Seguiamo da più di un anno con devozione la guerra dei due santi, presto surclassati dalla Padrona di casa trascinata in battaglia dal Leghista. Davvero un colpo basso. Che però gli si è ritorto contro. Perché la Padrona di casa è una Signora e, conosciuto meglio quel burino che la portava come Pellegrina per comizi, in piazze e balconi, o addirittura in Senato come se fosse una Scilipoti o una Casellati qualunque, si è schifata di un blasfemo simile e lo ha lasciato al suo destino, che probabilmente sarà quello di fare o il babysitter del Trota o il badante cambiapannoloni di Verdini il bancarottiere.
Erano quindi rimasti in gara solo San Gennaro e Padre Pio. Il primo si è dimostrato davvero irriconoscente. Giggino, per prendere la rincorsa e portare l’intero paese negli anni tremila, era arretrato fino al medioevo, si era baciato con libidine la teca del sangue del Santo, si era abbracciato con passione violenta il Cardinale… e invece s. Gennaro, da vero napoletano, ha dimostrato di non avere voglia di fare niente..
E così, quatto quatto, padre Pio, dal taschino di Conte, dove giaceva da sempre, senza darlo a vedere ammaestrava il suo devoto a fare salti mortali, a camminare sul filo, a osservare i due idioti straparlare. È lui il vero vincitore, non c’è dubbio, il frate un po’ truffatore e un po’ seduttore. (Non a caso i sondaggi lo mettono primo in classifica).
La lepre marzolina – giovedì 29 agosto 2019