“CAMPO LARGO”? NO. CAMPOSANTO

Altro salto nel baratro di Goffredo Bettini, l’ideologo del Pd. L’inventore del “Campo Largo”, la linea strategica di Enrico Letta, ogni tot mesi fa una pensata, e il suo partito lo segue come i topi il Pifferaio magico di Hameln. Avendo nel Dna il Compromesso storico e i “Fratelli in camicia nera”, il Pd nella sua storia non fa altro che riprodurre la creatura berlingueriana in una caricatura sempre più ridicola, sempre più indecente. Così non riesce ad immaginare altro che inciuci e consociativismi vari e, dato che non ha alcuna linea politica, fa come il pugile suonato a cui non resta che aggrapparsi al suo avversario. Così almanacca su sempre più veloci e progressivi spostamenti a destra. Non sempre gli riescono, ma nel frattempo perde per strada valori, elettorato e politiche di riferimento. Invece di motivare di nuovo gli elettori astenuti per disgusto, insegue i ceti politici di destra. Facendo aumentare il disgusto. Che assommandosi alla crescente miseria sociale darà frutti prevedibili.  Geniale.

L’ultima trovata ha mandato in brodo di giuggiole Claudio Cerasa, Direttore del “Foglio” allevato nella culla del ”Patto del Nazareno”, e quindi ossessivamente fedele alla linea del bancarottiere Verdini. Cosa ha detto Bettini? Semplice, il “Campo Largo” non è sufficiente. Non basta abbracciare Calenda che ha rubato sfacciatamente al Pd un seggio da europarlamentare ed è il cocco dei Parioli; non basta riabilitare un Renzi che ha trascinato alla rovina il partito, gli ha sottratto una cinquantina di parlamentari e gli ha fatto cadere il governo; non bastano i cespuglietti berlusconiani; non basta il cespuglione del Padrone per eccellenza, adesso Bettini vuole “il Campo sempre più largo” e così individua il nuovo amico e il nuovo nemico. Fa una scoperta che farebbe invidia a Cristoforo Colombo: «Giorgia Meloni è illiberale». Una vera illuminazione. Che emozione scoprire che i fascisti non sono liberali. Meno male che c’è Salvini, un liberale doc. Certamente sarà vero se lo dice un ex-comunista di quelli puri, esperto in liberalismo sovietico… Sulla soglia non c’è più l’inciucione con Berlusconi, già ultra-sdoganato da Letta. Adesso possiamo bearci al sogno del super-inciucione con Salvini.

Il verbo di Bettini è categorico: «Pd e Lega possono governare insieme dopo Draghi».

Dopo Draghi, e quindi non in un “governo tecnico”, ma finalmente in un governo tutto politico. D’altronde il vuoto assoluto del Pd impoltronito si può riempire con qualunque cosa: per esempio col sovranismo, con la rappresentanza degli interessi della destra tosta, con Orban, con gli affari con Putin, con l’antieuropeismo, con l’omofobia, con la Cricca evasori&corrotti, ecc…. Tutti uniti contro la Meloni, l’illiberale. Peraltro rafforzata da questi progetti beoti. Il disegno cosi però sarebbe completo: finalmente assisteremmo alla tragicommedia “Pd e i tre Avventurieri”. Dal “Patto del Nazareno” al “Patto del Papeete”. Il primo produsse quell’esemplare di incostituzionalità che fu l’Italicum, ma si può fare anche di peggio.

Conosciuta la traiettoria, siamo in grado di fare previsioni. Dopo pochi mesi dal Super-inciucione con Salvini, Bettini rilascia un’intervista a Storace e prefigura un’alleanza aperta alla Meloni, perché il vero nemico in effetti è Casa Pound, truppa davvero illiberale… Bisogna unirsi per governare governare governare. Dopo altri mesi, Bettini, conversando con Buttafuoco fa il passo definitivo: bisogna aggregare ogni forza, anche Casa Pound, e battere Forza Nuova, al canto di “bella ciao”. Il perché non lo sapete? Ve lo rivela Bettini: Forza Nuova è nazista. Molto pericolosa.

Fine della traiettoria. Riuscirà Bettini a realizzarla? Staremo ad osservare, seduti sul divano, stanchi di “turarsi il naso”, senza uscire da casa il giorno delle elezioni politiche.

[anticipazione da ” Nonmollare, n. 102 del 21 febbraio 2022]

Un commento su ““CAMPO LARGO”? NO. CAMPOSANTO”

  1. Oggi tremo all’idea che i partiti ritornino al proporzionale, questi partiti a cui l’opposizione non piace proprio sono incapaci di un idea che non sia quella di amministrare senza sbilanciarsi a destra o a sinistra e tendono ad un grande blob centrista ove tutti stanno dentro, formando un non luogo pseudopolitico ove ‘tutto si aggiusta’ e l’Italia sprofonda sempre più in un crisi paludosa. Finito il commissariamento di Draghi questo si paventa per questa sfortunata nazione. L’Italia ha bisogno di un maggioritario alla francese e un politica R.R . Riformismo Rivoluzionario come lo su nel periodo costituente la Massima Carta fu un atto Riformista per l’Italia legata a antichi schemi cambiò tutto prima di tutto l’essere cittadini portatori di diritti e doveri e di dignità e in questo fu Rivoluzionaria. Ma oggi vi sono gli uomini per far questo? Questa è l’altra questione che purtroppo non trova risposta.

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