In preda a nefasti furori, prima divorò suo figlio, poi Conte, poi l’intero Movimento 5 stelle, infine sé stesso. La Destra e la Casta ringraziarono commosse.
La lepre marzolina – giovedì 25 novembre 2021
In preda a nefasti furori, prima divorò suo figlio, poi Conte, poi l’intero Movimento 5 stelle, infine sé stesso. La Destra e la Casta ringraziarono commosse.
La lepre marzolina – giovedì 25 novembre 2021
Grillo non si arrende neppure di fronte alla liquefazione del suo movimento, e invece di chiedersi quali ne siano le ragioni, ritorna a dire:
«Perché votare? Perché non lasciare la parola ai cittadini, scelti a caso?». «Le democrazie rappresentative di tutto il mondo scricchiolano, sanno di antico».
Ha proprio ragione: la democrazie scricchiolano davvero, invece i princìpi spacciati per il “nuovo” dai 5S sono soltanto macerie. Dobbiamo ringraziare Grillo che li ha messi alla prova e si è scelto i suoi parlamentari già assolutamente «a caso». Così il mondo intero ha potuto constatare come è andato l’esperimento. Non ci poteva essere maggior contributo al rafforzamento della democrazia rappresentativa. Il seggio parlamentare regalato al primo passante ha creato un bel minestrone indigesto e ingestibile con estremisti di destra di qua, filocomunisti di là, vetero-democristiani di su, antisemiti di giù, per non dire degli opportunisti e dei ministri esperti come i bambini di sei anni. Pronti irresponsabilmente a governare sistemi sempre più complessi. Ma per Grillo e per Casaleggio bastava che fossero rigidamente sotto il loro comando e spingessero i bottoni secondo gli ordini dei Capi. Roba che non sa solo «di antico», ma puzza di esperienze antidemocratiche novecentesche e di dittature subequatoriali. Basti pensare alla riproposizione di una espressione orrenda e antichissima come “Capo”.
Giornalista: Ma perché non parlare seriamente del Ponte Morandi, della città spezzata?
Grillo: «Cosa è una domanda o una supplica?».
Giornalista: Un giornalista non supplica mai.
Grillo: «Allora tu torni dal tuo direttore e gli dici che voglio 30 mila euro… Ma per il Secolo XIX faccio una tariffa speciale. Sono 30 mila senza l’Iva, dieci domande. Qualcuno deve pagare il mio tempo».
Giornalista: Be’ ma sul suo blog ci sono fior fiore di spot, anche dei traghetti…
Grillo: «Pagano il blog».
Giornalista: Ma rilascia fattura per l’intervista?
Grillo: «Ci mancherebbe altro».
Giornalista: Però sul ponte la città si aspetta che Beppe Grillo dica qualcosa.
Grillo: «Non insistere, servono 30 mila euro».
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