di riccardo mastrorillo
Oggi la Capa del Governo italiano ha portato nell’aula della Camera dei Deputati un incredibile attacco al Manifesto di Ventotene, sbeffeggiando i firmatari e manipolando il testo del Manifesto:
«Non mi è chiarissima nemmeno l’idea di Europa a cui si fa riferimento….anche in quest’Aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene, ora io spero che tutte queste persone in realtà non abbiano mai letto il Manifesto di Ventotene, perché l’alternativa sarebbe francamente spaventosa, però a beneficio di chi ci guarda da casa e chi di chi non dovesse averlo mai letto io sono contenta di citare testualmente alcuni passi salienti del Manifesto Primo: “la rivoluzione Europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista” e fino a qui vabbè», ha detto Meloni, proseguendo: «E ancora “La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa, caso per caso…”»
Quindi legge un estratto «Nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia, i democratici si sentono smarrirti non avendo dietro uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultuare di passioni; pensano che loro dovere sia di formare quel consenso, e si presentano come predicatori esortanti, laddove occorrono capi che guidino sapendo dove arrivare; perdono le occasioni favorevoli al consolidamento del nuovo regime, cercando di far funzionare subito organi che presuppongono una lunga preparazione e sono adatti ai periodi di relativa tranquillità; danno ai loro avversari armi di cui quelli poi si valgono per rovesciarli; rappresentano insomma, nelle loro mille tendenze, non già la volontà di rinnovamento, ma le confuse volontà regnanti in tutte le menti, che, paralizzandosi a vicenda, preparano il terreno propizio allo sviluppo della reazione. La metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria».
Nella prima citazione ha omesso di leggere le ultime sei parole del periodo «… non dogmaticamente in linea di principio» Non sa, la leader della destra italiana, dimostrando così che è lei a non aver mai letto il Manifesto di Ventotene, che quella frase, sostenuta da Ernesto Rossi, era alla base della lotta contro i Monopoli e contro il principio del laissez faire da lui condotta in compagnia di Luigi Einaudi!
In un periodo storico attraversato dal dramma della guerra che in quel momento sembrava volgere a favore delle dittature nazifasciste e di fronte ad un fiorire di movimenti più o meno rivoluzionari, Spinelli Rossi e Colorni, nella quarta parte del manifesto, analizzano le idee dei Comunisti, confrontandole con quelle dei democratici, per indicare come coinvolgere tutte le forze in campo allo scopo di costruire un’Europa Federale liberaldemocratica, basata sul contributo di tutte le forze in campo. Espungere l’analisi delle teorie rivoluzionarie, spacciandole per obiettivi, è stato un atto che dimostra o gravissima malafede o, peggio un abnorme ignoranza. Per essere chiari, l’analisi delle istanze rivoluzionarie si conclude: «Una situazione dove i comunisti contassero come forza politica dominante significherebbe non uno sviluppo in senso rivoluzionario, ma già il fallimento del rinnovamento europeo».
Molto probabilmente Meloni, non avendo mail letto il Manifesto di Ventotene, si è lasciata convincere da solerti ignoranti che da settimane postano queste scempiaggini sui social, che effettivamente il Manifesto di Ventotene fosse un progetto bolscevico, sarebbe bastato informarsi banalmente su chi fosse Ernesto Rossi, ma per alcuni studiare sembra veramente troppo…..