06. 12 LUGLIO 2024 [angelo perrone]
La decisione della Corte d’Appello di Brescia sulla strage di Erba è di quelle che lasciano il segno, addirittura inammissibili le “nuove” prove richieste dalle difese, non si farà un altro processo. Nonostante la credulità di tanti innocentisti della prima e dell’ultima ora. L’ergastolo per Rosa Bazzi e Olindo Romano è confermato. Era questa del resto la decisione sia in primo che in secondo grado, la cosiddetta “doppia conforme”, di solito dirimente, poi confermata infatti dalla Cassazione. L’11 dicembre 2006 uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e infine la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu ferito ma non Continua la lettura di Strage di Erba, quando le prove non bastano
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DEMOCRAZIA È FATTA
05. 09 LUGLIO 2024 [e.ma.]
Puntuale e saggio il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, domenica nell’ultimo tentativo di portare acqua all’estrema destra xenofoba e antisemita francese, ha fatto sapere il suo parere: Le elezioni parlamentari in Francia «non assomigliano molto alla democrazia». Figuriamoci, il paese di Montesquieu e di Tocqueville ha tutto da imparare dal rossobrunismo della “democrazia” putiniana. Pur essendo stati traditi infine da Hitler, il Patto Molotov-Ribbentrop rimane nel cuore di ogni regime russo. Così il Cremlino non riesce a capire tutta questa perdita di tempo in elezioni libere tra partiti che si accaniscono l’un contro l’altro. Basterebbe assassinare Macron e Mélenchon, e semmai sparare in testa a qualche giornalista di “le Monde”. E democrazia sarebbe fatta.
SINISTRA ILLIBERALE
04. 06 LUGLIO 2024 [e.ma.]
SINISTRA ILLIBERALE
Oggi il pensiero reazionario è fermo a Vannacci. E anche la lingua delle Destre stenta a fuoriuscire dalla gabbia semantica scurrile costruita da Vittorio Feltri, Sgarbi e la Curva Sud. Finché non nascerà un nuovo De Maistre del 21° secolo, potremmo stare tranquilli, se non ci fosse dall’altra parte una sorta di Cavalleria che corre in soccorso al medioevo resiliente con quotidiane dosi di cretinismo ridicolo. L’ultimo esempio viene dal manifesto della festa dell’Unit*. Dove l’asterisco vuole essere la risposta al sopruso finora perpetrato da un genere femminile, perdipiù accentato. Sembra uno scherzo, ma non lo è. Certo provoca il riso e il compatimento, ma sotto sotto rivela una pulsione autoritaria che pensa di poter cancellare la memoria riscrivendola e imponendola… Quando sarebbe necessario invece coltivarla e spiegarla. Invece “la sinistra illiberale” con i suoi eccessi di politicamente corretto e di linguaggio woke si rende ridicola, portando acqu* all* reazion*.
ONAGROCRAZIA
03 – 05 LUGLIO 2024
[e.ma.] ONAGROCRAZIA
«Da noi la dittatura è delle minoranze». Matteo Salvini, invece di leggere, studiare e apprendere finalmente qualcosa sulla democrazia dalla lectio magistralis di Mattarella, straparla e come al solito si dà la zappa sui piedi. Il Capo della Lega è una vera sciagura, è l’esempio più illuminante di quanto scrisse Benedetto Croce nel 1925 (Salvini, se non sa chi sia, si rivolga a Sangiuliano, il “colto” della maggioranza di governo): «onagrocrazia, ovvero il governo degli asinelli selvatici, onagri, di mezza tacca e in via di sparizione: l’altro pericolo, quello degli ignoranti che teorizzano, giudicano, sentenziano, che fanno scorrere fiumi di spropositi, che mettono in giro formule senza senso, che credono di possedere nella loro ignoranza stessa una miracolosa sapienza, lo conosciamo perché lo abbiamo sperimentato bene. Si è chiamato, nella sua forma più recente, ‘fascismo’. Io ho preferito denominarlo ‘onagrocrazia’». Continua la lettura di ONAGROCRAZIA
I POLITICHETTI
02 – 05 LUGLIO 2024
[e.ma.]I POLITICHETTI
A forza di girare su sé stessa come un camaleonte impazzito, sostenendo tutte le posizioni possibili, Giorgia sta in un evidente stato confusionale. E con lei tutta l’estrema destra. In disaccordo su tutto, le tre componenti della maggioranza radicalizzano le loro posizioni per cercare di guadagnare una manciata di voti e rosicchiarsi l’un l’altra qualche posizione di potere. E così volano gli stracci. Molto divertente è lo scontro tra Forza Italia e Vittorio Feltri che ha criticato Tajani colpevole per aver preso le parti in Europa del proprio Gruppo (PPE) senza aiutare Giorgia nel tentativo acrobatico di voler rappresentare qualcosa contemporaneamente sia nella maggioranza Ursula sia nell’opposizione di estrema destra. La reazione dei forzisti è stata feroce, i più gentili lo hanno accusato di essere in «senile confusione».
«Ho scritto una considerazione personale e sono stato ricoperto da una valanga di insulti. Questo la dice lunga sul livello di elaborazione intellettuale di questi signori e sui loro argomenti. Poveretti». Continua la lettura di I POLITICHETTI
INCONSAPEVOLE
01 – 28 GIUGNO 2024
[vetriolo] INCONSAPEVOLE
Solidarietà umana per la senatrice Ester Mieli e orrore, per noi scontato, per l’antisemitismo. Ma per lei nessuna solidarietà politica. È voluta salire sul carro del vincitore, oltraggiando la storia dei suoi antenati, quando era chiaro a tutti chi su quel carro ci fosse già. Ha voluto lo stesso la cadrega, ora si goda la compagnia.