USCITO IL N.165 DEL “NONMOLLARE” con il supplemento “GLI STATI UNITI D’EUROPA” n. 45 – SCARICABILI GRATIS QUI

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NONMOLLARE n. 165
Sommario

editoriale
03. enzo marzo, ora o mai più
05. pier virgilio dastoli, appello per un umanesimo militante
#stiamounitiineuropa
07. pier virgilio dastoli, appello alla mobilitazione
rabbia e disgusto 7
11. enzo marzo, i tre minuti fatali
la biscondola
12. paolo bagnoli, il raggio dell’avvenire
astrolabio
13. silvja manzi e carmelo palma, i signori delle tessere – la parabola di piùeuropa è un fallimento storico della scuola radicale e pannelliana – con notarella di e.ma.
17. martina vetritto, legalizzare la libertà di scelta
cronache da palazzo
16. riccardo mastrorillo, l’incantamento atomico
la vita buona
19. valerio pocar, coppie anziane, coppie giovani
lo spaccio delle idee
21. angelo perrone, l’intolleranza del potere
24. andrea bitetto, j.d. vance e our lady the common law- (non c’entra nulla il woke: la common law è una gran lady)
25. ettore maggi, la rivincita di dugin
27. comitato di direzione
27. hanno collaborato
in vetrina
31. vittorio zincone, matteotti. dieci vite

SUPPLEMENTO “GLI STATI UNITI D’EUROPA” n. 45
Indice
editoriale
05 – giovanni vetritto, fate qualcosa!
lo stato dell’unione
07 – sergio vasarri, nello spirito federativo la matrice comune del pluralismo identitario e culturale europeo
10 – raffaele torino, non c’è più tempo da perdere. per un processo costituente hic et nunc
13 – niccolò rinaldi, l’assedio dell’europa come il suo specchio
17 – federico castiglioni, la difesa europea non ha bisogno di futuro ma di presente
19 – arvea marieni, per la sovranità digitale e la sicurezza dell’UE
27 – giovanni vetritto, europa, coesione o mancette?
31 – hanno collaborato

ORA O MAI PIÙ

di enzo marzo

28 febbraio 2025: alla Casa Bianca si consuma il giorno più disonorevole e turpe della storia degli Stati Uniti. Le vicende dell’ultimo secolo non ci hanno fatto mancare esempi di giornate simbolo della scelleratezza umana. Viene in mente subito il 23 agosto 1939, la giornata dell’accordo rossobruno tra i due totalitarismi, comunista e nazista, per spartirsi l’Europa Orientale, che fu anche l’origine della Seconda Guerra mondiale. Fu firmato sotto un dipinto tragico, “Isola dei morti” di Böcklin, significativo preannuncio di ciò che sarebbe avvenuto negli anni successivi. Ci furono giovani comunisti francesi che si suicidarono non sopportando il disonore di uno Stalin che si alleava con Hitler. Le foto dell’epoca immortalano la compostezza dei protagonisti di quell’evento, come se avvertissero la tragicità delle sue conseguenze sull’esistenza di centinaio di milioni di esseri umani. È trascorso un secolo, nello Studio Ovale Trump ha perpetrato lo spettacolino simbolo del suo tradimento di tutti i valori liberaldemocratici, di tutte le alleanze, di tutti gli sforzi del suo stesso paese per difendere la libertà dell’Ucraina, e lo ha fatto vedere in mondovisione ostentando arroganza e volgarità al loro ultimo stadio. (1) Se l’abilità di un venditore di pentole si misura dal numero di pentole che riesce a spacciare, quello di Trump e del suo scagnozzo Vance è stato un catastrofico disastro. La sua trappola da maramaldo, agli occhi del mondo intero, ha dato vita a due figure esemplari: un “eroe”, che pur avendone l’occasione tre anni fa rifiutò di abbandonare il suo paese aggredito e che ora implora solo sicurezza per il suo popolo, e un “delinquente” che ribalta la politica del suo paese per rubare al “debole” le sue “terre rare” e spartirsele col “nemico” divenuto complice. Ecco una bella coppia di sciacalli. Il tutto esibito senza un’ombra di vergogna.

La “sostanza” della politica trumpiana si è completata con una “forma” aggressiva quanto triviale, ma già c’era stata tutta il 24 febbraio nel voto all’ONU sulla Risoluzione a favore dell’Ucraina, dove gli Usa trumpiani hanno ribaltato la loro politica e hanno votato contro in 18, assieme alla Russia, alla Corea del Nord e a un mazzetto di paesi canaglia protetti da Putin. Cina e India astenuti. Mai gli Usa sono stati così isolati e così in cattiva compagnia. Quindi, aldilà di tutti gli insulti, prima e dopo l’incontro a Washington, la sostanza si era manifestata assai chiaramente. Nello Studio Ovale è diventata solo irreversibile. Trump si è iscritto ufficialmente nella schiera dei “nemici” di Kiev. Ma non si è accorto che la trappola del 28 febbraio sancisce ovviamente la fine del ruolo degli Usa nella trattativa Russia-Ucraina. Le due controparti devono assolutamente mettersi al tavolo della pace al più presto, ma Trump con tutta evidenza non può sedersi dalla parte dell’Ucraina, avendo sposato le ragioni di Putin e l’equiparazione tra pace e resa senza sicurezza. D’altronde Putin saprà benissimo che un accordo con Trump sulla pelle dell’Ucraina è sì facilmente raggiungibile ma sarebbe inefficace perché difficilmente realizzabile senza l’assenso dell’Ucraina. Se Trump verrà invitato dall’autocrate russo potrà al massimo sedersi di fronte a Zelensky, accanto a Putin. Ma chi si siederà accanto all’ucraino?

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APPELLO PER UN UMANESIMO MILITANTE

di pier virgilio dastoli

Ciò che oggi sarebbe necessario è un umanesimo militante, che si saturi della convinzione che il principio della libertà, della tolleranza e del dubbio non deve lasciarci sfruttare e sorpassare da un fanatismo che è senza vergogna e senza dubbi. Se l’umanesimo europeo è diventato incapace di una gagliarda rinascita delle sue idee; se non è più in grado di rendere la propria anima consapevole di sé stessa in una pugnace alacrità di vita, andrà in rovina e ci sarà una Europa il cui nome non sarà più che un’espressione storica e da cui sarebbe meglio rifugiarsi nella neutralità fuori dal tempo” (Thomas Mann, Achtung Europa 1938).

Così scriveva Thomas Mann agli Europei alla vigilia della deflagrazione della Seconda Guerra Mondiale mentre era andata in scena la vergogna degli accordi di Monaco fra Neville Chamberlain, Eduard Daladier, Adolf Hitler e Benito Mussolini che – in assenza dei rappresentanti della Cecoslovacchia  – aprirono una strada su cui Francia e Regno Unito erano convinti di aver ottenuto una pace duratura accontentando le mire espansionistiche del Terzo Reich nei territori cecoslovacchi di lingua tedesca che invece dettero vita ad una guerra di conquista nazifascista su tutto il continente europeo.

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l’assassino torna sul luogo del delitto. 4

di enzo marzo

È assolutamente inutile che l’Unione Europea sieda al tavolo delle trattative per chiudere “la guerra di aggressione ucraina alla Russia”. Trump è più che sufficiente, non viene dalla politica ma dai traffici commerciali. È un vero furbacchione. Non è uno di quei politici rincitrulliti della Vecchia Europa. Per capirsi, di quei politici che discendono da Chamberlain e Daladier. Lo so, anche il Presidente americano forse non è il più adatto. Lo so che le sue aziende hanno fatto bancarotta per ben sei volte, lo so che lo Sceriffo ha un suo modo di trattare che molti potrebbero giudicare masochista perché ancora prima della negoziazione offre già il doppio di quello che chiede l’altro contraente e maciulla i suoi alleati, per poi chiudere quando si è assicurato la débâcle assoluta. Se ci fosse stato lui a Yalta al posto di Roosevelt, i sovietici starebbero ancora ad abbeverare i loro cavalli nella Senna. Però il Dio americano ha voluto così.

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i magnifici diciotto. 2

di enzo marzo

Ci è venuto dall’America, il v.sceriffo Vance, per rimproverarci dei nostri perduti valori. E per dare il suo appoggio ai neonazisti tedeschi. Oramai il trionfo di Trump ha scagliato gli USA nel passato remoto dei valori civili e politici. E paradossalmente proprio loro ci rinfacciano quella cancel culture che hanno partorito per primi. Così sono precipitati nel caos mentale: sognano Marte e si comportano da bovari violenti, sono trasmigrati dal Federalist a un film western di serie C.

Che pena per quella quasi metà degli americani che ancora sanno apprezzare la differenza tra Luther King e quel bestione tatuato da sciamano con le corna che ha dato l’assalto a Capitol Hill, e subito graziato dallo Sceriffo… Quella “quasi metà” che, se pensa a una figura di sceriffo, immagina un severo Gary Cooper che fa rispettare la legge e non un delinquente comune e golpista che, come primo atto di potere, grazia dei criminali della sua stessa pasta che hanno sulla coscienza vari cadaveri.

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Sommario
appello
03. raphaël glucksmann, a kyjiv il 24 febbraio l’europa dimostri di essere sovrana e padrona del proprio destino
cosmopolis
04. giovanni perazzoli, tutti i populisti e gli autocrati contro l’europa – come il neoliberismo u.s.a ha partorito il suo contrario
la biscondola
08. paolo bagnoli, un gradasso farà esplodere il mondo?
rabbia e disgusto 1
09. enzo marzo, spose in calore
gli stati uniti d’europa
10. riccardo mastrorillo, la fine dell’europa
astrolabio
12. angelo perrone, il futuro non è solo nel passato: storie di coraggio e visione
la vita buona
14. valerio pocar, dispotismo non illuminato
16. comitato di direzione
16. hanno collaborato

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