Archivi categoria: res publica

IL LENINISMO DEL NUOVO MILLENNIO

di francesco pisarri

Il 3 aprile (16 per il calendario gregoriano) del 1917 Lenin appena arrivato alla stazione Finlandia di San Pietroburgo (rientrava dall’esilio in Svizzera) lanciava la parola d’ordine “tutto il potere ai soviet”. Sono le famose “tesi di aprile”. Il partito, sotto la sua inflessibile guida, si organizza secondo le linee del centralismo democratico e inizia la sua marcia per guidare quella che passera alla storia come “rivoluzione d’ottobre” o rivoluzione bolscevica.  

Lenin cercava una forma efficace di democrazia diretta che portasse finalmente avanti e attuasse le richieste e i bisogni delle masse popolari (contadini, operai e soldati in primis). I primi soviet erano sorti nella rivoluzione del 1905 e avevano costituito la base del potere popolare in quella prima rivoluzione. Nello stesso tempo Lenin riteneva che un pugno di professionisti della rivoluzione, determinati e assolutamente uniti negli obbiettivi e nei metodi di lotta, avrebbe dovuto guidare la rivoluzione in nome del popolo per giungere ad un effettivo potere sovietico.

Da allora il conflitto Soviet-partito non farà che acuirsi e Lenin si vedrà costretto a privilegiare l’avanguardia rivoluzionaria – ovvero il partito – per portare avanti il processo rivoluzionario. Alla fine il partito estenderà il suo potere ed il suo controllo su ogni attività del nuovo stato, e di sovietico rimarrà solo il nome. I soviet in realtà saranno del tutto esautorati e di quell’esperimento di democrazia diretta non rimarrà traccia alcuna. Il centralismo democratico sarà di fatto svuotato di ogni aspetto democratico e sarà sostituito dal potere personale di una ristretta cerchia di funzionari di partito ovvero dal Politburo. Infine arriverà la dittatura staliniana ed una pietra tombale cadrà sulla rivoluzione

Da tutto il potere ai Soviet si è passati in pochi anni a tutto il potere al partito e quindi a Stalin e la sua cricca.

Ancora oggi qualcuno parla di democrazia “diretta” e di democrazia “popolare” ignorando, o peggio facendo finta di ignorare, di quante sconfitte sia lastricata questa strada, questa sì millenaria. Dalla polis sino ai giorni nostri. 

Oggi nel nostro paese il Movimento 5 stelle

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NO ALL’INDIFFERENZA SULL’ATTACCO AI DIRITTI CIVILI

di “giornate della laicità” e “iniziativa laica” 

Possono rimanere indifferenti – Giornate della laicità e Iniziativa Laica – al clima che si è instaurato nel nostro Paese? Un Paese pervaso da paura e rancore; da razzismo e attacchi ai diritti civili e di libertà; dalla criminalizzazione dell’immigrazione accompagnata da odio e disprezzo verso il volontariato che si impegna per il salvataggio di vite umane e l’accoglienza; dal risorgere di culture patriarcali, misogine, sessuofobe, come pure da una servile obbedienza di parte consistente del popolo italiano al despota di turno.

No. Non possiamo essere indifferenti. E questo per i valori che ci ispirano: per la difesa e applicazione della nostra Carta costituzionale, frutto della Resistenza e della lotta antifascista; per le conquiste politiche, sociali e culturali da cui sono scaturiti gli apporti ideali che in una storia plurisecolare hanno plasmato la vita collettiva di noi europei.

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La dignità del parlamento e la foglia di Fico

di riccardo mastrorillo

Domenica 27 gennaio, i deputati: Nicola Fratoianni, Riccardo Magi, Stefania Prestigiacomo hanno dovuto forzare la mano per esercitare le loro prerogative parlamentari. Non parliamo di “pirati” o disobbedienza, come hanno impropriamente fatto gran parte dei media italiani. Salvini ha addirittura affermato che : «Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!» Attenzione, perché Salvini non ha mai affermato che i tre deputati hanno commesso un’azione illegale salendo sulla Sea Watch, non lo ha mai detto, perché sa perfettamente che l’azione illegale l’hanno compiuta le autorità, che, presumibilmente su suo ordine, o peggio per vile piaggeria, sabato avevano rifiutato l’autorizzazione a farli salire a bordo. Continua la lettura di La dignità del parlamento e la foglia di Fico

copia, incolla e invia al governo

Al presidente del Consiglio avv. #GiuseppeConte.

Gentile Presidente Conte,

A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, oggi l’Italia ha assistito ad una vera deportazione.
Quello che è avvenuto nel Cara di Castelnuovo Di Porto, dove c’è il secondo centro rifugiati richiedenti asilo più grande d’Italia, è qualcosa di indegno, che offende la nostra storia e i principi sanciti nella Costituzione italiana. Continua la lettura di copia, incolla e invia al governo

Si inizia dalla deportazione…

di riccardo mastrorillo

Il 22 luglio 1942, alle 10 del mattino, le autorità naziste informarono bruscamente il presidente del Consiglio ebraico di Varsavia (l’ingegnere Adam Czerniakóv) che gli ebrei del ghetto sarebbero stati,  deportati verso  Est. Già le prime avvisaglie si erano viste il l 16 ottobre del 1940 quando gli Ebrei di Varsavia furono trasferiti, improvvisamente, senza preavviso, tutti all’interno del “ghetto”.

Il 22 gennaio 2019 30 persone, ospitate nel CARA (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Castelnuovo di Porto vicino Roma, sono state trasferite, in luogo imprecisato. Continua la lettura di Si inizia dalla deportazione…

REFERENDUM PROPOSITIVO A 5 STELLE E COSTITUZIONE: MATRIMONIO MANCATO

di antonio caputo

L’illusione delle democrazia diretta e ora la buona idea del referendum propositivo: un cammino reso impervio da un disegno di legge imperfetto da respingere o rifare.

La democrazia non può essere consegnata a malintese e fallaci concezioni di una gestione solo diretta, immediata e/o telematica del rapporto tra governanti e governati o a leadership costruite al di fuori del circuito della rappresentanza democratica.

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