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LA FUORIUSCITA DALLA CIVILTA’ CLASSICA

  di paolo fai

Anche se incredibile, pare sia vero che Matteo Salvini abbia fatto il liceo classico. In tutta evidenza, ha male appreso i valori fondamentali della cultura greca, che dell’ospitalità e dell’accoglienza facevano la loro gloria e il loro motivo di vanto.

Non invito il vicepremier e ministro degli Interni a leggere, se non lo ha fatto al liceo, il canto VI dell’Odissea, con l’episodio della giovane Nausicaa che, davanti al malconcio Odisseo naufrago, non esita a condurlo al palazzo, dal padre Alcinoo, il re dei Feaci, promettendogli ospitalità. La lettura resta un’attività solitaria e per niente populistica, che non scatenerebbe lo tsunami del web. Attento come è alle reazioni dei social, Salvini farebbe bene, allora, a scendere a Siracusa, dove in questi giorni, al Teatro greco, vengono messe in scena, per il 54° ciclo delle rappresentazioni classiche organizzato dall’Inda, l’Edipo a Colono di Sofocle e l’Eracle di Euripide, in cui, dopo i protagonisti omonimi delle due tragedie, campeggia Teseo, il leggendario re di Atene.

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PERCHÉ’ RENZI E’ EVERSIVO

di paolo fai

Se è vero quanto asseriva George Steiner, nell’Introduzione di uno dei suoi libri migliori (ma si potrà mai fare una classifica di qualità tra la produzione scientifica di Steiner?), «La lezione dei maestri», che «le arti e gli atti dell’insegnamento sono, nel senso proprio di questo termine abusato, dialettici», perché «il maestro impara dal discepolo ed è modificato da questa interrelazione in quanto essa diventa, idealmente, un processo di scambio», è anche vero che, senza l’impulso magisteriale, le potenzialità responsive del discepolo rimarrebbero allo stato di latenza.

Che le cose stiano così, ne è prova l’impeccabile intervista che Gustavo Zagrebelsky ha rilasciato a Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano” (martedì 1 maggio 2018, pp. 4-5) sulla situazione politica di questi giorni, sullo stallo istituzionale dovuto alle difficoltà di fare un governo da parte di Di Maio per il veto posto da Renzi a qualsiasi forma di dialogo con i 5Stelle.

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