USCITO IL N.97 DI “NONMOLLARE” SCARICABILE GRATIS QUI o su FATTOQUOTIDIANO.IT

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Sommario
vocatio in ius/vacatio iuris
3. maurizio fumo, vocatio in ius/vacatio iuris: la ragione di un titolo
incontro di querceta
5. alleanza giellista e critica liberale, per la rifondazione della politica democratica
6. andrea becherucci, da kairos ad ananke
9. riccardo mastrorillo, l’assenza di cultura politica
la biscondola
11. paolo bagnoli, senza carica ideale non si fa l’europa
la vita buona
12. valerio pocar, il diritto all’affettività
astrolabio
14. angelo perrone, movida e alcolismo, viaggio nella notte
cosmopolis
16. noam chomsky, gli stati uniti e il mondo – intervista a cura di pino nicotri
21. appello per la libertà d’informazione
in vetrina
22. pino nicotri, america is back!
23. comitato di direzione
23. hanno collaborato
8-10-13-15. bêtise di diamante – d’oro – bêtise

PD, SEMPRE E COERENTEMENTE CLERICALE

di raffaello morelli

Il Presidente PD della Commissione Finanze al Senato, D’Alfonso, ha presentato un emendamento al decreto fiscale relativo alla legge di Bilancio ­– emendamento poi accolto dalla Commissione – che costituisce un grave errore giuridico e una esecrabile scelta clericale in materia politica. Non è un caso. E’ il tentativo di correggere la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso maggio, che ha dato ragione alla AMA spa (unico socio il Comune di Roma) che esigeva il pagamento della TARI, la tassa sui rifiuti.

L’emendamento recita : “La tassa sui rifiuti di cui all’articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 e la tariffa corrispettiva di cui al successivo comma 668, non sono dovute per gli immobili indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato del Laterano dell’11 febbraio 1929 ″.  Il nocciolo dell’emendamento sta qui, a parte il disposto successivo, che giustamente esclude la retroattività.

Il richiamato comma 639 stabilisce che “è istituita l’imposta unica comunale, IUC . Essa si  basa  su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili …   e   l’altro   collegato all’erogazione e alla  fruizione  di  servizi  comunali. La  IUC  si compone   dell’imposta   municipale di    natura patrimoniale…. e di una componente riferita ai  servizi,  che si articola …… nella tassa sui rifiuti, TARI, destinata a finanziare i costi  del  servizio  di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore  “. Dunque è indiscusso che la TARI è  legata al servizio dei rifiuti (da qui la sentenza in Cassazione a favore dell’AMA).

Per favorire la Chiesa, il PD D’Alfonso ha indotto la Commissione a sancire che la TARI non è dovuta per gli immobili di cui agli specificati articoli del Concordato 1929. Ha solo dimenticato che tutti quegli articoli specificati nell’emendamento non sono più vigenti perché abrogati dall’art.13, comma 1, ultimo periodo del Concordato del 1984. Quindi non si può neppure sapere a quali immobili si riferisca l’emendamento approvato. Insomma, la libido  servile è stata frettolosa e ha prodotto un mostro giuridico.

Resta, sotto l’aspetto politico,  l’esecrabile scelta clericale. Esentare d’ora in poi la Chiesa cattolica dal pagamento del servizio pubblico di raccolta e smaltimento rifiuti di cui gode, è semplicemente un ossequio vergognoso ad una parte religiosa, non conforme al dettato costituzionale e non rispettoso dell’equa fiscalità verso i cittadini. Comportamento aggravato dal periodo difficile e dall’ emergenza di quel settore nella città di Roma.  

Per  salvare la dignità delle  istituzioni, auspichiamo che un pasticcio del genere  venga escluso dal maxiemendamento finale assistito dalla fiducia, che è previsto concluderà la manovra di Bilancio in Senato. Sarebbe un  gesto di avvedutezza politica, bello e rassicurante. 

CONFUSIONE DISTRUTTIVA

Mi chiedo, conoscendolo da tempo e continuando a stimarlo per il suo genio da sempre un po’ sregolato , a metà tra il filosofo e il poeta un po’ visionario, alla Kerouac, che cosa abbia preso la persona di Massimo Cacciari che si esibisce sul Covid con affermazioni apparentemente prive di logica quasi esoteriche più che dubbiose, nemmeno facendo capire dopo aver messo tutto e il suo contrario in piazza se egli si sia vaccinato e perché no in ipotesi. Forse sta inaugurando un nuovo filone letterario che potremmo definire confusione distruttiva.

DALLA RESISTENZA ALLA DESISTENZA

Il governo della Resistenza viene rovesciato .     E’ il 25 novembre 1945, il Presidente del governo resistenziale, Ferruccio Parri , il mitico comandante Maurizio , defenestrato da una manovra a tenaglia tra la democrazia cristiana e il partito liberale, ha pronunciato nella conferenza stampa di commiato  la parola “colpo di stato” declinando il suo atto di accusa, mite ma senza perdono, contro le forze politiche che ora si apprestano a smantellare quello che era stato fatto, ad arrestare il vento del nord, a restituire allo stato la continuità incrinata dalla Resistenza , ad avviare un imponente processo di restaurazione.  Ferruccio Parri rappresentava “una cosa nascosta e senza nome, uguale in tutti e indeterminata, ripetuta milioni di modi eternamente uguali: i morti freddi sotto la terra, la sofferenza di ogni giorno, il coraggio che la nasconde”. Dicevano che non fosse un uomo politico, perché egli era “costruito con il pallido colore dei morti, con la dolente immagine dei giovani morti, dei fucilati, degli impiccati, con le lacrime e i freddi sudori dei feriti, dei rantolanti, degli angosciati, dei malati, degli organi nelle città e sulle montagne”. ( Carlo Levi, L’orologio). Si aprivano le pagine poco nobili della desistenza

l’ipocrisia pagana della chiesa di roma

di riccardo mastrorillo

Qualche giorno fa ad Andalo hanno tagliato un abete di 113 anni, alto 23 metri e pesante 80 quintali, per inviarlo, con gli omaggi della Provincia Autonoma di Trento, a Piazza San Pietro. Il fatto di per sé non sarebbe una notizia importante, ma promuove alcune non banali riflessioni. Continua la lettura di l’ipocrisia pagana della chiesa di roma

Franco Cordero  sul ‘processo breve’ (di B.)

«Imporre tempi massimi; due anni nel primo grado, escluse le indagini preliminari; altrettanti in appello; idem davanti alla Cassazione, e il processo svanisce appena superi una delle tre soglie. Alta stregoneria. Che io sappia, e credo d’ intendermi delle fisio-patologie giudiziarie, non era mai avvenuto; infatti, mancano le parole tecniche con cui dirlo: chiamiamola sopravvenuta improcedibilità, non risultando una sentenza tempestiva; ad esempio, il termine scade dopo la condanna confermata in appello; accusa, prove, due condanne, sprofonda tutto nella curva dell’oblio, come i sogni dissipati dall’ alba.
Fenomeno inaudito (l’estinzione del processo civile non scalfisce diritti delle parti né toglie effetto alle sentenze), e ripugna al sistema: l’obbligo del pubblico ministero (art. 112 Cost.) implica azioni irretrattabili; le ruote del processo girano da sole fino alla decisione sul reato. Finché esista l’art. 112 Cost. i processi non svaniranno d’ incanto ai rintocchi della mezzanotte: quel pubblico ministero ha agito perché doveva; l’effetto è irreversibile; tribunale o corte competenti giudicheranno, assolvendo o condannando, salvo che un’amnistia o il tempo criminofago inghiottano l’ipotetico reato» 

MISERIA E NOBILTA’

di samuele bartolini

E’ come quando ero piccino. Quando da ragazzi eravamo alla partita del Castelluccio e passavamo il tempo a lanciarci giù dal ‘grottone’, macchiando i calzoni di verde. Anche ora sto rotolando giù. Ma a differenza di quando ero ragazzo, ora non mi diverto. Al contrario. Sto male. Di più. Sto malissimo. E non vedo il fondo. Dopo otto anni di onorato servizio e lenta ma costante crescita professionale, mi sono dimesso dal Tirreno.

Sono andato via io. Non sentivo più niente di interessante da scrivere. Soprattutto aveva perso di senso, piano piano, il mio lavoro: rincorrere il politico di turno per la polemica del giorno, prendere il tipo del giorno e fargli l’intervista, persino le manifestazioni della Gkn mi davano fastidio. Qual è stato il problema? All’inizio sono stati i compensi del nuovo editore: Sae. Poi parlo della considerazione per quanto fatto negli anni scorsi da parte di chi mi avrebbe dovuto valorizzare e non l’ha fatto. Non potevo continuare a scrivere e vedere a fine mese un’entrata pari a poco più di uno stagista.

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I CALCI DI EINAUDI

di enzo marzo

Qualche giorno fa al “Corriere della sera” si sono riuniti in convegno, Direttore in testa, per commemorare i sessanta anni dalla morte di Luigi Einaudi, uno dei più illustri editorialisti della “testata”. Con una bella faccia tosta: peccato che il “Corriere” di oggi screditi il “Corriere” di Albertini e non sia degno dell’Einaudi dell’Heri dicebamus. Quotidianamente. Con violazione continue del codice deontologico e delle norme garantiste dello stesso contratto nazionale di lavoro. Le pubblicità redazionali dilagano su tutte le pagine, prendendo per i fondelli i lettori. Per non citare il suo Editore che non si vergogna di dichiarare pubblicamente in un video di aiutare il Direttore a “chiudere” la fattura del giornale, la sera. Alla faccia dell’indipendenza. Certamente non posso essere accusato di essere laudator temporis acti ma l’attuale degrado è così grave che il “Corriere” dei tempi di Albertini, quando (in un’Italia di 35 milioni di abitanti rispetto ai 60 milioni di oggi) vendeva dieci volte di più e accumulava un’autorevolezza mai più raggiunta, non può apparirci che come un Eldorado di correttezza e di professionalità.

Noi commemoriamo a modo nostro Luigi Einaudi, ricordando due episodi che lo videro protagonista e che dovrebbero essere di ammaestramento per tutti.

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COME CONTRASTARE LE SCHILIRÒ DI TURNO (Una modesta proposta)


di elio truzzolillo

Non potrò mai scrivere abbastanza della totale inadeguatezza dei nostri giornalisti/conduttori colpevoli di non smentire mai le sciocchezze dei novax e dei no green pass.
Io ribadisco la mia opinione: i cialtroni (scientificamente parlando) o non si invitano o, se si invitano, bisogna essere preparati per smentirne le oggettive falsità. Perché se una falsità non viene smentita poi il telespettatore può legittimamente credere che corrisponda al vero.
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USCITA LA NEWSLETTER N.13/2021 DI ITALIALAICA

Il sito dei laici italiani vi segnala:

Editoriale
“FERMATEVI FABBRICATORI DI ARMI”
Marcello Vigli 14.11.2021
Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la celebrazione della Messa nella visita al cimitero militare francese, a Roma il 2 novembre, ha lanciato un appello ai fabbricatori di armi: “Queste tombe sono un messaggio di pace: fermatevi fabbricatori di armi, fermatevi!”. Ed ha…


Articoli
SALVIAMO IL MONDO A PARTIRE DAI NOSTRI CERVELLI
Giovanni Fioravanti 05.11.2021
La pandemia pare abbia fatto della razionalità una funzione misteriosa, a volte ingombrante, addirittura considerata pericolosa o per lo meno limitante. Non avere esercitato la nostra mente alla razionalità può comportare però di essere facilmente vittime della scissione fra i due sistemi…


Notizie
EXIT-ITALIA ASSOLTA: NON FU ISTIGAZIONE AL SUICIDIO, MA LIBERA AUTODETERMINAZIONE DELLA PERSONA
Exit-Italia 15.11.2021
Silvio Viale, consigliere comunale della Lista Civica, coordinatore dell’Ass. radicale Adelaide Aglietta e responsabile scientifico di EXIT-Italia, ha diffuso la seguente nota:
“Il Tribunale di Catania ha assolto Emilio Coveri, presidente di EXIT-Italia, per il suicidio assistito di… Continua la lettura di USCITA LA NEWSLETTER N.13/2021 DI ITALIALAICA

USCITO IL N.96 DI “NONMOLLARE” SCARICABILE GRATIS QUI o su il fattoquotidiano.it

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Sommario
4. appello per la libertà d’informazione
la biscondola
5. paolo bagnoli, ricostruire la politica
res publica
6. raffaello morelli, sul tetto degli stipendi pubblici
11. angelo perrone, discriminazioni sessuali,
pagina chiusa?
13. andrea costa, a.a.a.a. scuole internazionali
“di sovranismo”
cronache da palazzo
8. riccardo mastrorillo, promuovere concorrenza
mantenendo il monopolio
la vita buona
9. valerio pocar, contro la maledizione biblica
dillo in italiano
14. filippo senatore, l’epidemia del cambiamento linguistico
lo spaccio delle idee
15. ernesto rossi, il can per l’aia
16. paolo ragazzi, il vecchio nick
in vetrina
19. pietro polito, un’altra italia
21. comitato di direzione
21. hanno collaborato
6-10-12-14. bêtise di platino – d’oro – bêtise
 

L’EUROPA CHE NON C’È E QUELLA DI CUI ABBIAMO BISOGNO

Alleanza Giellista e Critica Liberale

promuovono un incontro sul tema

L’EUROPA CHE NON C’E’ E QUELLA DI CUI ABBIAMO BISOGNO”

presso la Croce Bianca di Querceta

Via Generale Dalla Chiesa, 158 Querceta di Seravezza (LU)

https://www.google.com/maps/place/Pubblica+Assistenza+Croce+Bianca+Querceta/@43.9767399,10.1957264,18.33z/data=!4m5!3m4!1s0x0:0xb1cc52c91e02a2b3!8m2!3d43.9766608!4d10.1953599?hl=it-IT

Sabato 27 novembre alle ore 15,00

introducono

Andrea Becherucci, storico e archivista

Giovanni Vetritto, direttore de “Gli Stati Uniti d’Europa”

presiede

Patrizia Viviani, presidente della Alleanza Giellista

Per chi fosse impossibilitato a partecipare in presenza sarà possibile partecipare tramite la piattaforma Zoom, iscrivendosi in anticipo per questa riunione al seguente link:

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZYpce6hrzkuHtJTG2GVMZCp_1L5qrsz1pKA

dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.

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