Mi pare strano (ma non mi meraviglia) che Mentana abbia fatto un errore cosi infantile, un atto di gravissimo servilismo del tutto gratuito che disonora la professione giornalistica. Forse è il fatto (almeno tra quelli pubblici) più indecente nella storia degli ultimi decenni del giornalismo italiano… [e.ma.]
secondo me, tagliare una qualsivoglia conferenza stampa a seconda dell’opportunità, sarebbe un atto ben più grave e arbitrario: perché quello è un momento ufficiale in cui qualcuno (sia istituzione, sia parte politica o altro soggetto) dice la sua “coram populo”, e i giornalisti anzitutto lo lasciano parlare fino in fondo e riferiscono le sue parole tali e quali; poi semmai, a turno, lo criticano civilmente con domande; nel qual caso hanno il dovere di riferire le domande e le risposte: è così che funziona il “contraddittorio”! idem per le dirette dal Parlamento etc. in cui i mezzi di comunicazione (ad esempio, Radio Radicale) si mettono al servizio dell’Istituzione e per un po’ si astengono dal dire alcunché di proprio (tranne nome e partito di appartenenza di chi prende la parola di volta in volta) almeno finché il presidente dell’aula non ordina diversamente: se no che fanno, danno voce solo all’una parte e non all’altra? la coprono con propri commenti o “mugugni”?
NB nello specifico, è del tutto normale che il PCM essendo massima espressione della maggioranza se la prenda contro l’opposizione politica parlamentare, e non solo: qualcuno ricorda Berlusconi contro la magistratura “cancro” della democrazia?
A me non pare strano. Conoscendo il cursus honorum di Mentana – vicedirettore del tg2 di craxiana memoria, e poi direttore del tg5 filoberlusconiano – non c’era da stupirsi di questa insolenza. Bisogna pero’ dare atto a Mentana di essere stato in tutta la sua vita lavorativa molto coerente. C’e’, come dire, un fil rouge che lega il passato ed il presente di questo giornalista. Sempre dalla parte dei forti, si chiamino Craxi o Berlusconi o Salvini (o Cairo?), mai dalla parte della ragione.