Archivi categoria: pensiero del giorno

Una pacca sulle spalle, per il destino della giustizia

di angelo perrone

La grande questione della separazione delle carriere si riduce a siparietto tragicomico. Un passaggio storico, il terzo di quattro voti, finisce in pagina per un applauso. Ironico, sfottente, irridente. Nemmeno questo. Solo l’accusa di un applauso che poi sarebbe una semplice pacca sulle spalle, tra quei due, i più contenti dell’evento. Sempre loro, il maestro del diritto e l’erede berlusconiano, accoppiata di ferro. Continua la lettura di Una pacca sulle spalle, per il destino della giustizia

Gaza la “miniera d’oro”, tra psicosi e profitto diabolico

di angelo perrone

Gaza, «una miniera d’oro, un grande investimento da spartire con gli Usa». La frase del ministro israeliano Smotrich è inimmaginabile. Un Eldorado da costruire sul sangue di innocenti. In un quadro di disconnessione dalla realtà, il concetto travalica la propaganda politica e impone una riflessione d’altro tipo.

Mentre nella striscia si consuma una catastrofe umanitaria di proporzioni mai viste, l’uscita verbale di quel tale non può essere ridotta a esempio estremo di distorsione cognitiva. Certo, la psiche umana, di fronte a un’esperienza traumatica, si attiva in qualche modo: nega, banalizza o razionalizza l’orrore, insomma adotta un meccanismo di difesa. Continua la lettura di Gaza la “miniera d’oro”, tra psicosi e profitto diabolico

Il delitto Kirk come arma politica

di angelo perrone

L’omicidio di Charlie Kirk, figura di spicco della destra americana, è diventato fulcro di strumentalizzazione politica. Un atto criminale, che avrebbe dovuto unire nella condanna, è stato trasformato in una miccia per inasprire lo scontro ideologico.

Negli Stati Uniti il mondo di Trump soffia sul fuoco contro la sinistra radicale e i democratici; in Italia il dibattito trova un’eco sorprendente, adattata al contesto nazionale. Continua la lettura di Il delitto Kirk come arma politica

Potere e clemenza

di angelo perrone

Ghislaine Maxwell, stretta collaboratrice di Jeffrey Epstein, finanziere condannato per abusi sessuali e traffico di minori, poi morto suicida in carcere, gioca una carta, che sarebbe disperata se non ci fossero circostanze politiche favorevoli.

In breve, la Maxwell, dopo lo strano suicidio in carcere del suo amico e complice è stata processata e condannata per aver aiutato il finanziere a reclutare e abusare di ragazze minorenni. Molte le persone citate e/o coinvolte, anche di fama. Lei è destinata a passare in prigione il resto dei suoi giorni. A questo punto Ghislaine Maxwell getta sul tavolo la carta che può farle ottenere la grazia, una sorta di ricompensa per il contributo generosamente offerto. Continua la lettura di Potere e clemenza

Il fortino neofascista

di angelo perrone

CasaPound, il cui nome deriva dal poeta statunitense Ezra Pound, ha occupato nel dicembre 2023 un palazzo di proprietà demaniale in via Napoleone III a Roma, nel quartiere Esquilino. Ora, dopo la breve attenzione mediatica dovuta alla contrapposizione al destino del centro sociale Leoncavallo, sgomberato energicamente a Milano in agosto, di questa vicenda non si parla più. Pratica archiviata.

Eppure quell’occupazione, presentata come risposta all’emergenza abitativa, è stata definita dalla Corte dei Conti un’operazione che ha causato un danno erariale di oltre 4,5 milioni di euro. Continua la lettura di Il fortino neofascista

La logica dell’orrore

di angelo perrone

Trasformare Gaza in una “Riviera”, il piano sul tavolo di Donald Trump: ci sono 5 mila dollari per chi va via. È inappropriato parlare di superamento del senso del limite e del buon gusto. Perché non esistono parole per dire il disorientamento e lo stupore. A renderla un’idea disgustosa è il suo totale distacco dalla realtà, dalla storia e dalla dignità umana.

La proposta, presentata con il linguaggio asettico e cinico della finanza e del marketing (“investimenti”, “ritorni economici”, “resort”, “città intelligenti”), riduce una tragedia umana a un problema logistico ed economico. Si parla di “trasferimento temporaneo” di oltre due milioni di persone, di “partenze volontarie” compensate con token digitali e denaro. Continua la lettura di La logica dell’orrore

I due volti del Leoncavallo

di angelo perrone

Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo a Milano, dopo oltre trent’anni di occupazione, riporta alla luce il nodo irrisolto del rapporto tra legalità, politica e fermento sociale. La notizia, che ha visto il sindaco Sala disconoscere la mossa e la premier Meloni ribadire l’assenza di “zone franche”, è uno spaccato delle contraddizioni che governano le nostre scelte.

Il caso Leoncavallo, in particolare, evidenzia come i giudizi politici siano spesso condizionati dalle convenienze del momento. Il cambio di rotta di Matteo Salvini è forse l’esempio più emblematico: ieri difensore del “Leonka” come luogo di “confronto” e “divertimento”, oggi leader di un esecutivo che esalta la legalità e la tolleranza zero verso le occupazioni. Continua la lettura di I due volti del Leoncavallo

Dazi UE-USA: la resa al bullismo di Trump

di angelo perrone

 L’accordo raggiunto tra Stati Uniti ed Unione Europea sui dazi rappresenta un capitolo preoccupante nelle relazioni transatlantiche. Dapprima Antonio Misiani (PD) l’ha commentato come una “resa senza condizioni” e un “patto capestro“, poi la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha parlato di “subalternità” agli Usa.

La retorica di Donald Trump, basata sull’idea di un’America svantaggiata e vittima di accordi commerciali iniqui – un “riequilibrio” lo ha definito erroneamente Ursula von der Leyen, sposando un falso narrativo – ha imposto una logica distorta che l’Europa non è riuscita a controbattere.

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Il sogno di Nordio, tra Licio Gelli e Silvio Berlusconi

di angelo perrone

L’approvazione al Senato della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura ha innescato una reazione politica veemente, rivelando una frattura profonda non solo tra maggioranza e opposizioni, ma sulla stessa concezione del ruolo della giustizia in una democrazia moderna. Per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si tratta di un “passo avanti” epocale, mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio celebra la realizzazione di un “sogno” coltivato fin dal 1995. Una prospettiva, quest’ultima, che le opposizioni hanno duramente contestato, mostrando emblematicamente la Costituzione capovolta in Aula e tuonando contro un provvedimento che realizza il “sogno di Licio Gelli”, evocando i fantasmi della P2 e di un progetto eversivo teso a indebolire le istituzioni democratiche.

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Caso Gergiev a Caserta, la neutralità apparente e il volto della propaganda

angelo perrone

Il recente annullamento del concerto del maestro Valery Gergiev alla Reggia di Caserta riaccende un dibattito antico: quale sia il rapporto tra arte e politica e, soprattutto, quando l’espressione artistica, intrinsecamente libera e universale, si degrada a propaganda, perdendo la sua purezza.

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Idea Nordio: giudici vintage per una giustizia sprint

di angelo perrone

Richiamare i giudici in pensione per accelerare i processi. L’idea brillante, come dubitarne, è venuta a lui, il ministro della Giustizia Carlo Nordio per raggiungere l’ambizioso obiettivo del PNRR, ridurre del -40% i tempi dei processi. Una soluzione rapida ed efficace. Del resto non sono le “toghe rosse” a declamare che l’esperienza sia un valore aggiunto? Almeno su questo, sia chiaro solo su questo, hanno ragione.

La scena è esilarante. Toghe spiegazzate tirate fuori dall’armadio e rimesse a lucido. Nuovi occhiali da vista a decifrare carte solo digitali, viste per la prima volta. Ma udienze finalmente velocizzate per ridurre l’arretrato. Certo, c’è il rischio di cedere al ricordo dei tempi andati e di indugiare nelle pause caffè, al netto delle impellenze fisiologiche più pungenti per l’età. Però, insomma, si può fare.

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«Ucciderei per lei», il caso Caine-Trump: quando la lealtà militare offende il diritto umanitario

di  angelo perrone

La dichiarazione «Sono pronto a uccidere per lei, signore» sarebbe stata proferita da Dan Caine, Capo degli Stati Maggiori Riuniti degli Usa, la più alta carica militare del Paese. Un aneddoto, secondo il “Corriere”, raccontato più volte da Donald Trump, per vantarsi della compiacenza del militare nei suoi confronti.

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