anche su ilfatto.it pubblicato il numero 42 di nonmollare – l’editoriale “per un voto davvero utile”

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/22/europee-il-vero-voto-utile-e-non-votare-pd-ed-e-lultima-chiamata-prima-del-buio-assoluto/5198705/

di riccardo mastrorillo

La litania del “voto utile” viene ancora una volta intonata dal Partito democratico; ovunque ci giriamo c’è qualcuno, ben ammaestrato, che ci spiega la necessità di votare il pd per contrastare la deriva sovranista. Il segretario del Pd, qualche giorno fa, ha spiegato in televisione la sua strategia: prendere più del 20% (fagocitando necessariamente il voto delle tre liste fuori dal Pd) con l’obiettivo di far cadere il governo e andare immediatamente a nuove elezioni, sconfiggendo finalmente Salvini e i Cinquestelle. Andiamo da tempo dicendo che politicamente il Pd, negli ultimi anni, sta sbagliando continuamente, ma la politica, si sa, è un’opinione, e noi, benché fortemente convinti, accettiamo di non essere necessariamente portatori di verità assoluta, che, come ci insegna Einaudi, non esiste. Ci sovviene in ausilio la matematica, che, a detta di tutti non può essere una opinione: come pensa Zingaretti, con il suo misero 20%, forse a malapena di poco superiore al risultato che i sondaggi assegnerebbero ai 5stelle, di poter vincere le successive e, a suo auspicio, imminenti, elezioni politiche? Il delirio di onnipotenza di Renzi ha portato al governo Lega-Cinquestelle, quello di Zingaretti porterebbe ad un monocolore Salviniano, l’anticamera del buio assoluto. Solo questo dovrebbe bastare ad affermare che, tutt’altro che utile, il voto al Pd, alle prossime Europee, sarebbe indirettamente un voto dato alla Lega. Ma se questo non bastasse abbiamo voluto calcolare, con una simulazione che troverete allegata al presente testo, cosa accadrebbe se il Pd cedesse una parte dei suoi voti alle tre liste (Più Europa, Sinistra e Europa Verde): ebbene, il Pd perderebbe 4 o 5 preziosissimi eurodeputati (che non andrebbero a sedersi nel gruppo Socialista, ovvero quello meno in grado di incidere verso una svolta necessaria nelle politiche europee), mentre le tre liste (superato lo sbarramento) conquisterebbero ben 9 europarlamentari, levandone 2 alla lega, 2 ai cinquestelle e uno a Forza Italia. Quindi avremmo 3 deputati per ciascuno dei gruppi parlamentari che saranno indiscutibilmente i protagonisti del cambiamento (Verdi, ALDE e GUE) levandone 5 ai gruppi sovranisti, antieuropeisti e di destra.

Vogliamo lanciare un appello, anzi una supplica, a tutti gli elettori di sinistra, ecologisti, radicali, che sappiamo essere, ciascuno, ben oltre il 4% dell’elettorato, e che sono responsabilmente preoccupati: della deriva oscurantista di Salvini e della difficoltà del  movimento 5stelle a resistere allo strapotere Salviniano. Sono elezioni proporzionali, il Pd è assolutamente impossibilitato a riconquistare il ruolo di primo partito, ma anzi rischia di propinarci come grande vittoria, il fatto che sia arrivato terzo. Quello che serve è dare un segnale forte, europeista, razionale e soprattutto di contenuti chiari, che il pd continua a non avere. Votate con coscienza, ma votate una delle tre liste, poco al di sotto del 4%: Più Europa, se avete a cuore i diritti civili e il rigore in economia; Sinistra se avete a cuore le questioni sociali, l’equità salariale, i diritti deigli ultimi; Europa Verde, se ritenete non solo che il pianeta abbia bisogno di un’assunzione di responsabilità, ma anche se pensate che ha un senso una politica Europea fatta di scelte chiare e di partiti trasparenti e omogenei.

 

Il voto utile è non votare il Pd, finalmente ci troviamo di fronte ad una elezione in cui, non solo i valori degli elettori trovano una collocazione chiara e coerente, ma votando una di queste tre liste, quella che preferite, darete un segnale chiaro, un orientamento concreto affinché la palude immobile del partito democratico, possa avere uno scossone e una indicazione forte, su quali sono i temi centrali per l’elettorato di centro sinistra.

Se nessuna di queste 3 liste supererà il 4%, perché i loro elettori le hanno tradite rincorrendo una falsa emergenza, regalerete 5 seggi ai sovranisti, e l’ennesimo alibi al partito democratico.

 

Non è una opinione, è solo un calcolo, rifatelo se non ci credete, ma siate certi che questa è l’ultima chiamata alla ragionevolezza e alla politica, dopo la barbarie

2 commenti su “anche su ilfatto.it pubblicato il numero 42 di nonmollare – l’editoriale “per un voto davvero utile””

  1. Vi è una grande difficoltà a riformulare un percorso di riconquista della maggioranza da parte della cultura democratica e riformista. Non c’è dubbio, ed il PD con le sue difficoltà ed errori ne è un esempio. Mi stupiscono però i riferimenti ad una “sinistra plurale”, esempio francese del secolo scorso che ora vede il PSF al 10% e monsieur Melenchon peggio dei populisti/sovranisti. Quindi mi colpisce la presentazione delle tre liste proposte come portatrici di futuro che vengono indicate come elementi in nuce di un grande movimento democratico, liberale ed ambientalista che … non sono neanche riuscite a mettersi insieme per queste elezioni europee così rilevanti per lo scontro frontale contro i nazionalisti e fascisti.

    1. Tutto vero. Ma nel contesto si dice che il crollo delle tradizionali forze di sinistra e di estrema sinistra sembra escludere soluzioni che ancora si affidino alla loro “vocazione maggioritaria”, proprio perché si allontanano sempre più proprio dall’essere maggioritari. Non ci sono soluzioni evidenti, rimane solo da almanaccare sul futuro prossimo. Per ora i risultati migliori li stanno raggiungendo i Verdi. Ma l’operazione è raggiungibile solo se hanno la capacità di affiancare al loro impegno specifico sull’ambiente i temi dei diritti e della trasformazione del lavoro in una società sempre più post-industriale. Programma non facile.

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