di enzo marzo
L’articolo di “Repubblica” , che ripubblichiamo di seguito, denuncia un fatto cui noi NON vogliamo credere. Non è possibile che il padrone (per via ereditaria) del Movimento 5 stelle abbia avuto l’ardire di denunciare un giornale libero a noi molto caro solo per il fatto di aver pubblicato un articolo in cui si criticava la teoria e la pratica antidemocratica della piattaforma Rousseau e quindi della sua derivazione politica. Casaleggio Secondo teorizza e pratica la “democrazia diretta” gestita nel tinello di casa sua , senza alcun controllo pubblico e senza alcuna garanzia per gli stessi votanti. Ci ha sempre sorpreso il numero abbastanza scarso dei casaleggini che si piegano alla fatica di premere a casa loro alcuni tasti per esprimere la loro volontà, come ci ha sorpreso sempre che certe candidature a deputato o a presidente di regione fossero decise da una manciata di voti. E questa Casaleggio Secondo la chiama democrazia e nello stesso tempo – denunciando per diffamazione il giornale del vecchio Segre per un’opinione – dimostra che la sua concezione democratica è uguale a quella di Orban: democrazia (sic!) senza le libertà fondamentali. Tra quanti secoli la schiatta reale dei Casaleggio imparerà che alle opinioni critiche si risponde con altre opinioni e non coi tribunali? Perché Casaleggio Secondo non ha inviato una rettifica per correggere eventuali errori che il giornale “Incontro” avrebbe dovuto pubblicare? Il M5s nelle mani di Casaleggio Secondo si sta dimostrando con sempre più evidenza una compagine autoritaria senza princìpi. Ci aspettiamo che molti suoi rappresentanti e aderenti abbiano il coraggio di dissociarsi pubblicamente da questa decisione autolesionista.
Chi intende firmare un appello a favore del giornale “l’incontro ” può farlo su http://chng.it/V4yFWc2z