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INIZIATIVA ANNULLATA – Circolo Carlo Rosselli: Giacomo Matteotti cent’anni dopo. Socialismo, Antifascismo, Democrazia

VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2024 alle ORE 18.00
presso la sede del Circolo De Amicis
via De Amicis 17, a Milano
Si terrà l’iniziativa
GIACOMO MATTEOTTI, CENT’ANNI DOPO:
SOCIALISMO, ANTIFASCISMO DEMOCRAZIA
A PARTIRE DA DUE LIBRI RECENTI
Intervengono
CLAUDIA BALDOLI, FABIO FIORE, JACOPO PERAZZOLI
Introduce e presiede MARCO MARZANO
Il tutto sarà preceduto da un saluto di AULO CHIESA
la tragedia del giorno: abbattuto il geopolitico fanatico
La guerra è la peggiore invenzione dell’umanità ed è quella che rivela di più della natura della nostra specie micidiale. La guerra non risparmia nessuno: distrugge territori, persone d’ogni genere ed età, lascia solo macerie fisiche e morali. È quasi impossibile cercare col lanternino se ci siano aspetti positivi nelle guerre. E quindi con soddisfazione ne segnaliamo una, di nota positiva: tra i tanti disastri c’è però anche l’annientamento di tanti esperti geopolitici, sociologi dall’ego smisurato, professori provetti nel nulla, profeti nella proiezione del loro fanatismo incartato da ignoranza e presunzione. Oggi dopo l’incursione aerea israeliana in Iran che alcuni giornali già definiscono “il raid più massiccio di tutta la storia dell’aviazione”, piangiamo una vittima illustre, il prof. Alessandro Orsini che in una famosa trasmissione televisiva di chiacchiere a piese libero aveva pontificato pochi giorni fa: “Oggi Israele non è in grado di bombardare il territorio dell’Iran: i rapporti di forza in medio-oriente sono cambiati”. E con l’aria di chi sa tutto aveva rivelato che “il Bavar-373, un sistema anti-aereo iraniano è in grado di abbattere qualsiasi cosa voli a 400 km di distanza, il Bavar-373 non perdona missili, aerei, droni, nulla di nulla”. Quindi Iraniani, state tranquilli, il Bavar-373 vi garantisce. Non sappiamo se gli Iraniani (avvertiti dalla loro ambasciata della profezia di colui che, secondo lo stesso Orsini, è il più grande scienziato geopolitico dell’universo, ma che è invece è solo uno che prende per realtà i propri desideri) si siano davvero terrorizzati e si siano messi a pregare Allah, l’unico che potesse salvare la loro flotta aerea.
La lepre marzolina – sabato 26 ottobre 2024
MARCO CIANCA UN GIORNALISTA GENTILUOMO
Mercoledì 30 ottobre 17,30
Roma Circolo Giustizia e Libertà
via Andrea Doria, 9
Ricordando un amico
MARCO CIANCA
UN GIORNALISTA GENTILUOMO
lo ricordano
Paolo Bagnoli
Giorgio Benvenuto
Massimo Mascini
Riccardo Mastrorillo
Salvatore Rondello
sarà presente e interverrà la famiglia
USCITO IL N.157 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI E ANCHE SU WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
per scaricare il pdf del “NONMOLLARE” clicca qui
Sommario
03. teoria della separazione dei poteri nei secoli
allarmi son fascisti!
04. maurizio fumo, le esondazioni verbali del novello giustiniano
05. angelo perrone, esondazioni, il guaio di non vedere quelle reali
07. bêtise
08. un arresto autoritario nella vita del paese – piccola e ovvia lezione sul liberalismo
astrolabio
09. riccardo mastrorillo, no ai costituzionalisti di palazzo e da regime – quando i “centrini” affogano nell’ignoranza
10. francesco prota, autonomia differenziata: un “mondo alla rovescia”
la vita buona
12. valerio pocar, la lega ha fatto anche cose buone
l’osservatore laico
14. delusione e sofferenza per l’omelia in belgio, a papa francesco – lettera firmata
la biscondola
16. paolo bagnoli, la ricomposizione della gauche
lo spaccio delle idee
17. giovanni vetritto, acemoglu, o della strettoia della libertà
20. giovanni perazzoli, uno strumento per l’educazione civile
22. comitato di direzione
22. hanno collaborato
I lunedì della Critica
ogni lunedì nella sede di via delle Carrozze 19 a Roma si tengono settimanalmente incontri aperti a tutti gli amici di Critica liberale, per parlare di attualità politica e programmare insieme attività, convegni, approfondimenti e riflessioni.
Ogni lunedì dalle 17,00 alle 19,30 in via delle Carrozze, 19
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FCL ISSN 2975-1489
– 10. Francesca Baldelli, I diritti umani nella visione islamica –
Benedetto Croce, per una dichiarazione dei diritti dell’uomo
– 9. Altiero Spinelli – Ernesto Rossi, Se non ora quando? – il Manifesto di Ventotene spiegato a Meloni e altri neofascisti – Contributi di Antonella Braga, Critica Liberale, Pier Virgilio Dastoli, Enzo Marzo, Riccardo Mastrorillo, Roberto Petrini, Alessandro Roncaglia, Giovanni Vetritto
– 8. Bruno Zevi, Sono del partito d’azione – Antologia e note critiche a cura di Giovanni Vetritto e Valentina Piscitelli
– 7. Valerio Pocar, Gli animali come persone “dal rispetto ai diritti”
– 6. Norberto Bobbio, Giuliano Pontara, Diritto di resistenza e non violenza con articoli su Gli anarchici di Umberto Morra e Camillo Berneri
– 5. Riccardo Mastrorillo, Sulla forma di governo (a cura di)
– 4. Mino Vianello, Alla radice della guerra
– 3. Sergio Lariccia, Salvemini e le libertà di religione
– 2. Ettore Maggi, Dugin, un nemico del liberalismo – Appendice: V. Putin, Sull’unità storica di russi e ucraini
– 1. Piero Gobetti, Enzo Marzo, Paolo Bagnoli, Quaderno gobettiano 1
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STOP sofferenza negli allevamenti!

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Il water e Kamala
di enzo marzo
Quand’ero bimbo, erano i tempi lontanissimi della metà del secolo scorso, ai primi anni delle scuole elementari, girava una barzelletta che ci faceva tanto ridere. Andava per la maggiore. Seguiva uno schema ricorrente: “sai che differenza passa tra… uno scolapasta e un water?” Il bambino interrogato, se rimaneva perplesso, era già caduto nella trappola, poi, sollecitato, balbettava un “non lo so”, e così si faceva infilare da un “ammazza che confusione c’è a casa tua”.
Ugualmente oggi molti, in prima linea Conte, i 5S, Travaglio e tutti i rossobruni, sono trumpiani convinti ma non avendo il coraggio di dichiararsi apertamente sostenitori di un delinquente golpista, quotidianamente criticano la sua avversaria Kamala Harris, e alla domanda fatidica credono di salvarsi ricorrendo alla risposta: “ma non c’è differenza tra i due, per me pari son”. Così il bambino di sei anni di oggi può sghignazzare su questi cinici furbacchietti putiniani con: “ammazza che confusione c’è nelle vostre menti”.
Giustizia, è una questione di lingue straniere
di angelo perrone
“La sentenza era complessa e scritta in francese, i giudici non l’hanno compresa”, irresistibili le esondazioni verbali del ministro, al secolo Carlo Nordio, il quale – va detto – conferma la sua formazione per via di trascorsi e studi. La funzione comunque non è scissa dall’estetica. Quando si dice che l’occhio vuole la sua parte. Sobrietà di modi, e di concetti, quelli si sa.
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IL PROGETTO AUTORITARIO NELLE RIFORME DELLA DESTRA – Milano, giovedì 24 ottobre 2024 ore 18.00
GIOVEDì 24 OTTOBRE 2024 – alle ore 18.00 –
presso il salone “El Salvadanèe”
del CENTRO STUDI CIRCOLO CALDARA
di via DE AMICIS 17, a MILANO
incontro sul tema
PREMIERATO, AUTONOMIA DIFFERENZIATA, SICUREZZA:
IL PROGETTO AUTORITARIO NELLE RIFORME DELLA DESTRA
Interverranno
AUGUSTO CACOPARDO, del Coordinamento Democrazia Costituzionale (CDC)
lo storico AGOSTINO GIOVAGNOLI,
la scrittrice DANIELA PADOAN, presidente di Libertà e Giustizia.
e si collegherà GIOVANNI MARIA FLICK, presidente emerito della Corte Costituzionale e presidente del comitato referendario per l’abrogazione delle leggi sull’autonomia differenziata.
Il tutto sarà preceduto dai saluti di MATTEO FAGO, editore di “Left”.
Introdurrà i lavori il nostro “rosselliano” LUCIANO BELLI PACI
Coordinerà la discussione la direttrice di “Left” SIMONA MAGGIORELLI

I SEDICI SULLA LIBRA. Quando non c’è limite al ridicolo
di angelo perrone
Erano in sedici. Sulla nave Libra, la prima diretta verso uno dei centri per migranti in Albania, voluti a suon di centinaia di milioni di euro dal governo Meloni. Neppure in trecento, come nell’epopea cantata dalla Spigolatrice di Sapri: quelli che, “giovani e forti, a noi non fecer la guerra ma si inchinaron a baciar la terra”. Non fa nulla.
Altra roba quella, pure i momenti però erano differenti, che volete. Lì, un manipolo di trecento carcerati che Carlo Pisacane immaginava potesse realizzare il sogno della sommossa nel Regno delle due Sicilie. Qui, il sogno meloniano, ugualmente nobile eppur ridotto, affidato – per ora, poi si vedrà – a sedici individui: certo arditi, dieci bengalesi e 6 egiziani, precisano i cronisti, accompagnati dall’altra parte dell’Adriatico.
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