di tebando di navarra
Si usano termini italiani per disprezzare e inglese – latino per nobilitare. Frasi dialettali per romper la monotonia, ma il giornalismo italiano oltretutto dei più bravi come Carlo Bonini rischia di cadere nell’incomunicabilità col lettore.
Repubblica 31 gennaio 2022. Titolo “Il caso Belloni…”
Elenco parole inglesi e latine citate.
La prima è intelligence per nobilitare Elisabetta Belloni. Nei giorni dell’elezione la parola era servizi segreti che richiamava torbide trame del passato. Intelligence invece evocherebbe l’abilità dell’intelletto. Paradossalmente “intelligenza col nemico” si usa nei casi di tradimento della patria.
Casting, talent, interna corporis, civil servant, leader, milieu, cyber security.
Fin qui significati che si intuiscono. Poi arriva la parola che spiazza. Self-restraint. Poi bipartisan una passeggiata tra provoloni e caciotte.
Check and balance. Qui l’autore prova a tradurre. Una strategia per allungare il brodo. Non è una critica. Bonini scrive meglio di altri colleghi che soffrono di labirintite anglofona, ma possibile che non si riesca a comunicare meglio col lettore che conosce in media 400 parole di italiano e va in corto circuito con esiziale e resilienza? Siamo dei gran provinciali.