Tutti gli articoli di Critica Liberale

UN PO’ DI DIGNITÀ, ORSÙ

di enzo marzo

  1. DOMANDA A GIUSEPPE CONTE, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Non invidiamo il povero nostro Presidente del consiglio stretto da due guidatori, ubriachi e senza patente, che hanno lanciato la macchina del nostro paese a folle velocità contro il muro della realtà. Apprezziamo il suo tentativo odierno di rimediare in qualche modo agli esiti prevedibilissimi dopo la lettera di Bruxelles con parole sensate: «Potete anche criticare la manovra ma non dimenticate che stiamo agendo in modo responsabile nell’interesse degli Italiani». Invece riteniamo velleitarie le parole che poi ha aggiunto: «Non alimentiamo fiati, voci, polemiche, di chiunque siano e ragioniamo sugli obiettivi e sulla costruzione di un percorso a cui tutti dobbiamo lavorare».

Il suo è un invito che prende le distanze dalle forze di maggioranza e da suoi ministri, ma non crede, caro Premier, che il nostro destino sia segnato senza una sua presa di posizione chiara e decisa che ridia un minimo di credibilità a lei stesso, al ruolo che ricopre e  al paese di fronte all’Europa?

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L’ITALICO ENTOZOO

di andrea costa

Fermatevi! Scempio! Dove sono gli ambientalisti? I cultori delle cose belle? Sarebbe potuto diventare il “Poldi-Pezzoli” della post-post Italia. Pensiamo un attimo: La “culla Casamonica”, i cavalli di peltro dell’ignoto maestro del Quadraro, i broccati sinti, le specchiere d’oro, le tigri ruggenti, i ninnoli, il caminetto col finto-fuoco, i quadri finto antichi di pittura de’ ggenere, le tavole ad olio (e aglio) firmate Sado di Maso…Quella a cui assistiamo impotenti, sotto l’inesorabile avanzata della ruspa salviniana è la distruzione di un patrimonio demo-etno-antro unico che difficilmente ritroveremo riunito e riunificabile. Vada benissimo la salvezza dell’acquedotto romano, ab omni nevo vindicatus, ma lasciateci le collezioni, da riunificare, magari un giorno, con quelle del grande Renzo Arbore. Si affannino pure gli esperti di marketing, editing, mastering ma il nome c’è già: Ca.Ca.Gu.Mus.Ki: Casa del Cattivo Gusto e Museo del Kitsch. Dove troveremo mai più, in un sol luogo, il peggio di tutto l’italico entozoo, oggi disperso e occultato – non quanto si dovrebbe- nelle case di vecchi, nuovi, e sedicenti “ricchi”?
p.s. Scripsi de hoc hilari animo

ABORTO, APPELLO DI QUATTRO GINECOLOGHE ALLA MINISTRA GRILLO: “GARANTISCA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 194”

È partita solo il 6 novembre scorso, ma in pochi giorni ha già raggiunto oltre 72mila firme. È la petizione, lanciata su Change.org da quattro ginecologhe e diretta al ministro della Salute Giulia Grillo che chiede la piena applicazione della legge 194, quella che tutela la possibilità di abortire. Tre le richieste fatte alla ministra: garantire in ogni ospedale la presenza di ginecologi non obiettori 24 ore su 24, sanzionare le direzioni sanitarie che non assicurano il servizio e istituire una “helpline” nazionale e gratuita, gestita direttamente dal ministero, per supportare le donne respinte da medici obiettori.

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le mani nei capelli

Fate uno sforzo di fantasia. Immaginate di essere l’Italia, un paese malato molto grave, con metastasi dappertutto, disteso sul tavolo operatorio. Un attimo prima che l’anestesista vi mandi nel regno dei sogni aprite gli occhi e scorgete la faccia del chirurgo che vi deve operare al cuore. Un intervento difficilissimo al limite dell’impossibile, e vi accorgete che al posto del primario, non si sa per quale beffa del destino, c’è, bisturi alla mano, il portantino  che vi ha trasportato in camera operatoria. Ricoperto di sudore, non vi resta che offrire il braccio alla siringa che vi farà precipitare nel profondo nero dell’incubo.

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CONTRO IL ROSATELLUM (CHE LEGA E M5S VOGLIONO CONSERVARE)

All’inizio fu il Porcellum, poi venne l’Italicum, adesso sarà il turno del Rosatellum. Tre leggi elettorali, le prime due censurate, per vizio di costituzionalità dalla Consulta, la terza, quella vigente, il Rosatellum, è stata impugnata davanti al Tribunale di Messina, con ricorso in materia di tutela dei diritti elettorali, da alcuni cittadini, di area liberale, i quali ravvedono anche per la vigente legge elettorale n.165/2017 (quella che utilizzata per formare l’attuale parlamento) rilevanti vizi di costituzionalità.

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un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

Abbiamo letto con attenzione l’appello del sindaco di Napoli  Luigi de Magistris, per “l’unità delle forze che vogliono finalmente attuare in pieno la Costituzione”. Osserviamo che l’appello, più che per la costruzione di un “fronte popolare”, termine che comunque evoca trascorsi complicati nella recente storia italiana, pare più indirizzato alla costruzione di un fronte populista speculare, a sinistra (forse), di quello già messo in campo da SalviMaio. Continua la lettura di un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

Giovedì 15 novembre, alle ore 17,00, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a roma, avrà luogo la presentazione del Programma dellecelebrazioni del Centenario del Governo Nitti e l’anteprima del docufilm “Francesco Saverio Nitti. L’ottimismo dell’agire” (prodotto da RAI Storia e programmato in Tv per il 16 novembre) Continua la lettura di 15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

AMMAZZA, CHE CONFUSIONE C’E’ IN CASA M5S

Battista, detto Diba, digiuno di dottrine politiche e recordman cambiaidee secondo gli interessi, ha creduto di lodare il padre definendolo “fascista liberale”. Lo ringraziamo moltissimo perché ci ha fatto precipitare nei ricordi della prima infanzia, quando all’asilo andava di moda una barzelletta, per quei tempi persino audace.

A.: Lo sai che differenza c’è tra lo scolapasta e il water?

B. (dopo aversi pensato un po’ su): Non lo so.

A.: Ammazza, che confusione c’è in  casa tua!

E giù tutti a ridere.

la lepre marzolina – 19 novembre 2018

Le culture del limite per una nuova Europa

di riccardo mastrorillo

Il 28 ottobre alle Elezioni del parlamento dell’Assia, ancora una volta, dopo i numerosi successi degli ultimi mesi in Germania, in Belgio ed in Lussemburgo, i Verdi sono diventati il secondo partito, superando di pochi voti i socialdemocratici.

I risultati in Assia: La Cdu (popolari) ha ottenuto il 27% (nel 2013 ebbe il 38,8); i Verdi il 19,8% (avevano l’11,1) l’Spd (socialdemocratici) il 19,8% (dal 30,7% ) Afd (l’estrema destra) 13,1% (nel 2013 ottenne il 4,1), i liberali il 7,5% (dal 5), la Linke (sinistra radicale) ha preso il 6,3% (dal 5,2). Continua la lettura di Le culture del limite per una nuova Europa