Nel silenzio totale dei telegiornali sui dati elettorali veri si sta celebrando il trionfo di Salvini (da segnalare particolarmente la Maratona di Mentana dove la faziosità ha raggiunto limiti indecenti per dei giornalisti). Noi commenteremo domani, oggi facciamo solo notare che forse sarebbe utile leggere le cifre date dal Ministero dell’Interno (hanno sempre un testa durissima). I numeri parlano chiaro: dalle ultime elezioni europee della fine di maggio la Lega di Salvini in Umbria ha perduto 17.045 voti, l’1,23% sui votanti e ben il 3% sugli aventi diritto.
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In difesa dello scontro sulle poltrone
di riccardo mastrorillo
Ripartiamo da Einaudi e dal già citato resoconto della seduta dell‘8 gennaio 1947, della prima Sezione della seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione
Ora, i programmi possono essere formulati da chiunque, e non si distinguono mai l’uno dall’altro: badando ad essi non si costruisce niente. Se v’è una costruzione solida, essa dipende dalle persone che rappresentano il programma e vogliono attuarlo. Figurarsi che soltanto con una votazione fatta su un programma si possa assicurare stabilità al Governo, è figurarsi qualcosa che può stare sulla carta, ma che non ha alcun rapporto con la realtà.
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DA UN GOVERNO ALL’ALTRO, E POI, SE SON ROSE, FIORIRANNO!
di enzo palumbo
Ho ascoltato con attenzione le dichiarazioni rese ieri all’aula del Senato dal Presidente del Consiglio Conte, e devo dire che non mi ha affatto sorpreso la puntigliosa elencazione di tutte le slabbrature istituzionali e costituzionali che il suo vice-premier Salvini ha collezionato nei 14 mesi del governo che mi ostino a chiamare “pentaleghista”, piuttosto che “giallo-verde”, posto che nessuno dei due colori si addice a quei partiti: il giallo è il tradizionale colore dei liberali, che col M5S non hanno mai avuto nulla a che fare, e il verde è il tradizionale colore degli ecologisti, nessuno dei quali oserebbe militare nella Lega. Continua la lettura di DA UN GOVERNO ALL’ALTRO, E POI, SE SON ROSE, FIORIRANNO!
PER FERMARE IL DISEGNO DI SALVINI, UNA STRADA CI SAREBBE!
di Enzo Palumbo
Siccome non ho mai simpatizzato con le riforme costituzionali di Matteo Renzi, che anzi ho avversato per quel poco o tanto che ho potuto, non posso essere accusato di partigianeria se, almeno in quest’occasione, affermo che Renzi abbia detto la cosa giusta, anche se temo che finirà per fare la cosa sbagliata, rompendo il PD proprio nel momento in cui dovrebbe essere più unito che mai; a rompere c’è sempre tempo! Continua la lettura di PER FERMARE IL DISEGNO DI SALVINI, UNA STRADA CI SAREBBE!
GREGORETTI: DEVE INTERVENIRE L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA.
a cura del Coordinamento per la democrazia costituzionale – con una postilla di Emilio Zecca
Dal 26 luglio a bordo della nave “Gregoretti” della Guardia Costiera italiana sono trattenuti 115 naufraghi che la Guardia Costiera ha salvato, adempiendo con dignità ed onore al proprio principale compito istituzionale: la tutela e la salvaguardia della vita in mare.
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QUATTRO QUESTIONI PESANTI COME MACIGNI (QUANDO LE RISPOSTE?)
Testo integrale dell’intervento di Parrini, del Pd , 24 luglio 2019, su Moscopoli
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. È iscritto a parlare il senatore Parrini. Ne ha facoltà.
PARRINI (PD). Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, prima di tutto la ringrazio per aver risposto affermativamente alla richiesta di un’informativa in Aula, avanzata dal Gruppo Partito Democratico e dal nostro presidente Marcucci. La ringrazio per questo, con molto rispetto.
Non posso però ringraziarla per le parole che ha detto oggi, parole che a nostro giudizio sono in parte evasive e in parte affette da scopi palesemente diversivi. Lo sforzo che lei ha profuso per parlare d’altro e non dell’oggetto dell’informativa è ammirevole sul piano dell’impegno fisico ma è disdicevole sul piano politico. (Applausi dal Gruppo PD).
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EMERGENZA NAZIONALE
di enzo marzo
Finalmente abbiamo raggiunto e superato in inciviltà gli Stati Uniti e Iran e la Cina. Abbiamo introdotto la pena di morte, e non per gravi reati ma anche per il furto. E dato che siamo furbi come al solito, lo Stato risparmia anche sulla siringa letale perché affida l’esecuzione ai singoli privati, che vengono ricompensati dalla solidarietà personale del ministro dell’interno. Reiterata.
Ormai il culto della Illegalità ha la sua messa quotidiana. La colpa è del segretario della “Lega Sempre Più Fogna”? Certamente. Ma perché l’opinione pubblica non reagisce? Perché i 5stelle si fanno complici? Perché la magistratura non indaga per istigazione a delinquere? Perché i Direttori dei tre-quattro maggiori quotidiani italiani non scrivono un editoriale di prima pagina per aprire una questione di emergenza nazionale: di giorno la Lega Ladrona difende i suoi bancarottieri fraudolenti e qualche suo pezzogrosso che viene arrestato per corruzione, tangenti ecc. ecc, e di notte legittima quegli assassini che vanno sparando a freddo su qualche ladruncolo?
PENSIERINI POST-ELETTORALI: TRA GLI INDIFFERENTI VERSO L’EUROPA E GLI IDIOTI MASOCHISTI (ALLEGATA LA TABELLA A CURA DI RICCARDO MASTRORILLO SUI RISULTATI IN TERMINI ASSOLUTI)
di enzo marzo
Una settimana fa abbiamo fatto notare che in questa occasione la scheda era unica ma il valore del voto era duplice: valeva sia per l’Europa sia come sondaggio ufficiale per la politica italiana.
È proprio il voto “europeo” a darci la più importante vittoria e la più importante sconfitta. Il tanto strombazzato tsunami che avrebbe dovuto travolgere l’Unione europea (che responsabilità hanno avuto i media in questo!) si è rivelato un ruscelletto: l’assalto dei sovranisti è clamorosamente fallito, nonostante gli aiuti ricevuti, finanziari e politici, da Putin e da Trump nel tentativo, per ora non riuscito, di schiacciare l’Europa nella competizione mondiale, e soprattutto nella neocolonizzazione dell’Africa. L’Ue è più forte di prima, non tanto per i numeri acquisiti quanto perché parallelamente al mezzo fiasco dei nazionalisti si è registrata una novità di dimensioni storiche: la maggioranza resta salda nonostante l’arretramento del Ppe e soprattutto dei socialisti (nei maggiori paesi europei come Inghilterra, Francia e Germania). Il che vuol dire che l’Europa ha dimostrato la capacità di saper aprire o rafforzare nuove fucine politiche, e quindi di sapersi rinnovare.
pensierini elettorali: tra i barbari e i barberini
di enzo marzo
Questa campagna elettorale, cominciata da più di un anno, sta finalmente alle battute finali. Con un record difficile da superare. Non si erano mai visti tanti e così rapidi mutamenti di idee, di fronti, di risse con i presunti amici. Per strappare qualche voto in più. Queste elezioni europee hanno assunto inoltre la caratteristica sempre più accentuata di grande sondaggio, finalmente veritiero e certificato ufficialmente, sui rapporti di forza all’interno di ciascun paese. Ma soprattutto in Italia. Ciò rende ancora più difficile la scelta all’elettore che avrà in mano una sola scheda elettorale ma dovrà conciliare due logiche non coincidenti.
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POPPER E L’INTOLLERANZA VERSO GLI INTOLLERANTI
[nella foto: francesco polacchi, responsabile della casa editrice Altoforte, che espone le sue idee insieme con alcuni intellettuali di Casa Pound]
di enzo palumbo
Mattia Feltri, che è un acuto osservatore delle cose italiane, riferendosi alla vicenda dell’esclusione della casa editrice Altoforte dal Salone di Torino, nel darci il buongiorno su La Stampa dell’11 maggio, ha fatto ricorso al noto paradosso di Popper, per il quale, detto in pillole, se siamo tolleranti cogli intolleranti, l’intolleranza vincerà.
Messa in questi termini semplificati, il ragionamento di Feltri lo porta a concludere che in tal modo finisce per attivarsi quella che chiama “la dinamica dell’intolleranza”, per cui “se sei intollerante con l’intollerante, a tua volta diventi intollerante e qualcun altro sarà autorizzato all’intolleranza contro di te”.
Per la verità, il paradosso di Popper è un po’ diverso rispetto alla semplificazione che si usa farne, perché non postula, sempre e comunque, l’intolleranza verso gli intolleranti, ma censura soltanto la tolleranza “illimitata”: “La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.”
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IL POPOLO LI VUOLE…
redazione
Ripubblichiamo il curriculum di tre neo eletti nel governo regionale sardo così come è stato fornito da ilfattonline.it. C’è da ricordare che alla vigilia del voto il presidente della Commissione Antimafia aveva reso noto l’elenco di 8 IMPRESENTABILI.
3 DI QUESTI SONO STATI ELETTI DAL POPOLO SOVRANO…
APPELLO DI GIURISTI PER Il RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI GLI INDIVIDUI
IN CHIUSURA IL PRIMO ELENCO DEI FIRMATARI
La Costituzione italiana, nel riconoscere i diritti inviolabili delle persone (art. 2) e la loro eguaglianza senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3), stabilisce che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale consuetudinario (art. 10). Tra queste vi è il divieto di respingimento di una persona verso un Paese dove sussista un serio rischio di essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani o degradanti.
La persona umana, in quanto tale, è protetta dalle convenzioni internazionali che obbligano al salvataggio in mare, come quelle per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS-Safety of Life at Sea, Londra, 1974), sulla ricerca e il salvataggio marittimo (SAR-International Convention on Maritime Search and Rescue, Amburgo, 1979) e sul diritto del mare (UNCLOS-United Nations Convention on the Law of the Sea, Montego Bay, 1982). In particolare, la Convenzione SAR reca un preciso obbligo di soccorso e assistenza delle persone in mare e il dovere di sbarcare i naufraghi in un posto sicuro.