di Professione reporter
[e.ma.: Finalmente una buona notizia: il povero palazzinaro Caltagirone, che era riuscito a far scrivere i collaboratori del suo Messaggero ricompensandoli con una miseria , ma tale da permettere loro di sopravvivere a pane ed acqua, sta tentando un esperimento che aprirà nuove vie al giornalismo italiano. Sulla base di studi scientifici prodotti da qualche università di paesi dove ancora persiste lo schiavismo, il palazzinaro, che prende copiosi finanziamenti pubblici, inaugura un nuovo corso che si fonda su un ragionamento ineccepibile: se un collaboratore riesce a scrivere nutrendosi a pane ed acqua, perché non proviamo a sottrargli il pane e vediamo se non diminuisce la qualità del prodotto? La Federazione nazionale della stampa, da anni complice degli editori, sta assistendo ammirata a questa prova, che se avesse successo potrebbe essere introdotta persino nel prossimo contratto nazionale.]
Il Messaggero aggiorna le tariffe da fame nel silenzio del sindacato
Sono le nuove tariffe imposte dal Messaggero di Roma di Francesco Gaetano Caltagirone ai collaboratori. Un listino tipo barba, capelli e shampoo. il giornalismo però non è solo fatto di un tanto a battuta sul computer. Può esserci qualità ed esclusività anche in 30 righe.
Il nuovo tariffario è prendere o lasciare.