Prodi è chiaro: il Contismo non è di sinistra. Interpellato, Conte conferma: “Gli do ragione. E infatti la mia comunità non si definisce di sinistra, ma progressista”.
Progressista non di sinistra? Ma esiste un progressismo di destra? Oppure di centro, assieme a Lupi e Renzi? Conte porta il suo contributo alla storia del pensiero politico dopo la sbornia del ”Non esiste né la destra né la sinistra” che per tre legislature ha portato nel parlamento italiano e in quello europeo una tale massa di trasformisti che non ha paragoni nella storia politica mondiale. Ora Conte sembra più chiaro, ma quanto è nuova la nova identità, che è aperta al tutto e al suo contrario? Conte potrebbe continuare: io sono un astemio alcolista, vegetariano che mangia carne, tifoso che odia il calcio, un bugiardo che dice sempre la verità, un europeista sovranista, un anticapitalista che adora Wall Street, un comunista appassionato di Hitler, un novax super vaccinato, un laburista non di sinistra (De Masi, aiutaci tu!), e infine un progressista che odia i progressisti. Un coerente fino in fondo con la propria incoerenza.
La lepre marzolina – giovedì 5 dicembre 2024