di Luciano Belli Paci
La presa di distanza dall’antisemitismo risale ad Almirante, che pure era stato segretario di redazione de “La Difesa della Razza” e poi esponente della RSI. Il MSI, che era nato antiamericano e filoarabo, si era convertito nel corso dei decenni in partito filoccidentale e ammiratore di Israele. Ed aveva inaugurato con astuzia un’operazione politica che si è perfezionata solo molti anni dopo, con le formazioni post-missine: quella di enucleare il capitolo antiebraico dalla complessiva storia del fascismo, in modo tale da esibire una sempre più veemente condanna di quel crimine estremo, guadagnarsi titoli di presentabilità e al tempo stesso disseminare il messaggio subliminale secondo il quale il resto del fascismo – se non fosse stato per quel cancro, peraltro di importazione – non sarebbe stato poi così male.