25 APRILE: FASCISMO E ANTIFASCISMO

di norberto bobbio ( Centro studi Piero Gobetti) 

 

Da qualche tempo si va diffondendo una tesi revisionistica, che era già affiorata subito dopo la liberazione ma allora non aveva fatto tanta strada, secondo cui è ora di finirla con la contrapposizione troppo netta tra fascismo e antifascismo e bisogna finalmente “andare al di là di fascismo e antifascismo”. Andare al di là di fascismo e antifascismo ha, intenzionalmente o no un’unica conseguenza, che è quella di mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano.
 
Sia chiaro: non abbiamo alcuna indulgenza di fronte alla crisi attuale delle nostre istituzioni democratiche e per il modo con cui ci si è arrivati. Ma l’antitesi radicale tra dittatura e democrazia rimane. Guai a dimenticarlo, soprattutto di fronte ai giovani che non sanno e non sempre vengono aiutati a saperlo. Guai a dimenticare che il fascismo alleato con il nazismo aveva disonorato il nostro paese agli occhi delle nazioni più civili e che è toccato ai partigiani uniti nella Resistenza, agli antifascisti alleati in uno sforzo comune nel Comitato di liberazione, restituirgli l’onore e la libertà.
 
La scelta tra dittatura e democrazia, tra civiltà e barbarie, tra gli ideali di libertà, di giustizia e di pace contro i cupi comandamenti del “credere, obbedire, combattere”, non ci sembra oggi meno necessaria, meno giusta. Tanto necessaria e tanto giusta che non mi risulta ci siano stati fra noi dei dissociati o peggio dei pentiti. Ogni qual volta ci riuniamo per ricordare il nostro passato, nessuno mai ci avrà sentito dire: “abbiamo sbagliato”. Sbagliano, invece, pericolosamente, minacciosamente, e dobbiamo bene stare in guardia, coloro che vorrebbero mettere una bella pietra sul passato e rompere la continuità tra le battaglie di ieri che furono battaglie per la libertà, e la giustizia e la pace, e le battaglie di oggi che sono di nuovo battaglie per la libertà, la giustizia e la pace.
 
La Resistenza ha segnato la grande frattura tra l’Italia di ieri e l’Italia di oggi. È stata la fonte di legittimità della nuova Italia la cui espressione istituzionale è stata la costituzione democratica e repubblicana, quest’Italia di oggi che deve essere, e sarà, se resterà fedele a quegli ideali, anche l’Italia di domani. Dobbiamo ripeterlo ancora una volta?
 
Questa breve riflessione di Norberto Bobbio, novantenne, che ribadisce l’inconciliabilità di fascismo e antifascismo: “Dobbiamo ripeterlo ancora una volta?”. L’articolo si trova in Id., Eravamo ridiventati uomini. Testimonianze e discorsi sulla Resistenza in Italia, a cura di P. Impagliazzo e P. Polito, Einaudi Torino 2015. . I saggi teorici di Bobbio sull’argomento: Il regime fascista (1964);L’ideologia del fascismo (1975); Fascismo e antifascismo (1965); La caduta del fascismo (1984), si trovano in questa successione in Id., Dal fascismo alla democrazia. I regimi, le ideologie, le figure e le culture politiche del 1997 Per una messa a punto del tema, storiograficamente rigorosa e sorretta da un forte intento etico politico in sintonia con la prospettiva di Bobbio: G. De Luna, Marco Revelli, Fascismo/Antifascismo. Le idee, le identità, La Nuova Italia,  Firenze 1995.
 
Per una ripresa del tema, storiograficamente rigorosa e sorretta da un forte intento etico politico in sintonia con la prospettiva di Bobbio: G. De Luna, Marco Revelli, Fascismo/Antifascismo. Le idee, le identità, La Nuova Italia Firenze 1995. I saggi teorici di Bobbio sull’argomento: Il regime fascista (1964); L’ideologia del fascismo (1975); Fascismo e antifascismo (1965); La caduta del fascismo (1984), si trovano in questa successione nel già ricordato Dal fascismo alla democrazia. I regimi, le ideologie, le figure e le culture politiche del 1997.

 

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