di enzo marzo
Ieri, giovedì 20 gennaio, il “Corriere della sera” ha scritto la pagina più buia della sua storia. A pag. 7 è apparsa una pagina ad personam di propaganda spudorata (e persino ridicola) a favore di Berlusconi presidente della Repubblica. L’identica pagina già era stata pubblicata su quel giornale truffaldino che è “il Giornale” di Berlusconi Paolo (truffaldino perché aggira di fatto la legge che proibisce la proprietà di quotidiani a coloro che sono proprietari di concessioni statali, come è Berlusconi Silvio; ma con evidenza il pregiudicato Berlusconi Silvio “prescinde” dalle leggi). Persino la propaganda occulta dei tempi del “Corriere” in mano alla P2 fu meno grave perché, appunto, “occulta”. Il “Corriere” di Cairo-Fontana, al contrario, ha violato tutte le regole deontologiche e di buon gusto sfacciatamente. Entrare a gamba tesa nella campagna quirinalizia con un inserto pubblicitario e un furbesco “combinato disposto” con altri articoli e fotografie corrive è un’offesa ai lettori, al giornalismo, agli stessi giornalisti che lavorano al “Corriere”, ed è uno sfregio alla storia di quello che era il più autorevole quotidiano italiano. È molto grave che il Direttore Fontana, com’era suo diritto e dovere, non abbia impedito questo scandalo, assumendosene la responsabilità. Ma i tempi di Albertini e di Ottone sono distanti anni luce. Però è altrettanto avvilente che il sindacato interno pensi di cavarsela con una blanda lettera al Direttore e non si renda conto della violazione deontologica e persino dell’erosione del “capitale” morale e anche economico del giornale.
P.s. del 22-1-2022: Al secondo giorno dalla scandalosa pubblicazione, il Direttore ha risposto: “Cari colleghi, la pubblicità di cui parlate nel vostro messaggio rispetta tutte le regole stabilite negli accordi tra direzione, sindacato e azienda per la pubblicazione delle inserzioni pubblicitarie”. Come risponderà il Comitato di redazione? Secondo me digerirà il rospo e continuerà a farsi complice delle quotidiane violazioni del contratto nazionale di lavoro in tema di pubblicità e di correttezza professionale. E il Corriere persisterà a uscire pieno zeppo di pubblicità redazionale. Alla faccia dei lettori.
ALLEGHIAMO IL SERVIZIO PUBBLICATO DA “PROFESSIONE REPORTER” DI ANDREA GARIBALDI SULLO STESSO ARGOMENTO
PROTESTE AL CORRIERE: PUBBLICITÀ DI BERLUSCONI ACCANTO ALLE NOTIZIE SUL QUIRINALE – 20 Gennaio 20220
Si discute nei corridoi di via Solferino 28. Sull’Avviso a pagamento (scritto in caratteri minimi) a tutta pagina di Silvio Berlusconi, edizione di giovedì 20 gennaio. Il Comitato di redazione ha scritto al direttore Luciano Fontana, per chiedere ragione e chiarimenti.