Archivi categoria: pensiero del giorno

IL CASO BUSSERÀ ALLA PORTA DELLA TUA GIUSTIZIA?

di angelo perrone

Il sorteggio al CSM è l’antitesi del buon senso. Provereste a sorteggiare il capitano della Nazionale tra tutti i calciatori o il direttore d’orchestra tra tutti i musicisti? Nemmeno nel circolo dei bocciofili sotto casa, affideremmo al caso compiti importanti. La selezione si basa su merito, consenso e accountability.

Perché occuparsi del sorteggio: una questione che ti riguarda

 A te, la riforma costituzionale che introduce il sorteggio per eleggere una parte dei membri dei CSM (Consiglio Superiore della Magistratura: saranno due al posto di uno) può sembrare lontano dai tuoi interessi quotidiani. Le parole di propaganda, spesso infarcite di bugie e inesattezze, rischiano di nascondere il vero oggetto del contendere. Fatto sta che il Parlamento ha impegnato risorse e tempo per modificare la nostra Costituzione proprio per questo. Continua la lettura di IL CASO BUSSERÀ ALLA PORTA DELLA TUA GIUSTIZIA?

L’abbandono dei poveri: la sentenza Usa che interroga l’Italia sull’indebolimento della giustizia

di angelo perrone

Negli Stati Uniti, la Corte Suprema ha legittimato (in una delle sue recenti pronunce) lo stop al finanziamento di programmi di sostegno per i poveri (i buoni spesa), voluto dal presidente Donald Trump. La notizia offre l’occasione per una riflessione amara. Anziché proteggere la fascia debole e derelitta della società, la politica sembra accanirsi contro i poveri, trasformandoli in numeri sacrificabili sull’altare di scelte ideologiche. Continua la lettura di L’abbandono dei poveri: la sentenza Usa che interroga l’Italia sull’indebolimento della giustizia

Femminicidio e alibi del DNA: i rischi della genetica nelle scelte della politica

di angelo perrone

Suscitano incredulità e sconcerto le parole del ministro Carlo Nordio alla Conferenza internazionale contro il femminicidio. L’uomo accetta la parità con la donna, ma nel suo “subconscio il codice genetico trova sempre una certa resistenza”.

Sembra quasi una citazione tratta da un manuale di biologia ottocentesca, non il contributo di un ministro in un dibattito cruciale sulla violenza di genere.

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Invalidità per 50 euro: l’indifferenza dietro l’aggressione della baby gang

di angelo perrone

Cinquanta euro e una vita segnata: una sproporzione che riflette il fragile equilibrio dei nostri valori. La notizia dell’aggressione subita da un ragazzo a Monza, accoltellato da una baby gang e lasciato invalido per un bottino irrisorio, non è un semplice fatto di cronaca. Ci interroga piuttosto sull’indifferenza degli aggressori, che i giudici hanno amaramente evidenziato. Il disinteresse verso la sofferenza inferta alla vittima è un segno amaro della nostra contemporaneità. Continua la lettura di Invalidità per 50 euro: l’indifferenza dietro l’aggressione della baby gang

Illazioni contro i giudici: il pretesto per riforme decisive

di angelo perrone

Non è un’accusa diretta. Ma qualcosa di più subdolo e insidioso, che lavora sottotraccia e deforma nel tempo la percezione della realtà. È l’ombra del sospetto, che mina la fiducia delle persone.
È quanto accaduto anche di recente, con le affermazioni del Sottosegretario Alfredo Mantovano sulle presunte “Procure forti” che influenzerebbero i Giudici per le Indagini Preliminari (GIP).
Una affermazione grave e priva di prove, che insinua dubbi sull’imparzialità dei GIP, i garanti dei diritti dei cittadini contro gli eccessi della Procura. Affermare senza evidenze che siano condizionati equivale a dire che un arbitro sia corrotto senza dimostrarlo.

Il peso dell’accusa senza prova
Chi accusa deve provare. Ma in politica sembra non valere. Imputare ai Pm influenze indebite senza fatti concreti mina la fiducia delle persone nello Stato. L’imparzialità giudiziaria non è un’opinione, ma un principio costituzionale. Prima di parlare di riforme, si dovrebbero fornire prove; altrimenti, le parole restano insinuazioni, illazioni. Continua la lettura di Illazioni contro i giudici: il pretesto per riforme decisive

Stop al ponte, attaccare l’arbitro per non contare i falli

di angelo perrone

La frenata al progetto del ponte sullo stretto, imposta dal mancato visto di legittimità della Corte dei Conti, ha provocato l’innalzamento di un muro retorico: l’accusa di “invasione di campo”. Anziché affrontare i rilievi contabili, dimostrandone l’infondatezza, il controllato accusa il controllore, pretendendo così di rovesciare l’onere della prova. Una trappola.

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Misurare il vento, ignorare il naufragio. E i cittadini aspettano

di angelo perrone

Siamo nel paradosso. La giustizia italiana, pur navigando in un sistema dato per spacciato, ha già superato in anticipo gli obiettivi del PNRR sull’arretrato: ridotto del 95% nel civile e del 25% nel penale. Questo risultato non è frutto di un magico deus ex machina, a dispetto della retorica che accusa gli scansafatiche.

Eppure, a guardar bene, la performance è un fuoco di paglia. L’ingranaggio non è lubrificato, è logorato dalla carenza cronica di tutto. Continua la lettura di Misurare il vento, ignorare il naufragio. E i cittadini aspettano

Miss alla Casa Bianca, la sfilata delle vanità

di angelo perrone

In un’epoca che richiederebbe la lucidità di Machiavelli e l’integrità di Cicerone—con Gaza e l’Ucraina che bruciano—l’America risponde con audacia. La notizia che Donald Trump stia allestendo la sua corte alla Casa Bianca con uno stuolo di collaboratrici, senatrici, procuratrici e ministre, selezionate anche tra ex Miss di concorsi di bellezza farebbe sorridere, se non confermasse un’irrimediabile mancanza di serietà.

Mentre la geopolitica affronta i nodi della sopravvivenza, l’unica preoccupazione reale sembra essere l’estetica del potere. La “serietà” è un concetto obsoleto, quasi un fastidio plebeo. L’unica cosa che conta è l’immagine e il tratto trionfale. Continua la lettura di Miss alla Casa Bianca, la sfilata delle vanità

Ostaggi liberati: il prezzo amaro della forza e l’ombra della propaganda

di angelo perrone

La liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza sono un raggio di luce dopo mesi di orrore. Tuttavia, non possiamo confondere la gioia con la certezza di una pace sicura. Al contrario, questo traguardo è stato raggiunto a un prezzo etico e umano insostenibile, un esito che evidenzia quanto il percorso verso una pace vera sia in salita, considerando il modo cruento con cui siamo giunti a questo punto e il carattere dei protagonisti.

Questa liberazione è l’epilogo di una strategia che ha imposto la supremazia di Israele attraverso una forza schiacciante. Israele ha dimostrato di essere una potenza temuta, mirando a indebolire sistematicamente i sostenitori e le reti di Hamas – da Hezbollah in Libano all’Iran e al Qatar – e neutralizzando i capi del movimento. Il governo Netanyahu, nel corso di due anni, ha esercitato la forza non solo per reagire all’eccidio del 7 ottobre ma anche per raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione fisica dei palestinesi innocenti dai loro territori, distruggendo il sogno di una pace fondata sul principio “due popoli in due Stati”. Continua la lettura di Ostaggi liberati: il prezzo amaro della forza e l’ombra della propaganda

Nordio e lo strazio dello stile istituzionale

di angelo perrone

La frase del ministro della Giustizia Carlo Nordio, «Dai giudici strazio delle norme», pronunciata nel contesto del diniego dell’autorizzazione a procedere contro sé stesso, Piantedosi e Mantovano nel caso Almasri, denota una singolare carica polemica.

Un termine così violento come «strazio» per descrivere quella che è per lui un’interpretazione giuridica errata tradisce mancanza di misura istituzionale: sono parole sorprendenti per la più alta carica del dicastero. Nordio eleva il disaccordo sulla valutazione dei giudici ad accusa di distruzione della legge, un linguaggio emotivo e viscerale che deraglia dai binari del confronto tecnico-legale in una vicenda che oltretutto lo riguarda personalmente. Continua la lettura di Nordio e lo strazio dello stile istituzionale

Ilaria Salis e l’immunità: il voto che difende la legge

di angelo perrone

Il voto del parlamento europeo, che ha confermato l’immunità parlamentare di Ilaria Salis, respingendo (seppur per un solo voto: 306 a favore, 305 contrari, 17 astenuti) la richiesta delle autorità ungheresi di procedere nei suoi confronti, trascende il caso specifico. Questa decisione non è un atto di protezione individuale. È piuttosto il riconoscimento della supremazia dello Stato di diritto; un atto di fede nella legge e nei principi fondamentali dell’Unione Europea. Continua la lettura di Ilaria Salis e l’immunità: il voto che difende la legge