“La parola scissione è una delle più brutte del vocabolario politico, peggio della parola scissione c’è solo la parola ricatto. Non è accettabile che si blocchi un partito sulla base di un diktat della minoranza”.
Matteo Renzi, 19 febbraio 2017
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EFFETTO SERRA
L’editoriale di Eugenio Scalfari su “la Repubblica” della domenica non ce lo perdiamo mai e dobbiamo dire che, da quando è passato dalla prosa alla poesia, vi si respira un’aria nuova, più frizzante, addirittura capace di far strabuzzare gli occhi.
Domenica 1 settembre poi non abbiamo davvero creduto ai nostri occhi. Quando, facendo riferimento ad “alcuni nomi di personalità di grande rilievo” del ventesimo secolo ha fatto questo elenco, testuale: “Giustino Fortunato, Francesco De Sanctis, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Ugo Foscolo, Vittorio Alfieri,Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e infine Giuseppe Mazzini e la sua ‘Giovane Italia’.”
Sarà colpa del cambiamento climatico?
red
POLTRONISSIME
La deputata Giorgia Meloni e la consigliera comunale a Roma Giorgia Meloni hanno manifestato assieme contro quelli attaccati alle poltrone. Notata anche la partecipazione di Matteo Salvini e dei ministri leghisti che, dopo aver sfiduciato il Conte I e sé stessi, si sono dimenticati di dimettersi e si sono bullonati alle loro poltrone.
red.
O ROMA O ORTE – OMAGGIO A MACCARI
Mussolini arrivò purtroppo a Roma. La sua caricatura, Salvini, nel viaggio trionfale verso i “pieni poteri” è sceso ad Orte per bersi un mojito e il treno è ripartito, lasciandolo a terra.
La lepre marzolina – martedì 3 settembre 2019
UN PICCOLO CIALTRONE PERICOLOSO
Primo passo: Uno vale uno.
Secondo passo: Uno vale il doppio ma riesce a contare la metà di Salvini.
Terzo passo: Uno vale l’altro. (Non mia, ma bella).
Quarto passo: Uno (io, Giggino, e solo io) valgo più della democrazia in Italia.
(Nel frattempo il leghista Zaia supera in eversione persino Salvini e chiama gli italiani alla rivoluzione – potenza del grado alcolico del prosecco)
La lepre Marzolina – sabato 31 Agosto 2019
GUERRE CELESTI
Seguiamo da più di un anno con devozione la guerra dei due santi, presto surclassati dalla Padrona di casa trascinata in battaglia dal Leghista. Davvero un colpo basso. Che però gli si è ritorto contro. Perché la Padrona di casa è una Signora e, conosciuto meglio quel burino che la portava come Pellegrina per comizi, in piazze e balconi, o addirittura in Senato come se fosse una Scilipoti o una Casellati qualunque, si è schifata di un blasfemo simile e lo ha lasciato al suo destino, che probabilmente sarà quello di fare o il babysitter del Trota o il badante cambiapannoloni di Verdini il bancarottiere.
CAPITANI CORAGGIOSI
Nel gennaio del 2012 il Capitano della nave Concordia, maldestro quanto sbruffone, si esibì in un “inchino” all’isola del Giglio provocando una tragedia immane. Nell’agosto del 2019 il Capitano della Lega, maldestro quanto sbruffone, si esibì in un “inchino” a sé stesso provocando una fortuna immane per il paese tutto.
la Lepre marzolina – 15 agosto 2019
IL TOMBINO
Ebbro di sé, gli occhi rivolti al cielo per ammirare nella notte di san Lorenzo la caduta di 5 stelle e l’ascesa della cometa dei “pieni poteri”, mise il piede in fallo, cadde nel tombino e ritornò nella fogna.
La lepre marzolina – 14 agosto 2019
UN MOTIVO AGGIUNTIVO
Adesso il PD ha un altro e definitivo motivo per fare il governo coi cinquestelle: se lo fanno se ne va Calenda!
vetriolo – 14 agosto 2019
LA BOZZA SEGRETA
Grazie ai potenti mezzi messi a disposizione da Critica liberale, la Lepre marzolina è riuscita a scoprire la prima bozza d’accordo tra SalviniI e Berlusconi per la ricomposizione del cartello delle destre sullo slogan: “l’Italia del Sì “.
In anteprima la riveliamo ai nostri lettori:
NOTIZIE DAL CIMITERO
Il Pd, vuoto a perdere, non sa a chi aggrapparsi.
Ricetta Veltroni: passare da Verdini veri a Verdi fasulli.
la lepre marzolina – 30 luglio 2019
NEL PD GARA ALPINISTICA
Dopo il “gesto politico” dell’on. Scalfarotto ecco il commento del neo-parlamentare europeo Calenda: “«È il caldo. Spero che sia il caldo. Perché tra Gozi ieri e Scalfarotto oggi vi giuro che stiamo raggiungendo vette di stupidità mai prima conquistate nella politica contemporanea»”. Ha ragione Calenda. Nessuno si permetta di insidiare le vette di stupidità a Calenda.
vetriolo – venerdì 2 agosto 2019