Occasionata o programmata che sia, la vicenda della nave Jonio pone i senatori che votano sull’autorizzazione a processare Salvini per il sequestro di 177 persone sulla nave italiana Diciotti davanti alla scelta ineludibile se usare e negare la dignità umana o rispettarla sempre e comunque . Qui si vede il vero valore dei senatori o il loro squallore. Non c’è piattaforma Rousseau o fuga pilatesca dalla domanda in stile Conte, falso democristiano, che tenga.
Tutti gli articoli di Critica Liberale
“DIVERSAMENTE RENZIANO”
“L’Italia non funziona anche per colpa dei No al referendum” : così Zingaretti , mostrando tutta la sua approssimazione, coglie almeno 3 risultati:
1. Intestare a se stesso neosegretario del Pd la pesante sconfitta del referendum del 4 dicembre 2016 che segnò la fine politica di Renzi;
2. Offendere, non rispettandolo e mostrando di non aver compreso la lezione, i milioni di donne e uomini, moltissimi di centro sinistra, che a stragrande maggioranza hanno irreversibilmente bocciato con il No la strampalata e poco democratica riforma Renzi/Boschi;
3 .Allontanare dal suo partito che sbandiera il verbo “includere” e la parola “plurale” moltissime persone anche ben disposte, molte delle quali lo hanno votato alle recenti primarie. Complimenti !
LA DEMOCRAZIA DEI GRUPPUSCOLI E DEI NOMINATI
Il vecchio e indefesso costume della partitocrazia grande e minuscola di presentare liste di pseudocandidati ben poco candidi dopo oscurate riunioni in segrete stanze accessibili dai soliti noti in realtà ignoti agli elettori facendo trovare nelle urne un lenzuolino prefabbricato continua . Allontanando dalla politica quasi tutti se non la clientela di turno mentre i media si fanno strumenti di queste manipolazioni in cui merito passione competenza abnegazione rappresentatività empatia non contano nulla .
Continua la lettura di LA DEMOCRAZIA DEI GRUPPUSCOLI E DEI NOMINATI
ASSALTO AL PALAZZO DEI NORMANNI
Dovrà intervenire urgentemente Salvini, ministro degli Interni travestito questa volta da pupo siciliano. In Sicilia siamo alla vigilia di una vera rivolta. Il vicerè di Berlusconi, Micciché, presidente dell’assemblea regionale, ha assunto temerariamente una posizione radicalmente contraria alla maggioranza di centro destra. Ha osato dire: «Non sono disponibile a tagliare i vitalizi dei deputati regionali come ha fatto Fico alla Camera». E si fosse fermato qui… Presupponendo una resistenza a oltranza dei consiglieri regionali (pardon, deputati regionali) ha continuato con una vera e propria sfida: «Se l’Ars [Assemblea Regionale Siciliana] ritiene di fare così mi sfiduci». Un gesto così ardito non si vedeva dallo sbarco di Garibaldi. Le conseguenze saranno disastrose. Ovviamente la sfiducia a Miccichè è più che sicura. Fonti ben informate dicono che anzi è imminente un assalto armato a Palazzo dei Normanni: i deputati sono intenzionati ad usare persino la forza pur di abbattere i loro privilegi. La parola d’ordine è una sola: “VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE TAGLIARCI I VITALIZI”. “ANZI, CI VOGLIAMO DIMINUIRE IL NOSTRO SCANDALOSO STIPENDIO”. Refrattari da sempre alle loro prerogative, i deputati regionali sono davvero infuriati contro il presidente dell’Assemblea. Ma che gli è venuto in mente a Micciché di gettare dalla finestra la sua straordinaria carriera politica. Eppure lo capiamo. Al primo posto deve restare sempre il nobile principio della difesa dei vitalizi. Anche a costo di mettersi contro coloro che sono costretti ad incassarli.
NO ALL’INDIFFERENZA SULL’ATTACCO AI DIRITTI CIVILI
|
||||
|
CARDINALE PELL, MI SEMBRA INCREDIBILE CHE UN GIORNALISTA POSSA DIFENDERLO
USCITO IL N. 37 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI –
per scaricare il pdf clicca qui.
Sommario
la biscondola
7. paolo bagnoli, allarmi, o la democrazia viene uccisa
cronache da palazzo
5. riccardo mastrorillo, la moltitudine della disperazione
res publica
6. enzo marzo, il tradimento dei casaleggini e la «legge schifosa» (e un superato intervento di roberto fico)
7. roberto fico, «una legge schifosa», «parlamento esautorato»
10. andrea costa, mi-raggi verdi a roma
nota quacchera
9. gianmarco pondrano altavilla, repetita iuvant
l’osservatorio laico
12. giorgio salsi, abusi sessuali del clero
15. pierfranco pellizzetti, laicità alla fine del disincanto
la vita buona – l’osservatore laico
13. valerio pocar, maquillage fatto di sole parole
18. comitato di direzione
19. hanno collaborato
4-10-11-12-14-17-18. bêtise
IL POPOLO LI VUOLE…
redazione
Ripubblichiamo il curriculum di tre neo eletti nel governo regionale sardo così come è stato fornito da ilfattonline.it. C’è da ricordare che alla vigilia del voto il presidente della Commissione Antimafia aveva reso noto l’elenco di 8 IMPRESENTABILI.
3 DI QUESTI SONO STATI ELETTI DAL POPOLO SOVRANO…
SALVINI, MINISTRO EVERSIVO. COME “BUCARE” LA NOTIZIA
di enzo marzo
Le elezioni sarde possono essere liquidate in due battute. Sono solo la riconferma di una tendenza che si va affermando: Salvini vince anche se propone un Trota qualunque, il vecchio Pd evita il disastro se fa di tutto per far dimenticare che è rimasto ancora renziano o “diversamente renziano” e riesce a presentare una persona perbene, il M5s del trio Casaleggio –Grillo – Di Maio, inventori della democrazia diretta dall’alto e del “potere a ogni costo”, è destinato a fare la fine dell’”Uomo qualunque”. E se la merita tutta. Chiuso.
Ma i giornali hanno “bucato” la vera notizia delle elezioni sarde. Le hanno riservato uno striminzito accenno nelle pagine interne. Avrebbero dovuto scrivere: adesso abbiamo la prova provata che il nostro ministro degli interni è un politico sfacciatamente “eversivo” della legge e delle regole della democrazia. Vi sembra poco? (E non mi dite che ne avevate già il sospetto, perché non è una giustificazione).
Continua la lettura di SALVINI, MINISTRO EVERSIVO. COME “BUCARE” LA NOTIZIA
APPELLO DI GIURISTI PER Il RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI GLI INDIVIDUI
IN CHIUSURA IL PRIMO ELENCO DEI FIRMATARI
La Costituzione italiana, nel riconoscere i diritti inviolabili delle persone (art. 2) e la loro eguaglianza senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3), stabilisce che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale consuetudinario (art. 10). Tra queste vi è il divieto di respingimento di una persona verso un Paese dove sussista un serio rischio di essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani o degradanti.
La persona umana, in quanto tale, è protetta dalle convenzioni internazionali che obbligano al salvataggio in mare, come quelle per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS-Safety of Life at Sea, Londra, 1974), sulla ricerca e il salvataggio marittimo (SAR-International Convention on Maritime Search and Rescue, Amburgo, 1979) e sul diritto del mare (UNCLOS-United Nations Convention on the Law of the Sea, Montego Bay, 1982). In particolare, la Convenzione SAR reca un preciso obbligo di soccorso e assistenza delle persone in mare e il dovere di sbarcare i naufraghi in un posto sicuro.
IL LENINISMO DEL NUOVO MILLENNIO
di francesco pisarri
Il 3 aprile (16 per il calendario gregoriano) del 1917 Lenin appena arrivato alla stazione Finlandia di San Pietroburgo (rientrava dall’esilio in Svizzera) lanciava la parola d’ordine “tutto il potere ai soviet”. Sono le famose “tesi di aprile”. Il partito, sotto la sua inflessibile guida, si organizza secondo le linee del centralismo democratico e inizia la sua marcia per guidare quella che passera alla storia come “rivoluzione d’ottobre” o rivoluzione bolscevica.
Lenin cercava una forma efficace di democrazia diretta che portasse finalmente avanti e attuasse le richieste e i bisogni delle masse popolari (contadini, operai e soldati in primis). I primi soviet erano sorti nella rivoluzione del 1905 e avevano costituito la base del potere popolare in quella prima rivoluzione. Nello stesso tempo Lenin riteneva che un pugno di professionisti della rivoluzione, determinati e assolutamente uniti negli obbiettivi e nei metodi di lotta, avrebbe dovuto guidare la rivoluzione in nome del popolo per giungere ad un effettivo potere sovietico.
Da allora il conflitto Soviet-partito non farà che acuirsi e Lenin si vedrà costretto a privilegiare l’avanguardia rivoluzionaria – ovvero il partito – per portare avanti il processo rivoluzionario. Alla fine il partito estenderà il suo potere ed il suo controllo su ogni attività del nuovo stato, e di sovietico rimarrà solo il nome. I soviet in realtà saranno del tutto esautorati e di quell’esperimento di democrazia diretta non rimarrà traccia alcuna. Il centralismo democratico sarà di fatto svuotato di ogni aspetto democratico e sarà sostituito dal potere personale di una ristretta cerchia di funzionari di partito ovvero dal Politburo. Infine arriverà la dittatura staliniana ed una pietra tombale cadrà sulla rivoluzione
Da tutto il potere ai Soviet si è passati in pochi anni a tutto il potere al partito e quindi a Stalin e la sua cricca.
Ancora oggi qualcuno parla di democrazia “diretta” e di democrazia “popolare” ignorando, o peggio facendo finta di ignorare, di quante sconfitte sia lastricata questa strada, questa sì millenaria. Dalla polis sino ai giorni nostri.
Oggi nel nostro paese il Movimento 5 stelle
“DEMOCRAZIA DIRETTA” SINONIMO DI TRUFFA
Siamo molto soddisfatti per le votazioni operate sulla Piattaforma Rousseau, perché hanno definitivamente chiuso ogni discussione sulla “democrazia diretta”. Ringraziamo Casaleggio per aver chiarito in maniera così incontrovertibile che la democrazia diretta “alla M5s” è una vera e propria truffa, su cui paradossalmente dovrebbe indagare la Procura della repubblica. Si può rintracciare nell’ultima votazione su Salvini, che ha decretato la definitiva entrata del M5s nella Casta, il “combinato disposto” di tre “delitti”
Continua la lettura di “DEMOCRAZIA DIRETTA” SINONIMO DI TRUFFA
