L’uno-due dei presidenti di regione Lombardia e Veneto, i fiori all’occhiello della Lega, pone agli italiani un dubbio: ma è questa la classe dirigente che produce la padania? Alcuni illusi, costretti a deprecare almeno dentro di sé le esternazioni troglodite di Salvini, si dicevano: “sì vabbè, ma c’è anche il leghismo in doppiopetto”. E poi all’improvviso Fontana con la mascherina si mostra al mondo intero a spargere panico come l’ultimo degli untori, e Zaia lo supera di gran lunga uscendosene in televisione con una dichiarazione di guerra alla Cina: «In Veneto ci sono solo 116 positivi perché il nostro popolo ha una cultura dell’igiene elevata. Anche dal punto di vista dell’alimentazione. La Cina ha pagato un grande conto, perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi». Non si era mai vista una montagna di stupidità così eccelsa, e anche così impregnata di masochismo: come spiega Zaia che, mentre Napoli è – come racconta Salvini – un abisso di lerciume (1) però ha solo una manciata di malati da coronavirus, invece il suo Veneto, pieno di zone rosse, è uno dei due focolai d’Italia? Eppure, come ha voluto precisare, i veneti si fanno addirittura la doccia.
Ma noi sappiamo come si spiega la contraddizione: i veneti “li abbiamo visti tutti mangiare” i gatti vivi….
La lepre marzolina – sabato 29 febbraio 2020
- 1) Il 17 febbraio Matteo Salvini ha esternato: «Ho fatto un giro al centro di Napoli: sembrava un bivacco, un campo rom, materassi, sporcizia, immondizia, gente che pisciava per strada alle tre del pomeriggio…».
al mio paese si dice: “la madre degli scemi è sempre incinta”
aggiungerei che in via del tutto eccezionale, ne sforna uno non ogni 9 mesi, ma ogni minuto, come la regina della termiti
la superbia, capostipite di tutti i vizi capitali e fonte di tutti i peccati mortali, già sarebbe odiosa da parte di uno oggettivamente superiore; tanto a maggior ragione da parte di simili MQM (abbreviazione della nota qualifica goliardica riservata alle “matricole”)