Gualtieri sollecitato a chiedere al Vaticano i 4/5 miliardi di ICI arretrata.
Carlo Troilo – giornalista, già capo ufficio stampa dell’IRI e di due ministri economici e direttore delle Relazioni Esterne della RAI, da 15 anni impegnato con l’Associazione Luca Coscioni, di cui è consigliere generale – manifesterà, venerdì 18 settembre, dalle 11 alle 13, di fronte al Ministero dell’Economia in via Venti Settembre – per chiedere che il ministro Gualtieri dia seguito alla sentenza della Corte Europea di Giustizia, che ha ingiunto al governo italiano di richiedere al Vaticano i 4/5 miliardi di ICI arretrato. Non ottemperando a quanto stabilito nella sentenza, l’Italia rischia fra l’altro una procedura di infrazione.
Già lo scorso anno Troilo si era fatto promotore di un appello per la laicità dello Stato e la riduzione dei privilegi economici della Chiesa Cattolica, subito fatta propria dalle maggiori organizzazioni laiche italiane, firmata da centinaia di esponenti del mondo della cultura e recepita in due mozioni della Camera e del Senato (primi firmatari, rispettivamente, Riccardo Magi e Riccardo Nencini).
Anche questo – dice Troilo – è un modo per celebrare i 150 anni di Roma Capitale e della caduta ( molto teorica) del potere temporale della Chiesa: una ricorrenza di eccezionale importanza, che si è cercato di “oscurare” fissando proprio per domenica 20 settembre le elezioni regionali e il referendum sul “taglio” dei Parlamentari, che avrebbero potuti tenersi in una delle altre tre domeniche del mese.
Come “ultim’ora” Troilo aggiunge: ho sentito che un miliardo del recovery fund verrebbe impiegato dallo Stato per spese antisimiche per edifici di culto. Se fosse vero – tenendo conto delle immani risorse finanziarie del Vaticano e della drammatica situazione di tanti cittadini italiani – sarebbe una vergogna nazionale.