«Come Duce della Lega questa volta mi sono molto irritato quando ho saputo che una mia deputata, Barbara Saltamartini, ha presentato un progetto di legge sul crocifisso. Una robetta leggera da bigotta, perché imporrebbe la croce soltanto “nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d’istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni», nonché «negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni, nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all’estero”. Noi non siamo bacchettoni, la gente deve capire che noi siamo davvero clericali. Altro che crocifisso: le femministe strillano in piazza che “le streghe son tornate”, e allora noi le bruciamo; la terra si ostina a girare attorno al sole? E noi faremo un decreto legge per metterla in riga con la Verità, e gli scienziati negazionisti saranno puniti come sappiamo fare noi; ovviamente il matrimonio religioso sarà obbligatorio, ma prima della celebrazione si dovrà verificare la verginità della futura sposa; saranno demoliti tutti i templi delle pseudo religioni, e tutti sanno che con le ruspe ci sappiamo fare; altro che crocifisso: giudici e professori dovranno pronunciare sentenze e lezioni solo dopo una bella preghiera collettiva; ci siamo capiti? Ah, dimenticavo, il sabato i genitori dovranno portare figli e figlie adolescenti in oratorio, perché anche per i preti la carne è debole…».
la lepre marzolina – 30 luglio 2018