L’Italia non ha proprio memoria. Noi ci permettiamo di riportare gli italiani a un minimo di decenza. I giornali di destra e di estrema destra in Italia costituiscono nella quasi totalità un fattore tra i più determinanti del degrado informativo e culturale in cui siamo precipitati. Ognuno può avere ed esprimere tutte le idee che vuole, ma un minimo di contatto con i fatti, la realtà e alcuni limiti linguistici e della creanza deve pur sempre persistere. Per non parlare di un minimo di coerenza. Altrimenti non è giornalismo. A rileggere come quei giornali celebrarono l’elezione di Trump quattro anni fa viene da ridere. Le prime pagine di quel giorno sono davvero esemplificative. Ci dispiace per Belpietro e per il “Tempo” di Storace-Bechis che ce la mettono tutta, ma la palma del peggiore resta sempre a “Libero”, che quando è stato eletto Biden si è dimenticato di mettere la foto di Trump con il titolo molto fine che dedicò a Hillary Clinton: “Cornuta e mazziata”. Al maschile, ovviamente. Invece a Fausto Carioti sarebbe bastato un semplice copia-incolla per il suo articolo “Dio mio quanti fessi ancora devono capire che il vento è girato”. Sarebbe stato perfetto. E anche Filippo Facci, che su tre colonne fu categorico: “Ha vinto Berlusconi”. Adesso avrebbe dovuto scrivere : “Berlusconi ha perduto”. Semplice. Ma Facci era evidentemente in vacanza.
Continua la lettura di La destra coesa: gli sciamani italiani