Una sorta di garanzia finanziaria, la cifra di quasi 5mila euro, prevista affinché i migranti possano evitare di essere internati nel Centro di Permanenza e accoglienza: nuova disposizione tramite un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Fa impressione il come. Burocratese puro.
Un deposito finanziario di quasi 5.000 euro da parte dei richiedenti asilo che desiderano evitare di essere detenuti in un Centro di accoglienza durante l’esame del loro ricorso contro il rifiuto della loro domanda.
La somma di 4.938 euro garantirà al migrante, per un massimo di 4 settimane di trattenimento “la disponibilità di un alloggio adeguato sul territorio nazionale, i fondi necessari per un eventuale rimpatrio e mezzi minimi per il sostentamento”.
La disposizione si applica alle persone che possono essere detenute mentre attraversano il processo di richiesta di asilo presso la frontiera e che vengono da una nazione considerata sicura.
Il testo afferma che l’individuo straniero viene prontamente informato della possibilità di optare per la garanzia finanziaria anziché il trattenimento.
La garanzia deve essere versata personalmente in un’unica transazione tramite fideiussione bancaria o polizza assicurativa, escludendo la partecipazione di terzi. Questa somma deve essere fornita entro il periodo in cui vengono condotte le operazioni di rilevamento delle impronte digitali e delle caratteristiche segnaletiche.
Se l’individuo straniero si allontana senza giustificato motivo, il prefetto della località in cui è stata depositata la garanzia finanziaria procederà al suo recupero.
Una misura che impressiona per un verso per la sua inutilizzabilità reale (chi tra questi sventurati può avere addirittura una polizza fideiussoria assicurativa o bancaria al suo sbarco avventuroso in Italia?) . E dopo 4 mesi scatta il tacito rinnovo? Per altro verso e più pregnante per la sua feroce e burocratica disumanità . Banalità del male! D’altronde, 18 mesi reclusi e comunque privati della libertà personale in CPR in attesa di controllo o di visti , senza alcun ordine della Autorità giudiziaria ( art.13 cost.): incostituzionalità che certifica una grave inefficienza amministrativa e un sopruso a carico di chi sta subendo solo una procedura amministrativa. Ora un altro sopruso .