per scaldare i muscoli – il nostro candidato, Macaron, sarà sicuramente il vincitore. Ciascuno sta facendo bene la sua parte.

 Salvini ogni giorno ne inventa una, mostrandosi razzista, fascistoide, ignorante quanto basta a rastrellare voti a sufficienza per costituire una credibile minaccia alla democrazia e all’Europa, ove si è alleato con alcuni della sua risma, ma sempre molto  attento a non ferire i nostri interessi duraturi.  

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C’E’ CHI HA BISOGNO DELL’ASILO POLITICO E CHI SEMPLICEMENTE DI TORNARE ALL’ASILO

di enzo palumbo

“Non si puo’ processare una linea politica”, così il presidente del parlamento europeo, il berlusconiano Tajani, riferendosi alla vicenda Salvini.

Una linea politica non si può inquisire e neppure processare. Ma i fatti che si compiono in esecuzione di una linea politica si devono individuare sulla base di una qualsiasi “notitia criminis” per verificare “prima facie” se vi sia un’ipotesi di reato, in tal caso evitando che venga portato a ulteriori conseguenze, e gli autori di quell’ipotetico reato (non della linea politica) vanno inquisiti, se del caso, processati, e infine condannati o assolti. Sono cose diverse, e chi non lo capisce ha un deficit di Liberalismo, forse colmabile solo con un’attenta riflessione e contando almeno sino a 100 prima di parlare.

SALVINI, ARRIVEDERCI TRA 25 ANNI

di enzo palumbo

Art. 289-ter cod. pen.: Sequestro di persona a scopo di coazione (1)

Chiunque, fuori dei casi indicati negli art. li 289 e 630 sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni”.

(1) Articolo inserito dall’art. 2, comma 1, lett. a), D. Lgs. 1° marzo 2018, n. 21, a decorrere dal 6 aprile 2018.

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NAZIONALIZZARE I BENI DEL DEMANIO?

di felice besostri

Le tragiche vicende di Genova invece di essere, dopo il compianto delle vittime e la solidarietà ai sopravvissuti e al loro familiari e a tutte le persone danneggiate, di riflessione sullo stato della pubblica amministrazione e della sua funzione di indirizzo e controllo a tutela dell’interesse pubblico, sulla gestione dei beni pubblici affidati ai privati e sulle politiche di sviluppo e di mobilità, sta diventando il solito teatrino mediatico. Le affermazioni di carattere generale del tipo “aspettiamo la magistratura”, “non alimentiamo la ricerca di capri espiatori e il desiderio di vendetta”, “ non sfruttiamo a fini politici le tragedie”servono solo a nascondere banali interessi di parte, evitare che si accertino le responsabilità e soprattutto non far nulla che si ripetano.

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