di riccardo mastrorillo
Il 4 settembre alla Camera si è svolta, con sorprendente ritardo, l’informativa del governo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Al termine dell’informativa sono state presentate e votate alcune risoluzioni. Citazione da Wikipedia: «La risoluzione è uno degli atti con cui il Parlamento indirizza il Governo. Non ha valore formale ma meramente procedurale, non incide giuridicamente sulla vita del Governo, infatti in caso di voto contrario non è tenuto a dimettersi, a meno che non vi abbia posto la questione di fiducia, ma ha valore politico. Affini alle mozioni, vengono presentate a conclusione di un dibattito.» Si potrebbe discettare a lungo sullo scarso valore di alcuni strumenti parlamentari, come appunto le risoluzioni, gli ordini del giorno e negli ultimi anni le stesse mozioni, ma non è questo l’argomento emergente. E’ chiaro quindi che la risoluzione è un indirizzo politico che viene dato al governo, quindi si tratta di considerazioni e indirizzi di natura non giuridica: non sono certo vincolanti come le leggi o come la Costituzione, ma pare che anche di queste due, alcuni autorevoli membri del governo sembrino avere delle difficoltà a tenerli da conto….