di giovanni perazzoli
A proposito del celebre tweet (e dico tweet) di Musk, non dovremmo essere disturbati dal fatto che il nostro amico si sia impicciato dei nostri affari. Il problema vero e serio è che Musk non riconosce la divisione dei poteri. Se vi pare poco, stiamo messi malissimo. Da ogni parte del mondo, i commenti sotto il suo tweet sono: “Hi, Elon, ma la rule of law?” Gli altri commenti non si possono leggere senza inorridire. Spero che anche Musk inorridisca. Però si ammonisce: è stato eletto Trump, è la democrazia, bellezza. Sì, ma queste sparate restano una destabilizzazione della democrazia.
Forse non ci dovremmo preoccupare oltre; Trump, gia’ una volta ha liquidato da un giorno all’altro, la maggior parte del suo stato maggiore e gli impresentabili di oggi, saranno dimenticati domani. Oppure, saranno determinanti nell’accelerare la sua decadenza e punterei decisamente su questo. Se il cuore ha ragioni che la ragione non conosce, pure lo stato americano e il resto del mondo, hanno ragioni che Trump ignora, ma non potra’ evitare di esperire. Sicuramente,non gli piaceranno, ma protervia e capricci, se non controproducenti, serviranno a poco. Il palcoscenisco politico, e’ sempre piu’ affollato di protagonisti e da nuovi e vecchi problemi di difficile soluzione, contro cui, slogan puerili e politica da bar, s’infrangono senza sosta. Novelli Lucrezi, aggrappiamoci al nostro scoglio, almeno per prender fiato e vedere i prossimi eventi. Gia’ Putin parti’ convinto del rapido trionfo del suo piano criminale in Ucraina, ma 500.000 bare, testimoniano la vanita’ di tanta fede nell’odio e nella follia.