di tebaldo di navarra
La notizia che Clooney vende la sua villa a Laglio sul Lago di Como potrebbe essere confinata nel pettegolezzo dei rotocalchi. Invece, per gli oriundi e soprattutto per gli stranieri che hanno la seconda casa in Italia, è una cosa seria. Burocrazia e fisco non solo sono esosi ma non sempre chiari fino ad arrivare al paradosso di Roberto Benigni e Massimo Troisi che alla fine della scena mandano la parolaccia liberatoria al gabelliere. L’Italia dovrebbe avere – da Paese della Unione europea – un livello di civiltà nelle relazioni umane in generale dando servizi pubblici e chiedendo una equa contropartita agli utenti. Invece non è così. La previdenza e il servizio sanitario pubblico sono a dei livelli così bassi che il contribuente dovrebbe chiedere molti soldi indietro delle tasse pagate. George Clooney è un noto attore che ha valorizzato il turismo nell’area del Lago di Como dove l’ambiente e la bellezza creano una cornice di sogno. Eppure non c’è corrispondenza tra il bello della natura e il brutto della cosa pubblica a prescindere dai colori politici che si alternano nelle amministrazioni locali e al governo.
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